Sugihara, un diciassettenne di origine coreana, decide di continuare gli studi in un istituto superiore giapponese. Qui, per le sue origini coreane, Sugihara si trova presto in una situazione di emarginazione. Le identità nazionali, i pregiudizi, i rapporti tra i Paesi asiatici visti attraverso le vicende di un giovane nato in Giappone da genitori coreani, tra amore e violenze, affrontando i temi dell'identità nazionale e delle discriminazioni anticoreane in un Giappone nel quale si può parlare giapponese, sembrare giapponesi, essere persino giapponesi di nascita, ma se non si hanno antenati risalenti all'epoca Tokugawa, si sarà sempre considerati outsider...

Nel terzo volume un lungo flashback svela il motivo della scelta di Sugihara di cambiare cittadinanza scegliendo quella sudcoreana e nel contempo di cambiare scuola optando per il liceo giapponese. Ciò provoca una frattura con i vecchi amici della scuola coreana. Intanto Sugihara fa la conoscenza della famiglia di Sakurai.

Sugihara, un diciassettenne di origine coreana, decide di continuare gli studi in un istituto superiore giapponese. Qui, per le sue origini coreane, Sugihara si trova presto in una situazione di emarginazione. Le identità nazionali, i pregiudizi, i rapporti tra i Paesi asiatici visti attraverso le vicende di un giovane nato in Giappone da genitori coreani, tra amore e violenze, affrontando i temi dell'identità nazionale e delle discriminazioni anticoreane in un Giappone nel quale si può parlare giapponese, sembrare giapponesi, essere persino giapponesi di nascita, ma se non si hanno antenati risalenti all'epoca Tokugawa, si sarà sempre considerati outsider...

Il volume - che presenta molti disegni finora inediti - raccoglie in una vasta panoramica i lavori di Druillet in tre distinte sezioni: 'Comics and Painting', 'Audiovisuals', 'Design and Sculpture'. I testi critici, in inglese francese e italiano, di Enki Bilal, Jacques Attali, Georges Lucas e Antonio Faeti testimoniano della 'smisurata arte' di Philippe Druillet e del suo straordinario eclettismo.

Sugihara, un diciassettenne di origine coreana, decide di continuare gli studi in un istituto superiore giapponese. Qui, per le sue origini coreane, Sugihara si trova presto in una situazione di emarginazione. Le identità nazionali, i pregiudizi, i rapporti tra i Paesi asiatici visti attraverso le vicende di un giovane nato in Giappone da genitori coreani, tra amore e violenze, affrontando i temi dell'identità nazionale e delle discriminazioni anticoreane in un Giappone nel quale si può parlare giapponese, sembrare giapponesi, essere persino giapponesi di nascita, ma se non si hanno antenati risalenti all'epoca Tokugawa, si sarà sempre considerati outsider...

MW è il nome in codice di un famigerato gas utilizzato dall'esercito statunitense nel Sud-Est asiatico. Nei primi anni Sessanta, un ingente quantitativo del gas, segretamente immagazzinato non lontano dalle basi di Okinawa, fuoriuscì accidentalmente producendo una nube tossica che uccise tutti coloro che vi si trovavano, a eccezione di Iwao Garai e Michio Yùki, trovatisi per caso al riparo di una grotta. A metà degli anni Settanta, i due sopravvissuti all'ecatombe - totalmente occultata dai governi nipponico e statunitense - si incontrano a Tokio. È questo la vicenda al centro di 'MW', un'opera singolare di Tezuka, di cui viene qui proposto il secondo volume.

Archeologo, antropologo, collezionista di oggetti insoliti, instancabile viaggiatore e inguaribile curioso, Martin Mystère ha iniziato a occuparsi ben prima di 'X Files' e di 'Men in Black' - di quegli enigmi che la scienza 'ufficiale' non prende in considerazione. Enigmi (anzi, 'mysteri', come li chiamano i suoi affezionati lettori) che esercitano la sottile attrazione dell'inesplicabile, un fascino che diventa ancora più intrigante quando essi si svolgono ai nostri giorni; quando, in ambienti all'apparenza consueti, il fantastico si scatena d'improvviso.

