«Questo libro è il racconto di emozionanti trasformazioni. Conoscere l'Antica Misterbianco era il sogno. Ma bisognava realizzare un incontro. Fare andare, insieme, l'approfondimento culturale e la fruizione semplice, chiara, con racconti, disegni, arte e anche web. E, allora, documenti con notizie di prima mano del 1607 e 1624 - su persone, famiglie, vie, quartieri, vicini di casa - sono diventati, prima, voci, voci narranti e poi tessere di un enorme puzzle di 4.000 pezzi; tante erano le pagine ingiallite dai secoli da comporre, con infinita pazienza, per materializzare immagini dei luoghi. Un lavoro grande, ma il Casale sommerso dalla lava ha rivelato i suoi tratti e ne sono stati fatti tre Ritratti che, con tre tecniche, raccontano aspetti diversi. Pare che non ci siano precedenti analoghi. La memoria fiorisce, dal rigore scientifico all'arte; il passato è guardato con amore e con attenzione a continuità e cambiamento, una complessità evidente, nella realtà di Misterbianco, rinata più volte...»

Il 1959 fu l'anno in cui venne pubblicato 'Il mio paese'. Adesso viene riproposto, in occasione del centenario della nascita dell'autore. Il libro rappresenta una dettagliata e appassionata testimonianza d'amore per la propria terra e per il paese (Linguaglossa) dove nacque e da cui mai si spostò. Santo Calì, però, non rimase mai ingabbiato nel luogo natio in una dimensione provinciale o strapaesana, ma come Recanati per Leopardi o Racalmuto per Sciascia, fu presupposto e roccaforte, faro e osservatorio privilegiato del cosmo che gli consentì una maggiore acutezza dello sguardo.