Nina ha sempre immaginato di mettere piede a Tahiti per il suo ipotetico viaggio di nozze e invece la sua prima volta sull'isola sarà per lavoro. La vita però ha per lei in serbo un incontro inaspettato: Alex. I due, giorno dopo giorno, diventeranno sempre più complici, passando delle giornate intense alla scoperta dell'isola fino allo sbocciare del loro amore. La loro passione resisterà alla partenza di Nina?

Le poesie incluse in questo manoscritto parlano di Danilo, della sua vita...sono Danilo. Sono la sua essenza. Sono il suo passato e il suo presente. Al contempo, però, lo proiettano verso il suo futuro, con una forza espressiva tale da abbattere muri e convenzioni. Si mostrano sotto forma di lucida follia, impietosa visione, amore, rabbia, rassegnazione ed urlo. I versi sgorgano dalla penna di Danilo soltanto dopo aver scavato in profondità - nel suo animo - tra sofferenza e sprazzi di gioia.

'Ottanio' è la recente raccolta di poesie di Barbara Menzago che segue e consegue Margherite di Carta. La scelta del nome rappresenta il mondo visto con gli occhi delle maturità, rispetto alla precedente raccolta di poesie giovanili. Ottanio è, infatti, il componente antidetonante che si trova all'interno della benzina, capace di 'accendere', come le parole che risvegliano il cuore, quanto di placare e far riflettere gli animi sull'esistenza. Tratto distintivo, mai scontato, come le due poesie che aprono e chiudono la raccolta e che riportano il termine ottanio nella sovrastruttura delle parole, sinonimo di eleganza e unicità, rappresenta non solo un colore ma uno stato 'intermedio' dell'anima. I versi di questa raccolta sono come piume color ottanio che si trovano sulla coda di un pavone, simbolo di eleganza, forza e femminilità distintiva, in grado di rasserenare e far riflettere il lettore. Le composizioni sono minimal nel numero dei versi e delle parole, per lasciare un tratto indelebile, caldo e vibrante a chi si fa coinvolgere nella lettura avvolgente di 'Ottanio'

Lavorare stronca (light version) è composto da undici racconti in versione light e con il 30% di grassi in meno. Si parla d'amore, di uomini che corrono senza volerlo, di bambini che giocano al gioco dei baci, di americane in gita a Roma, di missioni segrete, di uno zaino perduto, di mendicanti costretti a mendicare, di tempo perso e ritrovato, di persone innamorate che sbagliano negozio, di anime che non s'incontreranno mai e di altre che s'incontreranno per puro caso. Credo basti.

'Poesie tristi' è un percorso a tappe, un climax ascendente che ripercorre le tematiche più sensibili nella vita della giovane scrittrice. È diviso in cinque capitoli: Arancia, che parla di una particolare relazione; Due Bambine, che racconta brevemente il rapporto con la sorella; Piovra, che tratta la tematica dell'aborto; Neve, dove si tocca la tematica del disturbo d'ansia e, infine, Mughetto, che nel linguaggio dei fiori vuol dire 'promessa di felicità', ed è infatti è il capitolo conclusivo che lascia intendere un risveglio, un nuovo legame e una sorta di riappacificazione con sé stessi. L'ideale sarebbe, comunque, leggere il libro senza concentrarsi su questi temi, che sono parte integrante della vita della scrittrice, ma ritrovare nelle poesie il proprio sentimento, il proprio vissuto, identificarcisi e assaporarne le immagini. La scrittrice consiglia di cercare il significato dei fiori e delle piante che vengono nominati, per avere una visione più ampia del discorso. Le poesie non raccontano la storia di altri, ma la nostra.

