Sono ventitré donne, ragazze, bambine. Tradite molto probabilmente, da chi diceva di amarle. Ventitré femminicidi irrisolti, che hanno lambito la cronaca nera del nostro paese tra gli anni Quaranta del secolo scorso e i primi anni del Duemila. Non solo la ricostruzione dei casi ma una rielaborazione delle indagini, che avrebbero potuto portare ad esiti diversi. Un viaggio oscuro in un'Italia sempre diversa nel suo stato sociale ed economico, ma sempre uguale nei confronti dell'universo femminile. In un mix tra racconto noir e giornalismo investigativo. Un libro dedicato alle a vittime innocenti, che sussurrano di non essere dimenticate.

Un'overdose ruba la vita a Emma. La morte arriva per portarla via. Emma si rifiuta di seguirla. Chiede dell'altro tempo. La morte s'incuriosisce e la accontenta. Attraverso un vecchio album di fotografie, l'Oscura Signora accende i ricordi di Emma. La madre lascia casa. Il padre, depresso, cede all'alcool. Una vita all'insegna sia dello sconforto sia della solitudine. Per vincere l'angoscia Emma si affida alla polvere bianca. Attraverso le vicissitudini della protagonista, il lettore è spinto ha confrontarsi con le problematiche del nostro tempo. Di pari passo il dialogo tra Emma e la morte accende i quesiti che da sempre assillano l'uomo. Chi siamo? Da dove veniamo? Chi influenza il destino? Cosa ci attende dopo che la vita finisce? La morte rappresenta la fine oppure l'inizio? Dio esiste per davvero?

Qualunque poeta, scrittore e artista nell'arco della propria vita ha declamato l'amore. Libri interi sono stati scritti per descrivere lo stato d'animo di chi è avvolto da questo sentimento. Eppure questa raccolta poetica, della poetessa Claudia Tardioli, è qualcosa in più, è un inno all'amore perché ne descrive tutte le sfumature. Per l'Autrice non esiste sentimento più nobile e appagante, in grado di elevarci oltre le miserie terrene, dell'amore. Ed è grazie al ricordo dei momenti trascorsi con la persona amata che lei riesce a stabilire quel contatto che allevia il quotidiano vivere...'Io stella non sono, ho atteso che la notte tornasse a risplendere per rivedere il tuo sorriso'. La nostalgia ha un sapore agrodolce nei suoi versi. Da un lato c'è la consapevolezza del tempo che scivola tra le mani come granelli di sabbia, dall'altro il desiderio di rivivere forti emozioni, quelle che danno un senso al nostro passaggio sulla terra.

Meno noto di altri grandi avventurieri del Settecento il palermitano Giuseppe Balsamo, il conte di Saint Germain, identificato peraltro con molti altri nomi e titoli non sempre nobiliari, si distinse per la fama particolare che abilmente si costruì di immortale. Se fosse davvero così, l'uomo avrebbe trecentoventiquattro anni, in base alla sua probabile ma non accertata data di nascita. O forse anche di più perché, nei salotti eleganti che frequentava in molte capitali europee, ogni tanto si vantava di avere conosciuto personalmente Giulio Cesare e addirittura Gesù Cristo. Uomo di ingegno come senz'altro era, e chimico provetto, aveva però messo a punto in modo sublime soprattutto l'arte del vivere come accadeva agli spiriti liberi del secolo XVIII. Ma anche, all'occorrenza, la pratica sperimentata di sottrarsi con abilità e fantasia alle proprie responsabilità, o ai debitori, quando occorreva. In forma saggistico-narrativa, in questo libro se ne racconta l'affascinante vicenda e si testimonia a proposito della reputazione di grande mago alla quale si dedicò ma soprattutto si narra del suo essere un uomo che non muore mai e che ancora oggi, si mostra a Roma il giorno di Natale.

