Il romanzo 'Il procuratore Arthur Evans e lo strano caso dell'hotel Varenne' racconta la storia di un procuratore dello Stato di New York, dal carattere egocentrico, con una reputazione di geniale, inflessibile e controverso difensore della giustizia segretamente attratto dalla corrotta personalità dei criminali. L'uomo, affascinato dal jet set, deciderà di accettare la candidatura alla carica di Governatore certo che, l'eventuale elezione, sia la strada migliore per entrare in quel mondo da lui sognato. Ma in piena campagna elettorale, la città verrà sconvolta da una serie di efferati omicidi portando paura e indignazione tra la popolazione e Arthur si dovrà dedicare 'anima e corpo' all'indagine nonostante il suo impegno politico. In un crescendo di tensione, tra singolari e inquietanti eventi, il protagonista si troverà costretto a fare una scelta tra la giustizia, il denaro e le proprie velleità politiche.

Josette Deblander ne è certa e lo urla ai quattro venti: c'è qualcosa di sospetto negli ultimi decessi avvenuti all'interno della Casa di riposo Saint Joseph! Fantasie di una donna anziana? Può darsi. Ma allora, come mai l'Ispettore Federico De Falco, incaricato di effettuare una verifica, è stato aggredito selvaggiamente e lasciato in fin di vita proprio a due passi dalla struttura? E perché il direttore della Casa di Riposo mente, negando di averlo incontrato? L'ispettrice Melanie Brochard, partner lavorativa di Federico, non condivide la linea d'indagine seguita dagli inquirenti. Decide quindi di indagare per proprio conto e di infiltrarsi alla Residenza Saint Joseph, dove strani ed inquietanti personaggi sembrano disposti a tutto pur di allontanarla dalla verità. Ma la bella ispettrice belga non ha l'abitudine di lasciarsi intimidire e ancora una volta non esiterà a rischiare la propria carriera e la propria vita per dare una risposta alle mille domande che la tormentano.

Il testo si presenta con una premessa: una pubblicazione universitaria relativa a alcuni diari ritrovati in una vecchia casa, che testimoniano un lungo blackout avvenuto più di 80 anni prima della pubblicazione.? Durante quel periodo tre sorelle si trovano in Sicilia, bloccate nella casa al mare della nonna paterna, chiamata da sempre La casa delle 30 lune. A causa della nuova condizione di vita, tutte precipitano in un mondo che non conoscono, fatto di conoscenze pratiche da colmare, necessità di sopravvivenza mai valutate e imponente bellezza della natura e dei cicli naturali che le sorprenderà disarmate.

All'età di novantasette anni muore Louise Vizzini Branciforte, ultima baronessa di Punta Favàra. La sua storia emerge dai racconti di sei persone, che l'hanno amata e l'hanno odiata, le cui vite si intrecciano sullo sfondo di una Sicilia dimenticata degli anni Cinquanta, coi mandorli in fiore, i buccellati appena sfornati, i braccianti che reclamano la terra e i bambini coi piedi scalzi alla 'ciumàra', a caccia di rane e di libellule. Tutti e sei i protagonisti, testimoni di un mondo che non c'è più, fanno i conti col passato, nel tempo della vita in cui la memoria è lunga e la speranza corta. Sullo sfondo un delitto che dovrà essere risolto.

Daniele, professore di religione, dopo molti anni decide di tornare nella sua città natale per risolvere i conflitti interiori e le ostilità all'interno della sua famiglia. Dopo aver constatato un atteggiamento singolare dei propri familiari, si rende conto di avere un passato di cui non era a conoscenza. Diverse vicissitudini gli faranno comprendere che la sua vita da giovane è stata molto complicata e che non tutti problemi sono stati risolti.

Nata come raccolta di pensieri da donare in futuro alle piccole figlie, l'Autore descrive il sacrificio del trasferimento in terra straniera. È un viaggio nostalgico, a tratti triste e doloroso ma con alla base un forte senso di appartenenza verso la propria città: Messina. Un legame forte. Una connessione fatta di ricordi attraverso una cornice condivisa, il mare, che rende meravigliosa e unica la città dell'autore.

Diverse riflessioni di natura esistenziale abbracciano i più disparati aspetti dell'esistenza dell'autrice: dagli amori perduti ai sogni, dalla celebrazione di momenti felici alla perdita di persone care, dalle sconfitte alle vittorie. La scrittrice da sfogo alle proprie emozioni attraverso una scrittura che alterna parti liriche ad altre in prosa, con un linguaggio ricercato e mai banale, impreziosito da alcuni componimenti in dialetto messinese.