In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonista dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

La storia di Kim, un giovane che scopre l'India e se stesso, è un 'Romanzo indiano' che offre al mondo un esempio importante, una possibile via da considerare per gli equilibri futuri. A me e a Sergio piace pensare che la forma espressiva del fumetto, che unisce la forza delle immagini alle parole, sia particolarmente adatta a rendere la magia dell'India; i due Kipling infatti, erano raffinati pittori, caricaturisti e disegnatori (il padre preferì sempre il disegno, il figlio la scrittura), così, siamo convinti che avrebbero approvato il nostro lavoro.' (Valerio Rontini)

Il volume, realizzato in occasione della prima personale dedicata a Dave McKean in Europa, intende seguire tutto il percorso artistico del geniale autore, il quale ha inciso prepotentemente ed a più livelli nel campo dell'immagine e dell'intrattenimento più in generale. Non è raro vedere sia nell'illustrazione che nella fiction televisiva così come nell'art design moltissime sue influenze, nonché suoi lavori, in cui la luce sembra sprigionare da un buio accecante, da un profondo ancestrale, come uno strappo. Pagine fortemente evocative a volte disturbanti che identificano uno stile personalissimo, tipicamente anglosassone e dotato di un eleganza istintiva, non costruita artificialmente.

L'episodio de 'Il Piccolo Ranger' rielaborato in questo volume è stato pubblicato per la prima volta da Sergio Bonelli nel 1962, nel formato a striscia dell'epoca e poi ristampato ne 'Gli Albi del Cow-Boy', per i testi di Andrea Lavezzolo e i disegni di Francesco Gamba. La storia vede il Piccolo Ranger Kit Teller e il suo bislacco pard Frankie Bellevan alle prese con un complesso intrigo che ruota attorno a un enigmatico giustiziere mascherato e tocca, a più riprese, i temi della perdita di identità e del doppio. Al centro della trama due gemelle, Monica e Ambra Morris, e due personaggi maschili, Lino buono, l'altro cattivo, dallo stesso nome: Kirk Madison. Spetterà al Cavaliere mascherato il compito di smascherare il falso Kirk Madison.

'Akmé-Etna' un romanzo d'immagini che non propone soltanto scatti fotografici di un territorio unico e affascinante, ma avanza la pretesa di 'raccontarcelo' come si racconta un Universo, un Mito o come un Libro Sacro. L'autore propone i suoi scatti rivelandoci l'inesorabilità del tempo, la vertigine degli spazi dilatati, il trascorrere eterno delle stagioni, il principio naturale della rinascita da sé stessi, ma non fa di nessuna di queste istanze classiciste il principio ordinatore del suo percorso fotografico; egli sceglie invece di ordinare le foto 'per altitudine'. Ed ecco che nello scorrere l'opera si ha sensazione di una 'ascesi possibile', anabasi appunto, di un viaggio purificatore verso una possibile redenzione.

Il volume è il catalogo della mostra di Milano (Centro Culturale Svizzero, 19 settembre - 19 ottobre 2003). François Berthoud, nato in Svizzera nel 1961, vive e lavora a Milano. Qui crea e reinventa le immagini di moda, con un segno forte e inconfondibile, ironico e incisivo, sforzandosi si scoprire nuove forme, dimensioni e sfumature cromatiche. La mostra, composta da 150 illustrazioni di moda, è un viaggio attraverso i lavori più rappresentativi realizzati dal Berthoud dagli anni '80 ad oggi.

Il catalogo, curato da Vincenzo Mollica, attinge, da una parte, alla incredibile vena illustrativa di Federico Fellini, nei cui sogni, ritroviamo le icone femminili che caratterizzeranno inconfondibilmente la sua produzione cinematografica, dall'altra, alle interpretazioni che Milo Manara, in anni di sodalizio e collaborazione con il Riminese, ha dato di alcuni degli episodi salienti della sua filmografia.

'Voglia di cane' ha origine dalla lettera di un misterioso viaggiatore che percorre territori sconosciuti di altri mondi, ed è testimone di esperienze inconcepibili per gli uomini del nostro mondo. Esperienze che vedono protagonista un mutante, derivante da una razza parricida di ermafroditi. Questa prima lettera dà inizio a un fitto scambio che coinvolge numerosi corrispondenti tra i quali lo stesso protagonista, tutti convinti della necessità di tradurre in immagini storie altrimenti incredibili.

Mickey è il primo volume di una trilogia illustrata da Alfredo Orlandi e scritta a due mani da Roberto Cardinale e Stefano Nocilli. Il personaggio è un piccolo zombi che rifiuta di giacere inerte e che, rimasto solo, tenta di eludere la morte in un viaggio nel corso del quale apprenderà molti aspetti della natura umana e della situazione contemporanea. Un viaggio difficile, ma ricco di incontri che si producono in un labirinto di segni, immagini, ricordi. Importante è l'incontro con un gatto nero (un po' cinico) che funge da spirito guida e che lo accompagnerà fino alla fine.