Camillo Comolli è lo speaker di Radiometroquadro e ogni giorno va in onda col suo programma a diffusione nazionale dal titolo Chiusi per Turno. Comolli fa da megafono a storie di altri. Personaggio ironico e sfaccettato, legge le mail che un pubblico di affezionati gli manda, condividendo confessioni e racconti molto intimi, personali, privati e confidenziali. Sono storie crude, spesso di fallimenti e di colpe inconfessabili, difficili da affrontare. Le storie si snodano in 15 capitoli eterogenei tra loro, legati da un filo comune. Temi sociali e figure ai margini della società trovano così il loro spazio in questo complicato mondo.

Nella nebbiosa Milano degli anni '20, gli equilibri di un convento vengono scossi quando Padre Giulio, uno dei suoi pilastri, viene trovato assassinato. Il commissario Lorenzo De Salvo, incaricato delle indagini, si immerge nella vita segreta del convento di Santa Maria delle Grazie, dove riti oscuri e maledizioni sembrano intrecciarsi con il silenzio delle suore. Con il caso che sembra arenarsi tra misteri e legami inquietanti con il demonio, De Salvo si trova a un punto morto. Tuttavia, l'arrivo di suor Benedetta, una religiosa dal passato enigmatico e esperta nelle arti occulte, offrirà una nuova speranza. Insieme, l'improbabile coppia dovrà affrontare le ombre che si celano tra le mura sacre, scoprendo verità inquietanti e pericoli insidiosi. Riusciranno De Salvo e suor Benedetta a svelare il mistero prima che il male prenda il sopravvento?

Attenzione! Queste poesie non sono per i deboli di cuore. Sono scritte per chi ha il coraggio di ridere delle proprie insicurezze e di abbracciare la verità senza veli. L'autore sfida il politicamente corretto e lo fa con uno sguardo provocatorio e ironico su temi spesso considerati tabù. Dalla frenesia dei venditori ambulanti che invadono le strade, all'autoerotismo che si fa canto di libertà, ogni verso è un invito a esplorare la vita senza filtri. Prendimi per nano è una celebrazione dell'irriverenza, una raccolta che promette di intrattenere e provocare, perfetta per chi sa divertirsi senza prendersi troppo sul serio.

Autunno 1999. Manuel Belatti, valtellinese, ha accettato la proposta di trasferimento della ditta dove lavora a Casalmoggio, una piccola località nella nebbiosa Bassa Padana. Qui le notizie corrono veloci e il Parroco del paese, venuto a sapere della sua passata esperienza in teatro, lo coinvolge nell'organizzazione della recita di Natale. Così Manuel conosce i pittoreschi abitanti della cittadina. Mario e Lelio, i due anziani che ogni pomeriggio, nonostante il freddo autunnale, s'incontrano sulle panchine lungo il canale per parlar d'amore. L'affascinante vedova Giulia, costumista dello spettacolo. Dalia la parrucchiera, a cui Manuel impartisce lezioni private perché possa prendere la licenza media. Laura e Giacomo e tutti i ragazzi della piazza, che la sera lo guardano rientrare in casa insieme a Dalia o con Giulia e ridono tra loro. "Gallo", il conquistatore di donne, lo chiamano, senza sapere che Manuel nasconde un imbarazzante segreto... E presto, anche sulla recita di Natale cala un velo di sospetto quando uno degli angioletti, una bambina di nome Alice, sembra poter essere stata vittima di un pedofilo. Che fare? Interrompere la rappresentazione? Manuel dovrà fare chiarezza.

Emma, donna segnata dal dolore, affronta il primo incontro con Anna, la logopedista assegnatale dall'ospedale. All'inizio Emma non è sicura che si tratti della strada giusta, gli esercizi sono tanti e difficili. Anna, tuttavia, non vuole assolutamente mollare ed è pronta a provare ogni metodo. Tra le due donne inizia a crearsi un legame che va oltre il classico medico-paziente. Le due diventano amiche e si aprono ogni giorno sempre di più. Anche Anna ha una storia molto pesante che si porta sulle spalle, e trova in Emma l'elemento essenziale per la riscoperta della felicità. Il romanzo parla di fatti realmente accaduti. Una storia di esperienze di premorte, di segni divini, di speranza. Un incontro voluto da Dio. Vicende che svelano i valori essenziali, i veri bisogni di ognuno di noi, il nostro significato come uomini.