Una donna precipita dal balcone della propria abitazione nel pieno centro di Messina. I due amici, Antonio Sergi, medico mutualista, e l'amico vicequestore Giulio, si ritrovano nuovamente a dover risolvere un singolare giallo dai risvolti inaspettati. Intrighi sentimentali e questioni esistenziali contraddistinguono i personaggi e conferiscono unicità al racconto.

Queste storie, narrate dall'autore in modo fantasioso e leggero, ci ricordano che la libertà è uno dei doni da preservare e che la natura, nelle sue più disparate forme, è sempre in grado di stupirci. L'amore è un sentimento forte che mai potrà essere dimenticato da parte di chi lo vive realmente. Infine, nulla mai dovrà ostacolarci dall'agire con coraggio e secondo coscienza per un nobile fine.

C'è, nel lutto, un lutto ulteriore. Un lutto che va oltre la contingenza del lutto. Un lutto a lento rilascio. Quel lutto che quando finisce di bruciare insopportabilmente continua a insopportabilmente bruciare: solo che il resto del mondo smette di farci caso. Rimane allora a un figlio, a questo figlio, un archivio abbandonato di memoria con cui fare i conti giorno dopo giorno. Esplorando questo archivio il figlio scopre che il dolore per la perdita della madre non finisce, semmai si trasforma. L'archivio diventa un labirinto privato dove dietro ogni angolo si trovano insegnamenti, consigli, abitudini che sul momento risultavano incomprensibili, ma che col tempo prendono luce e luce restituiscono. Ogni angolo di questo labirinto è una fitta, ma ogni fitta si trasforma in un sorriso fra le lacrime. In questo labirinto della memoria consiste il senso della letteratura. In questo labirinto consiste il senso di questo libro.

Un viaggio attraverso i sogni, le speranze e i desideri di una giovane ragazza assetata di conoscenza e profondamente devota alla sua famiglia. Da Monaco di Baviera a New York, passando per Firenze, Cracovia, Matera, Barcelona e Milano, l'autrice visita musei, opere d'arte, assapora pietanze uniche ed esplora luoghi di rilevanza storica che plasmano la sua comprensione del mondo e ne arricchiscono la mente e lo spirito.

Un viaggio incantato attraverso Messina e il suo territorio, un tributo alle tradizioni, dove le parole si intrecciano con i ricordi del passato felice dell'autrice che scorre inesorabile con il tempo. Le poesie e le narrazioni vernacolari danno vita a un mondo ricco di ninfe e giganti, miti e leggende, con il ricordo delle feste patronali, vibranti di colori e tradizioni, e la suggestiva caccia al pescespada, simbolo di un legame ancestrale con il mare. La saggezza popolare, attraverso proverbi e modi di dire, simbolo della cultura messinese e la celebrazione di luoghi magici, intrisi di mistero, chiudono il cerchio di un'esperienza immersiva capace di celebrare la bellezza e la nostalgia di un mondo che non c'è più ma che vive eternamente nei cuori e nelle memorie di chi lo ha amato.

Attraverso le emozioni suscitate dalle esperienze di vita si dipana il racconto di un dolore arrivato improvviso che stravolge mente, cuore e anima. Ma la capacità di viverlo fino in fondo facendo leva sugli antidoti messi a disposizione dell' uomo (la natura, la fede, l'amore) permetterà di trarne frutti di rinascita per poter ancora gioire delle bellezze del mondo.

Insoliti personaggi e singolari eventi caratterizzano questi tre racconti. Nel primo episodio, Fabio, reduce da un dramma familiare, si ritrova di fronte a un misterioso accadimento e a un inaspettato nuovo amore. Un turbinio di emozioni contraddistingue le vicende sentimentali di Rebecca e Matteo, protagonisti della seconda storia, le cui vite appaiono legate ad un destino incerto. Infine, una vivace intervista tra due sconosciuti, con al centro intrigate vicende politico-sociali, chiude l'opera. Sullo sfondo di ciascun racconto traspare una particolare attenzione verso lo straordinario viaggio della vita che ognuno, nel bene e male, è tenuto a compiere e la bellezza dell'arte, in tutte le sue forme, capace di svelare i più reconditi sentimenti dell'animo umano.