Braga-Portogallo. Una camera di un lussuoso albergo, un uomo giace riverso sul letto della sua camera, apparentemente morto. Chi è quest'uomo? Da dove proviene? Da un'altra città: Firenze, Italia, una donna ultracinquantenne, medico in pensione, in crisi per la separazione dal marito e ormai al rifiuto dell'ipocrita vita impostale da un ceto alto borghese, decide di fare un viaggio e ricostruire la sua vita in un tour in cui viaggerà sola con una guida solo dedicata a lei per visitare tutto il Portogallo, paese da lei sempre amato. Quello che doveva essere solo un viaggio di piacere si rivela per la donna piacente, apparentemente timida e con poca personalità, il riscatto di una vita. Si ritrova a vivere un turbinìo di passione, tradimenti, omicidi e vendette, scoprendo anche a se stessa di essere molto diversa dalla Chiara che tutti conoscono e che lei stessa credeva di essere. Ma quale fil rouge unisce Chiara e l'uomo morto sul letto d'albergo a Braga? L'autrice da vita ad una storia piena di passione e mistero, amore e odio, con una protagonista che dimostra doti insospettabili di acume, intelligenza, capace di amare e odiare allo stesso tempo con un finale impensabile.

Correva l 'anno 1459 e la cornice che offrirà lo sfondo per la nostra storia ravviserà un'epoca ricca di misteri e segreti nascosti. Siamo nel cuore di Napoli dove le mura stesse si animano ascoltando da secoli le voci delle persone . Protagonista titanico il mitico castello aragonese ,il 'Maschio Angioino ' unico nel suo genere, di una spettacolare maestosità, ubicato di fronte al mare. Si narra che al suo interno si trovasse un tavolo di forma tonda, rimasto lì per molti secoli, e da antiche leggende si racconta che fosse un tavolo magico. Il personaggio di cui vi parlerà è il Sig. Baffo con sua moglie Marisa . Baffo va in cerca di questo tavolo tondo e magico è lo trova. E da lì in avanti la sua vita cambia meravigliosamente. Avrà la fortuna sempre con sé, affrontando la vita con gioia e felicità.

La storia si snoda dall'infanzia alla prima giovinezza attraverso gli occhi della protagonista che dialoga con se stessa, con i lettori e con le figure centrali della sua vita: dal padre poco avvezzo al lavoro alla madre povera di parole se non quelle essenziali, dal nonno con il suo personale modo di interpretare la vita, alla sorella ribelle nella conquista delle sue scelte. Figure, queste, alle quali vanno necessariamente aggiunte: la signorina Sisti, prostituta del quartiere povero di Sing Sing, teatro delle vicende narrate, e nonna Isenia che, nonostante l'età, intende appropriarsi delle sue aspirazioni pur nell'eventualità di dover portare poi gli occhiali neri per coprire le ferite dell'arroganza maschile. Un romanzo in cui realtà e fantasia, dramma e commedia si uniscono insieme illuminandosi a vicenda nella consapevolezza che: Quando il tragico e il comico si fondono, si ottiene il sublime.

Di questo libro potete fare l'uso che volete: persino leggerlo. In quel caso potreste convincervi, se non lo siete già, dell'importanza del muoversi o far muovere persone e cose nelle città del mondo, di come i trasporti e la mobilità urbana interagiscano con tutte le attività umane e di quanto essi saranno decisivi nella battaglia per il clima. Il libro pone il problema del peso eccessivo della mobilità in generale e della mobilità individuale e fornisce osservazioni, prove e indizi sul come si sia arrivati ad una impropria dominanza delle auto nella mobilità di gran parte delle nostre città, in particolare in quelle più piccole e meno dense.

Il racconto spinge l'uomo a vedere se stesso come in uno specchio e capita che desideri cancellare la sua immagine con l'illusione. L'illusione diventa una forma di difesa, un modo per nascondere o per deformare la realtà. E aggrapparsi all'illusione è forse sbagliato ma è sicuramente utile.

Copia anastatica integrale alla prima edizione del 1926. Gli aromi e gli afrodisiaci, usati con giusto criterio dosati nella preparazione delle vivande, rigenerano gli organismi indeboliti: essi ridestato sensazioni, spente le ravvivano se sonnecchianti, e permettono all'uomo di assaporare a lungo 'i doni possenti cari alla voluttà'. Il Sire di Baudricourt.