Le poesie presenti in questa raccolta non seguono uno schema definito, sono, appunto, un diario delle emozioni e le emozioni non si programmano, arrivano. L'autore spazia con riflessioni personali su argomenti del quotidiano, toccando temi sociali, dell'ambiente e, con un romanticismo asciutto alcune parlano anche d'amore. Nel loro insieme queste poesie tracciano un sentiero nella natura, che viene descritta in tutta la sua bellezza e forza, fragilità e crudeltà, come del resto anche la vita appartiene al ciclo naturale con le sue stagioni, i suoi luoghi di gioia e di dolore e, con gli inevitabili spazi di riflessione, vitali e salvatori, dove ricercare un significato e immaginare l'infinito e il suo mistero. Certo, l'autore esprime ciò che è il suo sentire e non per forza deve coincidere con l'altrui sentire, per questo ciascuno è invitato a dare la propria interpretazione; l'assenza di titoli si può intendere come un gesto democratico. In questi 'Piccoli pensieri a caso' l'autore sembra si interroghi, 'indagando' la propria anima cercando risposte, in equilibrio tra l'impulso emotivo e la ragione spingendo il lettore a soffermarsi e pensare...

'Perfect Days' è il palco dove si rivela la vita di Walter: vita che corre seguendo con costanza la musica rock, che si fa portatrice di energie nuove, di pulsioni rinfrancate, stimolo verso il domani e ovattato ostacolo della malinconia. Con la musica anche la vita di Walter va avanti, tra viaggi e amicizie, flirt e amori, sino all'abbandono da parte di Caterina e al sogno conclusivo, levigato come il profilo del monte Conero, in cui Walter rivede sua madre; verso una rinascita che inizia dal mettere da parte, come una sorta di distante conservazione, tutti i sentimenti, attuali e passati, rivolti a Caterina, per proseguire lungo una serie di ritrovati 'perfect days'

Guido ha trent'anni e vive secondo il suo personalissimo metodo. La scomparsa della madre, unita ad altre sfortunate circostanze, lo hanno reso cinico, nichilista e pessimista, innescando in lui comportamenti autolesionistici ai quali ricorre per sfuggire al dolore causatogli dagli eventi. Sebbene cerchi di tenersi a debita distanza dall'odiato genere umano, non riesce a sottrarsi al suo confronto, finendo quindi, per cercarlo in continuazione. Un sabato di dicembre, reduce dai bagordi della sera precedente e forte dell'arrivo dello stipendio, decide di incamminarsi per le vie della città in cerca di distrazioni, ma uscendo di casa va incontro al proprio destino. Anche Luca è un trentenne

La collana dei libri «Corali» nasce da una idea di Nicola Pesce, che voleva abbattere la distanza tra i libri e le persone dando a tutti la possibilità di dire la propria, di essere pubblicati, di rendersi conto che i libri siamo noi. Contemporaneamente, un altro scopo è quello di creare dei documenti storici e sociali su particolari temi o eventi. Non a caso il primo libro fu annunciato nel marzo 2020 e si intitolò Le nostre quarantene. Centinaia di italiani hanno raccontato in quel libro come hanno vissuto la loro prima quarantena. Anche questo libro sulla Poesia cerca di raggiungere questi due scopi. Migliaia di persone ci hanno inviato la loro opera, noi ne abbiamo raccolte 250 in questo volume, per arrivare a sapere quali sono i sentimenti oggi? Come si scrivono le poesie dopo il Covid?

La collana dei libri «Corali» nasce da una idea di Nicola Pesce, che voleva abbattere la distanza tra i libri e le persone dando a tutti la possibilità di dire la propria, di essere pubblicati, di rendersi conto che i libri siamo noi. Contemporaneamente, un altro scopo è quello di creare dei documenti storici e sociali su particolari temi o eventi. Non a caso il primo libro fu annunciato nel marzo 2020 e si intitolò Le nostre quarantene. Centinaia di italiani hanno raccontato in quel libro come hanno vissuto la loro prima quarantena. Anche questo libro sulla Poesia cerca di raggiungere questi due scopi. Migliaia di persone ci hanno inviato la loro opera, noi ne abbiamo raccolte 250 in questo volume, per arrivare a sapere quali sono i sentimenti oggi? Come si scrivono le poesie dopo il Covid?

