Il libro rappresenta un documento unico fra quelli che analizzano la storia della Serenissima (del "Dominio Veneto" e del "popolo veneto") nel ruolo che ha avuto nella storia d'Italia. La pubblicazione, ripercorre il lungo cammino della Serenissima: dalla prima sistemazione territoriale degli Imperatori romani Augusto e Tiberio, con la creazione della "provincia" a sé stante della Venetia et Istria, sino alla formazione di quello che viene denominato "Dominio", indagando con una analisi puntuale i suoi diversi assetti organizzativi, giuridici e politico istituzionali anche alla luce di un status peculiare che caratterizza statuto della Regione del Veneto: tra le 15 Regioni Italiane a "statuto ordinario" riconosciute dalla Costituzione del 1948, infatti la Regione Veneto, nell'art. 2 del suo stesso Statuto (Parlamento Nazionale con legge 22 maggio 1971, n. 340) ha inteso mantenere uno stretto legame con il proprio passato affermando: "l'autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia".

"Come dice Dante Alighieri: Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Erano ormai anni che non vedevo più bambini correre tra la gente. Nei campielli di Venezia qualche volta capitava di poterli ancora ammirare. Ecco che improvvisamente sono ricomparsi nelle piazze, nelle strade allegri come sempre. Sospesa la quarantena Covid-19 i genitori e i nonni li hanno subito riportati fuori... a sciami per godere del mondo. Guardandoli ridere, correre... ho ricordato la loro importanza, l'unicità e la loro bellezza e cosa succede.. "quando loro ci sono"... E' così che sono nate alcune riflessioni, una attenta esplorazione fra gli haiku che di loro parlano e fra gli aforismi a loro dedicati...Ogni pagina è strutturata con un pensiero, un haiku e un aforisma a volte in sintonia tra di loro, a volte volutamente 'lontani'. C'è poi il sentiero dei disegni e delle immagini che li ritraggono in alcuni momenti di vita, la poesia dei loro gesti è volutamente proposta senza la distrazione del colore. Mario Guadalupi E' autore tra l'altro di: "Pier, Itinerari di luce e di verità", PR5 Edizioni; "I Giardini Fioriti di Ol'Mar", poema epico in prosa, Crocetti Editore."

Il libro presenta una raccolta di scatti effettuati in 25 anni di lavoro da Antonio Zanata che in questo lungo arco temporale ha deciso di indagare le storie, la vita dei manichini che ogni giorno vediamo nelle vetrine delle città del mondo. Zanata parla con questo popolo di donne altere e immobili che perplesse, impaurite e bellissime ci osservano da dietro la pacata violenza del vetro, Zanata qui ci racconta le vicende, i sogni, le aspirazioni di quelle che chiama "le mie ragazze senza cuore". Zanata, al modo di Salinas, si è addentrato in questo mondo di ombre e lontananze, in cui la negazione -la vita non viva- grida a gran voce e chiede di poter venire al di qua nella carne: "Che corpi lievi, sottili, vi sono, incolori, vaghi come le ombre, che non si possono baciare se non posando le labbra nell'aria, contro qualcosa che passa e si rivela!". Dalla Prefazione di Francesco Cito"..Antonio attraverso le sue foto dei manichini, ci induce a riflettere su quanto noi esseri umani siamo pronti a lasciarci fuorviare dal senso della realtà; attraverso le sue immagini Antonio ci invita a conoscere il confine di un mondo senza tempo in cui discernere il reale dall'irreale".