Può un uomo gentile, di bell'aspetto, appagato professionalmente, essere stato in passato un crudele assassino? Possono gli incubi ricorrenti, i flash back improvvisi, gli episodi amnesici di cui è vittima, essere il segnale che quel predatore vive ancora dentro di lui ed ha ricominciato a uccidere? Diversi sono gli interrogativi che tormentano Jann Aubry, scrittore di successo e principale sospettato nell'indagine sui brutali omicidi che terrorizzano Bruxelles.

In un paese senza nome della Sicilia, tra una villa di campagna, un palazzo nobiliare e un convento, si muovono i personaggi di questo inusuale giallo. Tra intrighi e colpi di scena, il commissario di polizia Saro Tarantino e il vecchio medico che gli fa da mentore Don Totò Sansa, cercano di risolvere la matassa di un intrigo che ha portato all'assassinio di un uomo in abito talare. Diverse riflessioni dei due protagonisti su episodi di vita vissuta e di carattere esistenziale, accompagnano l'intera narrazione e offrono vari e interessanti spunti di riflessione.

Una raccolta di poesie dal titolo scarno e suggestivo 'Piccole pietre' che conduce i suoi lettori oltre gli orizzonti scrittoriali già frequentati, sulla scia di emozioni che si architettano in versi. Con passioni che assalgono occhi e cuore. Con ritmi che prendono e cercano aria, in spazi metrici nuovi. Le corde toccate quelle dell'eterno andirivieni umano: solitudine, amore.

Il ritrovamento di una vecchia foto spinge il protagonista di questo racconto a intraprendere un viaggio a Messina, luogo magico ed evocativo, alla scoperta della propria identità. Emozioni inaspettate, sensazioni uniche e incontri inattesi, segnano e contraddistinguono la sua esistenza.

Dopo ventotto anni Luc Vanderveken ha finalmente deciso di parlare e dire tutto quello che sa. Ma qualcuno, nell'ombra, è disposto a fare qualsiasi cosa per impedirglielo: anche ricominciare a uccidere pur di evitare una nuova inchiesta. Questa nuova spirale di violenza e omicidi porterà Melanie Brochard e il suo collega Federico De Falco, ispettori della Polizia Giudiziaria Federale di Bruxelles, a ripercorrere passo dopo passo le orme di una vecchia indagine ormai archiviata, fino a dipanare una matassa criminale che affonda le radici lontano nel tempo. Ma prima di risolvere il caso, la giovane ispettrice dovrà fare i conti con sé stessa e col proprio passato.

Elisabetta, detta Elly, è la singolare protagonista di questo curioso racconto. L'autrice narra le vicende di una donna sulla soglia della quarantina, impacciata, confusa e incastrata in una società fatta di regole ben precise, pronta a districarsi dalle difficoltà quotidiane, alla ricerca del proprio ruolo, per affermare la sua femminilità, desiderosa di raggiungere l'anelata felicità. Il racconto, ambientato a Messina, la città dove tutto è di passaggio, ruota intorno all'astrattezza dei pensieri e delle emozioni e unisce a una componente ironica, severe osservazioni sulla realtà, lasciando spazio a diversi spunti di riflessione di natura sociologica. Nell'epilogo si aprono diverse prospettive interpretative lasciate alla fantasia del lettore.

Svetlana Vega, detta Sveta, è una bambina di dieci anni di Kiev, adottata da una famiglia italiana. Sin da piccola è determinata a realizzare il suo sogno: diventare Ufficiale della Marina Militare. L'arrivo in classe di un nuovo compagno di nome Lux stravolgerà la sua vita e Sveta si ritroverà a vivere un'avventura fino all'ultimo respiro. Una storia tra fantasia e realtà, caratterizzata da leggende, desideri, luoghi magici e memorie perdute. Guidato da un disegno più grande, consapevole che le persone che ci amano non ci abbandonano mai, riuscirà il Soldato stellare speciale a portare a termine la sua missione e a riportare l'equilibrio nel firmamento?

Moreno Roccati, incontra in Piazza Mattei, proprio davanti alla fontana delle Tartarughe una ragazza che da lì a poco sparirà. C'è qualcosa di strano in quell'incontro che induce Moreno a documentarsi sulla storia della fontana. Alla ragazza sparita darà la caccia Moreno, la Polizia e dei Malviventi che lasciano una scia di morte e violenza. Moreno riuscirà a sbrogliare la complicata matassa e scoprire il mistero che avvolge la vicenda.