'Spezzatino a colazione e cavoli a merenda' contiene tanti pensierini nati dall'esigenza di stemperare l'angoscia iniziale della pandemia: quasi per caso, ho iniziato a scrivere una specie di diarietto ironico raccontando della clausura imposta dal virus; pensieri pubblicati banalmente come post su facebook, che stranamente hanno incontrato la simpatia di persone più o meno amiche, sia virtuali che realissime. Non c'è un vero e proprio filo conduttore, se non un richiamo al cibo, vissuto come una ripetitiva routine; qualche commento sparso sulle spesso deliranti esternazioni di politici e anche di scienziatoni sempre più invadenti gli schermi della tivvù; piccole immagini di vita quotidiana con la kokeshi e i gatti, silenziosi protagonisti di casalinghità

Roma, 2028. Il mondo è scosso da un evento astronomico di straordinaria portata: frequenze indecifrabili di un Quasar ondeggiano alle porte del sistema solare. Si prospetta un nuovo stadio evolutivo dell'internet quantistico. Nell'ombra, il governo affida a un sinistro gestore di telefonia il progetto di un dominio web radicato su tale banda; lo scopo è innestare la mente umana sulle nuove frequenze, e manipolarne la realtà.

'Uomo ancora non sono', nasce dall'esigenza, da parte dell'autore, di trasporre su carta ogni sfumatura del suo vissuto. Fin dai primi versi della raccolta - 'Ed io che vorrei soltanto capire il pianto senza delirio' - possiamo notare una spiccata sensibilità data ad ogni singolo verso che vanno a sfociare, a loro volta, nel desiderio costante di libertà - '...ed una lacrima di nostalgia, ti lascia andare tra i satelliti del cuore' -. L'autore ha un'innata padronanza della scrittura in versi che, talvolta, va a scontrarsi con un vissuto interiore dai toni idilliaci - '

Il messaggio che questa raccolta vuole comunicare, chiaramente con le infinite chiavi interpretative soggettive del lettore, è quello di osservare con un occhio spesso paradossale gli elementi che ci circondano, prettamente sulla Natura primordiale o creata dall'uomo stesso. Queste osservazioni spesso forti sono, come Rimbaud più volte dichiara, utili alla trasformazione della stessa emozione in suono, visione, colori. Affinché tutto questo avvenga, ognuno di noi deve necessariamente esplorare i segreti dell'anima cercando il più possibile di intuirli facendoli trasparire nel verso. La maggior parte delle poesie sono incentrate sulla Natura, anche se non è trascurabile l'aspetto amoroso generico, affrontato però in maniera ricercata e originale rispetto alla novella amorosa comune. È infatti presente l'amore per il padre, l'amore per se stessi, l'amore per l'amore stesso.

'Un piccolo paese' è un breve romanzo di narrativa scritto in terza persona, che segue le vicende di un uomo che torna al suo paese di origine, dopo anni vissuti all'estero, per rilevare un piccolo bar, ritrovo della gente del posto; sebbene l'ambiente sia quasi idilliaco, presto si troverà ad affrontare le difficoltà tipiche dell'Italia di provincia, dalla corruzione alla burocrazia, ma riuscirà ad adeguarsi grazie alla sua umanità e all'aiuto di più o meno bizzarri personaggi locali. Ben presto sarà molto chiaro che gli abitanti sono fortemente dediti all'uso dell'alcol e ciò per gli affari del bar sarà un'ottima cosa. Sopra a tutto aleggerà anche la misteriosa figura di un'anziana signora, proprietaria di mezzo paese, anche del fondo del bar, che gli offrirà perfino una sistemazione.

Adelaide Comelli, è una donna di grande fascino e all'apparenza fragile. Ben presto scoprirà di avere una forza sovrumana, che la vita non ti fa sconti e che se dal burrone in cui si è sprofondati ci si rialza a pezzi, non è quella ancora la fine. Si ritroverà ad affrontare un dolore più grande di lei, un dolore che non avrà il tempo di metabolizzare perché un evento indescrivibile e inaspettato le capiterà e le sconvolgerà ulteriormente l'esistenza. Sarà costretta a comprendere in fretta il suo destino, ad accettare, nonostante la paura dell'ignoto, la sua missione. Intraprenderà un viaggio verso una verità dolorosa, ma al tempo stesso inevitabile. Si ritroverà ad essere la protagonista in un capitolo della sua vita che riguarderà l'eterna lotta tra bene e male e disseppellirà un qualcosa di sconvolgente non soltanto ai suoi occhi, ma per il mondo intero...

