Aggiornato al decreto 'Mezzogiorno' (D.l. n.91/2017).

A volte, basta una stanza, in cui né il sole e né il cielo possono entrare, per evocare ciò che sembrava dimenticato e sepolto per sempre. Tramite la tecnica del flashback, Nazzarena, la protagonista del libro, ripercorre la strada del suo passato, costellato da un fantasma: la sua vera o presunta sorellastra. 'Il cuore è inquieto finche non riposa in Dio' asseriva Sant'Agostino e sono proprio queste parole a costituire il trampolino da cui tuffarsi nel mare tempestoso della vita, che, solo chi è proteso all'abbraccio della riconciliazione, può affrontare e vincere.

Allorquando l'uomo raggiunge l'età matura che lo porta, inevitabilmente a guardarsi non solo dentro di sé ma anche a rivolgere il suo pensiero critico al mondo che lo circonda, una delle prime domande che si pone è: cos'è il destino? Chi o che cosa governa il nostro vivere, la nostra stessa nascita? E si, anche la nascita, in quanto già da quell'importante momento si riceve da quell'entità un segno, una scelta, un distintivo di cui il nascituro non ha né merito né colpa: che si nasca bello o brutto, intelligente o incapace, in una famiglia ricca o povera, in salute o malattia, e così via, è quel destino che lo decide, non l'uomo, né la combinazione biologica del seme maschile e della fecondazione femminile. Tutto è affidato al destino, al fato o, per chi crede, ad un Dio. La storia narrata nel libro è quella di due gemelli abbandonati sin dalla nascita ad un Orfanotrofio e, così, quindi, segnati dal fato ad una vita di eterna sudditanza al pregiudizio, all'ignoranza dei cosiddetti 'benpensanti'. Indubbiamente senza averne colpa ma comunque forniti, dallo stesso destino, di una volontà di riscatto di affermazione della propria uguale dignità di uomo e di donna.

Età di lettura: da 4 anni.

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