"Anime immesse in pensieri che diventano azioni minime, agite o subite, che sfaldano le certezze, costringono a rapportarsi con l'istinto di morte, un Thanatos liquido e onnipresente, un crogiolo di sangue annunciato e mai asciugato, che scorre quasi invisibile e zampilla perenne, come la fontana di un antico sacrificio". Sono queste le parole che l'autrice, Monica Cito, ha voluto utilizzare per descrivere le sensazioni che si provano leggendo questo testo. Oltre l'espressino è un romanzo che sviscera la questione di genere con acutezza e brillantezza, raccontando la scoperta di sé stessi e della propria sessualità. Un romanzo che svela i retroscena di un'adolescenza difficile, il confronto con le amiche più care e le difficoltà incontrate sulla strada.

Hizuki Fujiwara, studentessa invisibile dell'Istituto Kowaro di Yokohama, scopre che il nuovo compagno di classe, Sho, è un Inugami, un demone con un'ossessione inquietante per lei. Mentre il loro legame si approfondisce e l'attrazione diventa innegabile, un oscuro segreto minaccia di separarli. Solo il fratello maggiore di Sho, Kuroshine, può proteggerla, ma anche lui nasconde verità che potrebbero sconvolgere tutto. In una corsa contro il tempo, Hizuki deve affrontare le forze maligne pronte a distruggere il mondo, scoprendo il suo vero potere. L'amore e il destino si intrecciano in un conflitto epico, e Hizuki non si fermerà davanti a nulla per salvare ciò che ama.

Non cercate una storia perché troverete soltanto le sue fotografie. Ed è questo ciò che Roberto Saffirio vorrebbe comunicarci con questa opera. Ma fa di più, di storie ne racconta tante, intime o per il mondo intero. E in ognuna ci sono riflessioni che fanno riflettere, ricordi che fanno ricordare, sogni che fanno sognare. Come era il passato, almeno quello dell'autore. Come è il presente, quasi disallineato rispetto ai suoi ricordi. E ricordi, fatto salvo quel minuscolo frammento oggettivo che ci rimane dentro, sono sconfinata fantasia, immaginazione. Nei ricordi ci sta tutto a cominciare dalle emozioni. Ne "La valigia" di emozioni ce ne sono tante, così personali che davvero pare strano pensare "eh sì proprio come a me". Scrivere e leggere forse serve proprio a questo a non sentirsi i soli nel provare quella rara, strana, incredibile folle emozione.

Nina vive una vita comune. Ha un lavoro che non ama troppo, una famiglia presente ma non assillante e le stesse amiche da una vita. Vittoria, Alice e Claudia sono il suo punto di riferimento per ogni decisione importante, anche se queste non si presentano spesso nella vita di Nina. Un giorno, mentre Nina e Claudia stanno aspettando il treno, trovano sullo stesso binario Mattia, ex compagno di studi di Nina. Al tempo, i due si erano scambiati solo poche parole e Mattia non aveva destato nessun interesse nella ragazza. Adesso la situazione è diversa, e poche chiacchiere in treno bastano ai due per capire di volersi vedere il giorno dopo e tutti quelli a venire. All'inizio, la loro storia d'amore è da favola, i due passano più tempo che possono insieme e i loro respiri sembrano andare all'unisono. Ma la vita non è fatta per essere una linea retta e Nina dovrà affrontare parecchi sali scendi.

Firenze. In un bar, un gruppo di amici progetta di fare un quadro con le ceneri umane. Un progetto artistico sulla morte che si trasforma in un percorso torbido verso l'ignoto. L'ambizione di catturare i colori dell'eternità conduce i protagonisti in un labirinto di incubi e tensioni, dove il confine tra realtà e follia si fa sempre più sottile. Un quadro misterioso, un patto indecifrabile e una serie di coincidenze sinistre trascinano i personaggi in una spirale di paura, dove ogni risposta sembra celare nuovi inquietanti interrogativi. Un giallo macabro e grottesco che avvolge il lettore in un'atmosfera densa di mistero e orrore, fino a un finale che lascia il fiato sospeso. E una domanda che riecheggia insistente. Cosa diavolo c'entra la salma di Mike Bongiorno?