Accade che a volte ti ritrovi sconcertata da quello che succede, da quello che appare nel mondo, da quello che ti ritrovi a vivere senza saperlo ne sceglierlo. Situazioni che non decidi di vivere, sogni che non puoi realizzare e sconfitte dalle quali devi rialzarti. Luoghi, occasioni, persone che non conosci. Una ragazza dai riccioli color corallo si risveglia in un'isola apparentemente incantata dal verde degli alberi e dai colori meravigliosi dei fiori, non ricordando nulla di se stessa e dalla sua vita passata. Come è arrivata fin li? Da quanto tempo si trovava in quel luogo? Qual era il suo nome? Dov'era la sua famiglia? Chi era davvero lei? Ignara di essere una biologa marina appena laureata, dovrà adattarsi e vivere in un luogo sconosciuto a lei e al mondo intero. Si tratta infatti di un pianeta nuovo scoperto dalla Nasa da pochissimo tempo e ancora sottoposto a ricerche e indagini astro fisiche dai migliori scienziati del mondo e appassionati della materia. Eppure lei è li e nessuno lo sa. Completamente sola, e dovrà man mano ricostruire la storia della sua vita, e non solo quella.

'Non muovi le cose... Sensibile, a tratti quasi umano', è una raccolta di poesie che gioca sulla contraddizione presente nel titolo stesso dell'opera. Sensibilità e umanità sono davvero virtù che si muovono sullo stesso binario, o l'ambiguità del concetto resta immobile su due parallele dove, per forza di cose, sembra destinata nel non incontrarsi mai? L'autore prova a spiegarsi e piegarsi in cerca di pace. Dinanzi candide mura imbrattate d'inchiostro intinto nell'immobile infinito e inciso nell'anima oltre il quale sembra esserci più spazio e vita, l'autore trova nella poesia l'alchimia per raggiungere un equilibrio, il suo nucleo centrale. Un viaggio attraverso la sensibilità dell'essere umano che non muove le cose... e nel frastuono di concetti spesso contrastanti, al cospetto delle proprie fragilità si arrende, consapevole di non appartenere al mondo circostante.

«Nel libro ci sono le avventure di Vincent Vega e anche le mie. Poi c'è la Kate, c'è Giorgio e anche la Bev. La Bev è bionda, ha gli occhi azzurri e di lei non ci ho mai capito un cazzo. Non che sia difficile capirla, è solo che io, non ci riesco. Probabilmente è per questo che mi piace. La Bev è una stronzetta di prima categoria. Questo lo dico anche nel libro. Quello che non dico è che, anche lei, ha le sue debolezze. Una volta, mi ha chiesto se aveva le tette piccole. A me non sembrava. Certo, non aveva i meloni che vanno di moda oggi, ma aveva due tettine piccole e sode che a me, piacevano un sacco. Questa cosa però, non gliel'ho mai detta, e probabilmente è per questo che non ci siamo mai messi assieme, è che non è facile essere se stessi. Chissà perché poi? Forse perché abbiamo paura di essere feriti o forse non siamo capaci di toglierci le maschere che la vita ci ha fatto indossare. Mi chiedo come ci si senta senza una maschera. Forse ci si sente vulnerabili o forse scopriamo di piacerci e poi chissà... diventiamo onnipotenti.»

Aaron si risveglia improvvisamente nel bel mezzo di un folto bosco, in pieno giorno, sotto una pioggia costante. Eppure, la notte precedente ricorda benissimo di essersi coricato nel caldo letto di casa sua. Come e quando è finito in quel luogo? Che cos'è esattamente quel luogo? Ci sono altre persone che lo abitano? Sta soltanto sognando oppure è tutto vero? Sono le stesse domande che si pone Elizabeth, mentre, circondata dalle fiamme che bruciano ogni casa ed albero circostante, corre in cerca di un riparo dove nascondersi, per provare a capire in che modo sia finita in quel luogo orribile. Ed è così che ognuno dei due ragazzi comincia il proprio viaggio, un viaggio ricco di ostacoli e di incontri pericolosi, che, inaspettatamente, porterà quelle strade ad incrociarsi non solo tra loro, ma anche con quella di un ragazzino, Joshua, finito anch'egli, chissà come, nella stessa situazione. Sullo sfondo, la storia delle tre famiglie che, colpite dalla scomparsa dei propri figli, uniranno le forze e faranno di tutto pur di trovarli e riportarli a casa.

