Manuel era un medico di successo che aveva dedicato buona parte dei suoi giorni ad alleviare le sofferenze dell'umanità e si ritrovò a rivivere, nel delirio di un suo ricovero in ospedale, i principali eventi della propria esistenza immaginando il prossimo futuro, la morte e la vita che l'attendeva tra le stelle. Risvegliatosi in sala di rianimazione, circondato da strane macchine, non ricordava più nulla di come vi era arrivato. Iniziò a vedere proiettati, sul sipario oscuro dei suoi occhi chiusi, le principali scene della propria vicenda, conservando la lucidità necessaria per iniziare una sofferta riflessione sul significato della sua vita e di quella morte che ormai riteneva prossima. Il trionfo dei suoi indiscussi meriti professionali non sarebbe stato sufficiente a riscoprire il vero senso dell'essere nel mondo. Vide scorrere così, come in una mistica processione, le stagioni della sua storia, in un lento avvicendarsi di flash rimasti impressi per sempre nello specchio dei suoi occhi ormai stanchi.

La vita di Gioacchino Ariodante, giovane siciliano, professore di storia e filosofia, scorre noiosa come quella di un'orata da coltivazione. Ogni giorno va a scuola, dove si accorge sempre più della propria inadeguatezza. E soprattutto un allievo, Santino Polinesso, a rendergli probabile un prossimo decadimento depressivo. Santino lo vessa, lo picchia e con i suoi atteggiamenti rende Iachino ogni giorno più lontano dalla gente che gli sta attorno. I piani di invecchiamento precoce sono interrotti quando Iachino è costretto a fuggire su un gommone abbandonato da certi "scafisti", in una notte di inizio estate. Tra interazioni mitologiche ed ironiche teorie del complotto, in un marasma di apparizioni oniriche e non, jazz e sassofoni, la "teoria del ritorno" e Cola Pesce, Iachino dovrà comunque fare i conti col suo senso di Sicilianità.

"Essere poeti per me è raccogliere le emozioni che sono negli istanti quotidiani e desiderare di restituirli a tutta la gente che come me, presa dal vivere, a volte ne perde qualcuna. Qui e lì, come un foglietto prezioso, scivola dalla tasca e mentre corriamo indaffarati per la strada, qualcuno ci raggiunge solo per dire: - Ehi! Scusi questo è suo, forse è importante! - Dunque questa è una storia, una tappa di vita, fatta di tante emozioni comuni."

In questa raccolta l'autore esamina in modo impietoso un lungo arco della sua vita. Man mano che si dipanano gli avvenimenti, infatti, prende coscienza e percepisce che con la stesura delle sue opere emergono le angosce, le paure e i pregiudizi imposti dalla cultura dominante, liberandolo in modo definitivo. Una consapevolezza amara, purtroppo, nella quale traspare l'immane tragedia in cui l'essere umano consuma i suoi giorni, mai rassegnato ad una inesorabile fine e disposto a farsi soggiogare ed umiliare ulteriormente pur di scongiurarla.

L'opera si compone di 87 brevi e sintetici saggi su svariati argomenti dell'esistenza,trattati in ordine alfabetico; le materie considerate sono assai eterogenee e spaziano dal lavoro alla globalizzazione, all'automobile, alla religione, al cibo, alla politica, alla vita militare, all'eutanasia, agli insetti, al mondo dello spettacolo, ai supermercati, all'immigrazione e così via. Caratteristica principale è l'approccio critico ed anticonformista, che rifiuta i luoghi comuni e vuole cercare di proporre un diverso modo di rapportarsi alle tante assurdità e contraddizioni del presente. Le opinioni espresse non aspirano a convincere nessuno, hanno solo l'intento di risvegliare un minimo di autonomia e di consapevolezza senza prospettare impossibili soluzioni e rifugiarsi in un vano ed illusorio ottimismo.

Tra le ciglia s'incastrano stelle confuse e tremanti di freddo che vedono in noi il loro cielo sebbene col cuore più caldo. Fiocchi di neve pregano da terra quegli astri lontani nel cosmo e la loro veste bianca sorride a festa anche sulla mia pelle d'inchiostro.

Quattro ragazzi scoprono, improvvisamente, di essere destinati ad una grande impresa: restituire la libertà e la giustizia al territorio che li ha visti crescere e giocare fino a poche ore prima.: "La Grande Pianura". Riceveranno un dono molto particolare dai draghi, il cui rappresentante più antico e potente, il Grande Drago Ametista Nero, ha lanciato sull'arrogante tiranno l'anatema che lo condanna allo scontro con i quattro ragazzi. Scopriranno presto il valore della vita e l'orrore della guerra. Il loro viaggio ha inizio fra mille peripezie e li vedrà partecipare ad una titanica ed avvincente battaglia allo scopo di restituire al popolo degli Elfi il suo legittimo sovrano. L'amicizia, la famiglia, il coraggio e paesaggi mozzafiato coloreranno i giorni dell'avventura. La scoperta di sé e dei propri ideali, il confortevole e rassicurante rifugio della famiglia, la forza dell'amicizia ed il giusto equilibrio fra paura e coraggio, l'adrenalina della battaglia e l'orrore della morte sono lo scheletro e la vita stessa del racconto.