Ascanio si ritrova nella sua prima opera in un luogo misterioso e affascinante: il regno delle "Ventisette Lune," un mondo oltre la vita terrena. Qui, tra scienza e spiritualità, entra in contatto con i suoi cari rimasti sulla Terra attraverso un oggetto enigmatico: il "foglio del tempo." Questo potente, strumento diventa in questa sua seconda opera un ponte tra due realtà, permettendo ad Ascanio di riflettere sulle connessioni invisibili che intrecciano il nostro quotidiano. Ispirandosi ai principi della meccanica quantistica, la sua voce invita a osservare con occhi nuovi le coincidenze e i segni che ci circondano, risvegliando nei cuori di chi lo ascolta una consapevolezza profonda e trasformativa. "Semi di vita dalle ventisette lune" è un racconto che mescola fantasia e riflessione, per esplorare l'invisibile che dà senso alla realtà.

Sei vite si intrecciano tra la Romania e Milano, legate da antichi libri con misteriose incisioni, un medaglione inquietante e un paziente con deliri mistici. Alfredo, Alberto, Giacomo, Gabriele, Margareth e Manuelle scoprono di essere destinati a una battaglia epica: fermare Ibrhiin, il Maligno più crudele mai esistito, cacciato persino da Lucifero. Tra scoperte oscure, amori travolgenti e prove di fede, i ragazzi si ritrovano in un luogo dove il destino dell'umanità è appeso a un filo molto sottile. Riusciranno a prevalere, oppure il Male, o meglio il Maligno, sprofonderà il mondo nell'oscurità eterna?

Racconti da cesso per uomini soli è una raccolta di storie crude e spietate, scritte dall'autore nei momenti più neri della sua solitudine. Tra Aosta, Torino e Milano, questi racconti nascono come un grido di sfogo, una conversazione con se stessi mentre il mondo fuori crolla. Ispirato da Bukowski, l'autore scava nel fango dell'esistenza umana: amori disperati, rabbia feroce e ironie crudeli della vita quotidiana. Ogni pagina è un pugno in faccia, un urlo che risuona dal cesso, dove i libri stropicciati e i muri sporchi raccontano storie di follia e sopravvivenza. Patrik Nicotera ti afferra per la gola, ti fa ridere in modo scomodo, tenendoti compagnia nei momenti più bui. Un rifugio, come una pacca sulla spalla, nella brutalità del reale.

Nel regno di Ethoria, un'ombra oscura minaccia di annientare la luce, mentre l'Ordine della Luna Nera si prepara a scatenare il caos evocando creature infernali. La pace del sacro santuario di luce della città di Ethyor viene sconvolta da una visione sinistra. Una misteriosa dama bianca, simbolo di speranza, è chiamata a radunare gli eroi che combatteranno contro l'imminente apocalisse. Mentre il male cresce, una giovane ragazza intraprende una disperata ricerca per ritrovare il fratello scomparso. In un viaggio che li porterà attraverso terre insidiose e magie dimenticate, un gruppo di prescelti dovrà affrontare sfide sovrumane e acquisire il potere necessario per cambiare il destino di Ethoria, prima che le tenebre consumino tutto. Ethoria, l'ordine della luna nera è il primo volume di un'avvincente saga fantasy, che gioca tra tradizionale e innovativa. Un mondo in cui immergersi può essere rassicurante e spaventoso allo stesso tempo.

Che cosa nasconde il manoscritto che Ambra ritrova in una vecchia cassapanca durante un piovoso pomeriggio autunnale? Quel testo è opera di sua madre, scrittrice morta suicida pochi mesi prima, e racconta la storia dei Trenta Denari, un gruppo musicale di quattro ragazzi che inseguono il sogno di partecipare al festival Blues di Amsterdam. Ma con l'arrivo di Morderi, padre di uno dei componenti e contorto giallista in crisi di creatività, il loro viaggio prende presto risvolti cupi. Amsterdam Blues è un intreccio avvincente fra il piano della vita di Ambra e quello del romanzo che legge; si sviluppa su una trama "on the road" e si colora progressivamente di nero, riservando ai lettori un sorprendente colpo di scena finale.