Vi abbiamo chiesto di inviarci il vostro racconto più bello, senza un tema vincolante, volevamo leggere quanto avevate da dirci. È nato così il nostro nuovo libro Scrittori italiani, una raccolta eterogenea di personaggi e storie.

La collana dei libri «Corali» nasce da un'idea di Nicola Pesce, che voleva abbattere la distanza tra i libri e le persone dando a tutti la possibilità di dire la propria, di essere pubblicati, di rendersi conto che i libri siamo noi. Contemporaneamente, un altro scopo è quello di creare dei documenti storici e sociali su particolari temi o eventi. Non a caso il primo libro fu annunciato nel marzo 2020 e si intitolò Le nostre quarantene. Centinaia di italiani hanno raccontato in quel libro come hanno vissuto l'arrivo del Covid nelle nostre vite. Anche questo libro di racconti cerca di raggiungere questi due scopi. Migliaia di persone ci hanno inviato le loro opere, noi ne abbiamo raccolte 58 nel volume che avete tra le mani. Come si scrivono i racconti oggi, dopo il Covid? È cambiato il modo di scrivere?

Nana ha vissuto per molti anni in un monastero, sotto la custodia di Padre George. All'età di 18 anni viene mandata a vivere presso la famiglia Lewis. Dopo un primo incontro burrascoso con i sei fratelli, verrà a conoscenza di sconcertanti verità sul suo passato, sulla vera identità dei suoi coinquilini e sui suoi cosiddetti 'doveri' futuri. I sei affascinanti fratelli, in realtà sono dei vampiri, e lei avrà l'obbligo di dover scegliere un compagno tra loro. Nonostante la paura iniziale, pian piano riesce ad instaurare un primo legame con ognuno di loro. Legame che si solidifica quando prende la coraggiosa decisione di nutrirli col proprio sangue, dopo che uno di loro ha rischiato la vita. Con un temporale improvviso, che prende Nana alla sprovvista, i fratelli verranno a conoscenza del suo doloroso passato... motivo principale del perché non ha intenzione di scegliere un compagno. Ma come si dice... al cuor non si comanda... finirà inevitabilmente per innamorarsi di uno di loro. Con il suo aiuto, riuscirà a far arrivare in casa una nuova ragazza, Nami, con cui legherà subito. Convinta di non essere ricambiata, deciderà di fare da cupido per la sua nuova amica e uno dei fratelli. Riuscendo, non con poca fatica, a farli diventare una coppia. Nel frattempo, incoraggiata da Nami, cercherà di fare un passo in più verso il suo vampiro, ma la paura è una bestia ardua da sconfiggere...

In una bella e calda giornata d'estate, Anna decide di allontanarsi un po' dalla città. Si prende un giorno libero dal lavoro e va alla scoperta di un paese abbandonato di cui ha letto su Internet, incuriosita dalla storia del posto. La sua idea è di scattare qualche foto alle case abbandonate, ricche di un fascino misterioso, e alla campagna intorno al paese, in compagnia del suo cane, Paco. Ciò che Anna non può immaginare è la piega inattesa che prenderà la sua tranquilla passeggiata dopo l'incontro con uomo, Mario, che è nato e vissuto lì e che si offre di accompagnarla nel suo giro. Passo dopo passo, scoprono luoghi che per Mario rappresentano i ricordi della sua infanzia e della sua giovinezza. Attraverso le sue parole, il paese riprende vita, con i suoi abitanti e gli eventi che lo hanno colpito.

Nessun pensiero, nessuna riflessione, nessuna analisi, nessuna preparazione, nessuna intenzione, tutto prende forma da sé.

