Il bar, punto di aggregazione, da sempre in ogni luogo "all'over the world". Nei piccoli paesi il bar è il cuore pulsante della comunità, cambiano le persone, i nomi, gli arredi ma il sentimento che sprigiona da questi unisce inverosimilmente tutti in un'unica emozione.

Don Peppino scrive ai suoi parrocchiani di Castellabate. Durante gli anni del suo servizio pastorale di Parroco di questa comunità, dal 1990 al 2015, egli si rivolge ai fedeli anche con le sue lettere, soprattutto in occasione di particolari ricorrenze. Sono parole che sgorgano dal cuore del Parroco e vogliono raggiungere il cuore di tutti. Parole poste per iscritto affinché restino nel corso del tempo e portino frutti ben oltre la circostanza in cui sono state inizialmente rivolte ai fedeli. Sono parole scritte che fanno sentire la voce del buon padre di famiglia, il quale chiama all'amore e al rispetto verso il Signore, verso la Chiesa e verso il prossimo fanno sentire la voce del "pastore con l'odore delle pecore", come Papa Francesco invita i sacerdoti ad essere.

Andare avanti per tagliare un traguardo che vale una medaglia speciale. Il passaporto ematico si propone di sviluppare un percorso chiamato a garantire maggiore prevenzione per gli atleti, dando centralità alla persona e non solo all'atleta. Dedicato ad Andrea Fortunato, Piermario Morosini, Flavio Falzetti, Carmelo Imbriani e a tutti gli sportivi prematuramente scomparsi.

Il passaporto ematico intitolato ad Andrea Fortunato, calciatore della Juventus e Nazionale italiana prematuramente scomparso nel 1995, e alla memoria di Flavio Falzetti, calciatore dilettante morto l'11 marzo 2014 per leucemia, promosso dall'associazione sportiva Fioravante Polito ora Fondazione, è finalizzato a prevenire e impedire drammi e tragedie sportive, rendendo obbligatori, per tutti coloro che si accingono a praticare attività sportive, agonistiche e non, i controlli dei valori ematici e cardiaci; controlli, questi, indispensabili per il rilascio del certificato di idoneità all'attività sportiva.