Cinquanta grandi scatti e una composizione di cento piccoli tasselli fotografici; così si presenta la selezione di capolavori che anima questo catalogo. Il risultato è una raccolta importante di immagini che ripercorrono l'attività di Marcello Geppetti, con un focus cronologico sugli anni della Dolce Vita.

"A-bici-diario" è un viaggio su due ruote alla scoperta della lingua italiana in sella alla bicicletta di Stefano Cucca. Un'avventura durata un anno, lunga 30.000 chilometri, fotografata passo dopo passo che lo ha portato ad attraversare tutti i continenti. Ciascuna immagine è una storia da raccontare e soprattutto è una parola: una per ogni lettera dell'alfabeto, dalla A di "Arcobaleno" alla Z di "Zavorra". A questo si aggiunge il prezioso contributo del linguista Giuseppe Patota che regala ad ogni vocabolo una dimensione unica, narrativa, personale.

"Altre forme, altri luoghi" è un'immersione nell'universo creativo di Federico Monzani. L'illustrazione diventa il canale attraverso cui liberare l'immaginazione e creare, a partire da forme riconoscibili, nuovi nessi e nuovi giochi visivi e di significato. Le creazioni di Federico Monzani, che si definisce un "artigiano visivo", danno dunque spazio alla fantasia consentendo a chiunque di completare, secondo la propria sensibilità e il proprio vissuto, il significato delle opere.

Il progetto Fifty Icons raccoglie cinquanta icone per raccontare un unico grande sogno. Negli scatti di Marcello Geppetti rivivono momenti e personaggi che hanno lasciato un'impronta indelebile in uno dei più grandi periodi di fermento e ricchezza per l'Italia: la Dolce Vita. Marcello Geppetti (Rieti, 1933 - Roma 1998) è stato uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento. "Il fotografo più sottovalutato della storia", così lo definisce nel 1997 David Schonauer, editore di American Photo, durante una mostra alla Robert Miller Gallery di New York. Famoso per le foto della Dolce Vita, tra cui "Il Bacio" tra Liz Taylor e Richard Burton ad Ischia che segna l'inizio della storia d'amore più famosa del cinema o le frecce scagliate da Anita Ekberg contro i paparazzi, fu in realtà un grande fotografo di cronaca e di vita, tanto che alcuni articoli su New York Times e su Newsweek lo paragonano a Henri Cartier-Bresson e Weegee. Due delle sue foto sono state considerate da ARTH 293/693 tra le 28 immagini più famose della storia della fotografia insieme a quelle di Andy Warhol e Cecil Beaton. Il suo archivio conta oltre un milione di negativi.

Il protagonista di questa storia, Alex, non è folle come il Pink dell'album "The Wall" né deve scontare le sofferenze del "Tommy" cantato dagli Who. Ma anche lui, a suo modo, è un anti-eroe, perfettamente in linea con le difficoltà dei nostri tempi. In Alex c'è meno dolore, ma più rassegnazione. È l'emblema dei giovani musicisti di oggi, che pur con tutti gli strumenti a loro disposizione, non riescono a imboccare la strada giusta. In suo soccorso arriva la mitica nonna Muse, che gli fa vivere una notte mirabolante. Tra le frequentazioni dell'arzilla vecchietta, infatti, spiccano un certo Ludwig van Beethoven e tutti i suoi compagni di bevute: Mozart, Bach, Händel, Chopin, Debussy, Chajkovskij, Wagner... Un'allegra banda che ama riunirsi per far baldoria e suonare un po', pronta a dimostrare ad Alex che per sfondare nella musica non basta il talento, servono anche tenacia e un pizzico di follia. E quando si è disposti a osare, non c'è talent show che regga. Una produzione di Made in Tomorrow, con la musica dei Wake Up Call (cd allegato) e i disegni di Arianna Vittoria Beffardi. Un quadro completato da 13 schede "didattiche", piene di curiosità sugli eroi della nostra storia.

Dolce Vita. Masterpieces collection. Ediz. illustrata

I campioni, le vittorie, i goal, gli abbracci, le emozioni e i drammi. Gli anni indimenticabili di una delle favole più belle del calcio italiano.

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I grandi miti del cinema non interpretano mai completamente un personaggio, ma recitano sempre anche un po' se stessi. Sul set e fuori dal set, non possono smettere di essere l'immagine di ciò che gli altri uomini considerano fuori dal normale modo di vivere. Eppure nelle pause dalle riprese, durante la loro permanenza nelle città o nei tentativi di fuga dalla "routine" quotidiana, hanno degli attimi in cui sono finalmente fuori ruolo. Nessuno come Marcello Geppetti ha saputo cogliere il momento in cui la grandezza o la drammaticità del mito si esprime nella recitazione inconsapevole di se stesso.

L'Italia della Dolce Vita e del suo lato B vista da uno dei più grandi fotografi italiani. Un'occasione per dare uno sguardo nell'immenso archivio di Marcello Geppetti e scoprirci i nostri eterni vizi e le nostre grandi virtù.