Dopo la morte dei nonni con cui è cresciuta, Caroline si ritrova a fare i conti con la solitudine in cui si è rinchiusa. Delusa da un amore sbagliato, si ritrova spesso a rievocare i ricordi confusi di una madre malata e di un padre praticamente assente. Spinta dalla curiosità di scoprire l'autore di una misteriosa tela ritrovata per caso, Caroline decide di rompere il guscio per catapultarsi nella vita fuori da quella vecchia casa sotto la strada in cui vive. Dà inizio alle indagini sulla tela, ma nulla sembra condurre a una conclusione attendibile. Intanto, Caroline e la sua amica Lù trascorrono i pomeriggi di quell'estate assaporando i ricordi dell'adolescenza, fatta di corse in motorino e notti sulla spiaggia. Presto arriva settembre e con esso la consapevolezza di dover dare una svolta alla sua vita. La visita all'Accademia d'arte di un noto maestro la porta alla decisione di voler dare seguito ai suoi studi. Nel frattempo, intreccia una relazione con il vicino di casa Roy che, da semplice amico d'infanzia, diventa suo amante e compagno.

Ci sono Battiti che ti accompagnano dentro un viaggio. Un viaggio in cui ieri e oggi si intrecciano, un cammino fatto di ricordi che si specchiano nel presente. Le voci, i profumi, i sapori dell'infanzia, i colori della propria terra, la forza amara e potente delle radici. Quei Battiti che sono dentro di te da sempre e che parlano di te a chi ti guarda e a chi incontra le tue parole. Alcune delle gustose ricette della mamma che non c'è più, ma che oggi rivive anche grazie a quelle stesse ricette che sopravvivono al decorso del tempo. Il caro amico d'infanzia e la sua specialità.

Molly vive a Dreamville, una cittadina ridente piena di gioia e voglia di Griffe. La legge urbana di gente instabile, le imporrà un tributo che pagherà a caro prezzo... «Salve sono Molly una bellissima donna di 49 anni. Dalla carnagione molto chiara, bionda nature, alta 1,78 , un po' folle e amo la moda, riuscirei a fare shopping per ore. Per le donne si sa, il passare del tempo è una vera e propria rogna». Così inizia questa storia tra sparizioni improvvise e verità sconcertanti. Dopo aver vissuto il trauma dell'abbandono, dell'orfanotrofio che ha caratterizzato la sua voglia di rivincita personale e familiare, il suo tram-tram quotidiano si districa tra la scuola elementare della figlia Beth e l'amore verso Nil, suo marito e le faccende casalinghe. Un senso di solitudine la prenderà e una sensazione 'Incubale'(da incubo) la assalirà: la netta impressione che a Dreamville, le persone spariscano da un giorno a un altro, come è successo alle sue best friends Vera, Amber e Becca che appena compiuti i fantomatici 50 anni, 'scompariranno' dalla sua vita senza un valido motivo. I temi trattati nel romanzo sono: il femminicidio, che spesso dilaga, purtroppo, nella nostra società, l'indipendenza delle donne dal concetto dell'invecchiamento, il riscatto morale, e la forza interiore che riusciamo a trovare nei momenti più forti della nostra esistenza.

Il romanzo si pone a metà strada tra un giallo e un'opera di psicologia e riflessione, quella del protagonista, un giovane impiegato tedesco che si trova coinvolto, inaspettatamente, in un'avventura più grande di lui, e ne viene travolto. È il capo della polizia di Colonia a intimargli di fuggire: è in grave pericolo. Ed ecco che la sua azione si sposta dalla Germania all'Italia e precisamente in Calabria, meta del viaggio.

La collana dei libri «Corali» nasce da un'idea di Nicola Pesce, che voleva abbattere la distanza tra i libri e le persone dando a tutti la possibilità di dire la propria, di essere pubblicati, di rendersi conto che i libri siamo noi. Contemporaneamente, un altro scopo è quello di creare dei documenti storici e sociali su particolari temi o eventi. Non a caso il primo libro fu annunciato nel marzo 2020 e si intitolò Le nostre quarantene. Centinaia di italiani hanno raccontato in quel libro come hanno vissuto l'arrivo del Covid nelle nostre vite. Anche questo libro di racconti cerca di raggiungere questi due scopi. Migliaia di persone ci hanno inviato le loro opere, noi ne abbiamo raccolte 58 nel volume che avete tra le mani. Come si scrivono i racconti oggi, dopo il Covid? È cambiato il modo di scrivere?