Moreno Roccati è un ex ispettore di polizia che, suo malgrado, è stato costretto a dare le dimissioni dal Corpo per un'accusa ingiusta e sbarca il lunario come investigatore privato. Il suo vecchio capo, il commissario Corrente, ricorre spesso, in maniera ufficiosa, al suo aiuto quando non riesce a trovare il bandolo di un'intricata matassa. È questo il caso dell'apparente suicidio di un professore di economia volato giù dal terrazzo di un palazzo di Monte Mario in un'afosa notte d'estate. Moreno indaga con discrezione e abilità tra Roma e Firenze, città natale del professore. Alla fine riuscirà a chiarire i risvolti oscuri della vicenda.

Un amore irrisolto. Un furto inaspettato. Un tentato omicidio. Sono questi gli eventi che stravolgono la vita tranquilla di uno stimato professore di storia medievale il quale, alle prese con la stesura del suo ultimo romanzo, cercherà nel proprio passato la spiegazione a una serie di inspiegabili e misteriosi accadimenti.

Quanto pesano le definizioni che ci vengono così, con leggerezza, affibbiate; quanto pesano quelle etichette che pensiamo ci descrivano nel modo più corretto possibile. L'Autrice parla del suo lavoro a contatto con la disabilità e la psichiatria, dove le definizioni e le diagnosi sono utilizzate per creare un intero progetto di vita e le etichette sono solo un modo goffo e impacciato di dare confini. Storie, volti ed emozioni che è impossibile incasellare in lettere precostituite.

Coesione sociale più sociologia più fotografia: il concorso fotografico Giostra Invisibile si propone di leggere il quartiere di Giostra (ME) attraverso il linguaggio fotografico. Giostra rappresenta tante cose, il limite della vecchia città, l'espansione urbana della nuova, il paradigma di una ricostruzione post-terremoto sorda alla giustizia sociale, un panorama Antonelliano, un laboratorio sociale e urbano, un ippodromo clandestino, un panorama mozzafiato, un ex manicomio, un'emergenza infinita, una storia di resilienze, un vialone che sembra la colonna vertebrale di Frida Kahlo, ma soprattutto Giostra è vita, tanta vita. La memoria è una fionda. L'immagine una pietra. Giostra il suo bersaglio.

'Così volò Icaro' è un romanzo che racconta la vita e le profonde trasformazioni che accompagnano le vicende di uno spacciatore di droga condannato, per spaccio, a due anni di reclusione. Attraverso gli occhi del protagonista, il lettore scopre le comunità per tossicodipendenti degli anni '90, le vicende umane, le sofferenze e le speranze frustrate dei 'tossici'. È davvero tutto perduto o esiste una possibilità per il problema droga?

Un racconto a tinte horror-noir di Mario Oscar Venuti. L'autore racconta singolari e raccapriccianti vicende ed entra nel profondo della psiche umana scandagliandone le più intime paure. Un oscuro signore e singolari personaggi si ritrovano a condividere l'inconsueto 'Condominio 66' e ad affrontare un terribile destino.

L'Autore affronta un'esauriente analisi sui Moriscos volta a ricostruire e reinterpretare il ruolo storico-culturale da essi avuto in età medievale. L'indagine è svolta per mezzo di un lavoro di lettura, comprensione e interpretazione di fonti storiche e letterarie dell'epoca utili a comprendere le esperienze, gli accadimenti storici, i sentimenti, le difficoltà, il valore culturale e militare dell'identità islamica cristianizzata. Un'esaustiva appendice con i principali eventi storici che hanno contraddistinto il periodo medievale tra l'VIII e XVI secolo e una ricca bibliografia di riferimento, arricchiscono l'opera.

Partendo da alcune riflessioni di natura antropologica, il saggio ripercorre i cambiamenti più significativi avvenuti nelle scuola negli ultimi cinquant'anni. Una particolare attenzione è rivolta ai fenomeni di emarginazione sociale e alle innovative metodologie didattiche quali strumenti utili per favorire i processi cognitivi degli studenti. Alcune riflessioni personali dell'autore sul delicato ruolo dell'educatore e sulla sua funzione di guida nel processo formativo dei più giovani, concludono l'opera.