La vita di Lorenzo, un giovane architetto che lavora all'ufficio tecnico del Comune di Torino, sarà cambiata dall'incontro con l'amore. Grazie al suo lavoro si troverà a scoprire il mondo che si cela dietro un piccolo mercato rionale - oltre quello che gli occhi vedono - dove conoscerà Elena, una giovane e bella ragazza con un passato difficile. La conoscenza degli operatori mercatali, ma soprattutto di Elena gli faranno trovare la forza per guardarsi dentro, affrontare le proprie paure, vincere le proprie insicurezze e capire realmente quale sia la strada giusta da seguire nella vita. L'autore, in modo divertente e ironico, nel narrare la storia d'amore di Lorenzo ed Elena, porterà alla scoperta anche del mondo dei mercati rionali, della vita dei venditori ambulanti e di tutte le persone che lo frequentano.

'I 'colloqui' di Livia Naccarato sono (sempre) vivi (e vivaci). Dialogati, quanto basta alla configurazione di un 'tu' che corrisponda a un 'io' poetante, anche quando, talora, metaforicamente specchiato in sé. C'è l'energia dell'amore come cornice e come canale di comunicazione. Sia essa quella dello sguardo materno, che vivifica corpo e animo dei figli (della 'figlia', spesso, quanto del 'fratello'); c'è, prevalente e, anzi, sempre più impetuosamente prorompente, quella della tensione erotica, passionale nell'anima ma inequivocabilmente incisa nelle risposte del corpo, talora espressivo per sineddoche esplicita e onnicomprensiva: il seno, materno ma anche 'prepotente', le mani, il grembo, la bocca coi suoi baci verbali e carnali. Le poesie di Livia Naccarato diventano, nei 'colloqui' di questa raccolta, la poesia dell'amore (più) scoperto: spesso o quasi sempre differito verso una meta più intensa del desiderio (...) ovvero esaudito nella 'comprensione' dialogica dei corpi e delle anime.' (Dalla Prefazione di Rino Caputo)

Il volume, un resoconto della 'giovane' ma ricca storia della città di Sabaudia, si articola in sei temi facendo un ricco uso di foto e immagini che, affiancate alle interviste e ai racconti diretti della gente del luogo, lo rendono un importante patrimonio di testimonianze della cultura locale e della stessa identità dei suoi cittadini. I temi che l'autrice presenta sono: 'l'addio alla palude', una raccolta di interviste di chi visse i primi tempi della bonifica; i cambiamenti avvenuti nel ventennio fascista; la presentazione della città con le sue specificità architettoniche e paesaggistiche; le testimonianze dei primi abitanti e della prima gioventù, da cui emergono i tentativi di gettare le basi per creare usanze e tradizioni che possano finalmente accumunare e amalgamare la gente di varia provenienza di questa giovane città; i ricordi e le testimonianze del periodo della guerra; in ultimo, il racconto del 'primo passato', incentrato sulla vita quotidiana in città, sulle festività e sull'importanza di alcuni personaggi, e in particolare della cultura del luogo.

La prima parte del libro affronta l'analisi delle linee fondamentali dei caratteri architettonici degli eremi di San Francesco di Paola in Calabria, con lo scopo di evidenziare le fondazioni conventuali dei Minimi nel XV secolo: Paola, Paterno Calabro, Spezzano della Sila e Corigliano Calabro. La seconda parte del libro tratta un preliminare studio urbanistico di Paterno Calabro, riferito all'analisi del nucleo centrale dell'abitato e l'idea di progetto, con i percorsi storico-culturali-ricreativi, che individua il convento di Paterno come centro di meditazione spirituale, fulcro per l'intero paese.