Ginevra è una giovane donna che fatica ad adattarsi alla mentalità del paese montano dove vive. La sua esistenza è caratterizzata da due grandi amori che in maniera differente segneranno la sua vita e dallo spauracchio della pandemia. Malgrado le circostanze avverse la protagonista decide di mettersi in gioco per realizzare un grande sogno. L'incontro con Rosa, anziana proprietaria di una cascina, porterà Ginevra ad intraprendere un travagliato viaggio all'interno di se stessa. Il romanzo, attraverso le vicende della protagonista, porta alla luce anche lo stupore, i turbamenti, le incertezze, le paure di una nazione impreparata a fronteggiare un nemico sconosciuto e invisibile, il Covid19.

Arrivammo a Ponte Valleceppi che via del Mandorlo era già chiusa dai nastri di plastica bianca e rossa che i carabinieri stendono per isolare la scena del crimine. Era una domenica di luglio, faceva caldo, tutto era immobile, non correva una parola tra le decine di persone che stavano lì come pietrificate da quell'orrore verso cui guardavano con gli occhi lucidi, non era sudore, dietro gli occhiali da sole. Testimoniavano con il gesto semplice della presenza un sentimento che, in quel momento, neanche loro, sapevano identificare perché, era evidente, andava oltre la curiosità: sgomento forse sì, quello è stato immediato, non c'è bisogno di farselo dire. Un'auto degli inquirenti, il magistrato, le tute bianche della scientifica, il grido della disperazione di un parente, ecco un amico che ha appena saputo. Avremmo raccontato, tra qualche ora, per i nostri giornali, per le nostre televisioni, un'altra tragedia dalla trama in fondo lineare nella sua cruda realtà che riproduceva altre crude realtà che avevamo già conosciuto e che conosceremo ancora negli anni a venire.... È il paradigma di un femminicidio. Anzi è un femminicidio!

Ma se il giorno in cui vi laureate doveste scoprire di essere l'ultimo discendente di Lancillotto? E che la Tavola Rotonda, guidata dal discendente di Re Artù e da quello di Merlino è oggi un'organizzazione segreta che amministra la sua giustizia nel mondo moderno? È quello che succede a Bob Lance, studente inglese che, improvvisamente catapultato nell'avventura, si dimostrerà presto degno discendente del più famoso dei cavalieri. Le avventure del nostro eroe si dipanano tra casi misteriosi e segrete cospirazioni, nel perfetto stile di uno dei più affascinanti e controversi scrittori di fumetti italiani, Pier Carpi, rese ancora più intriganti dallo stile dinamico del disegnatore Luciano Bernasconi. Pubblicate in Francia a partire dal numero 51 della rivista 'petit format' Ombrax nell'aprile 1969, edita dalla Lug di Lione, ebbero anche una breve vita l'anno successivo in Italia sulla testata omonima dell'editrice Naka di Milano. Le storie di questo volume, le prime due della saga, vengono riproposte nell'originale bianco e nero, in un formato uguale a quello dell'edizione italiana del 1970, mantenendo l'originale lettering realizzato a mano.

La storia di questo romanzo viene narrata da una indefinita persona e si basa sulle vicende di una ragazza, Francesca, e si muove e si snoda attraverso diverse vicissitudini familiari, come quelle che vedono il nonno della protagonista abbandonarsi in un percorso sentimentale alternativo, oppure i suoi genitori abbandonarsi anche loro, ma lungo una vita di 'normale mediocrità'. Tra i personaggi insoliti emergono Càrola, la figlia dell'amante del nonno, e suo marito Rosario costretto dalla moglie a rinunciare all'intimità coniugale, una rinuncia che lo obbligherà a rivolgersi alla disponibilità della prostituta Nella. Questo contesto porterà Francesca a una scelta finale. Una scelta che rappresenterà per lei chiudere un capitolo importante della sua vita per aprirne uno nuovo e completamente diverso e che, nel contempo, 'costringerà' il narratore a mostrare il suo vero volto.

'Piazza della Repubblica 71: personaggi e fatti del vecchio Pci' raccoglie circa sessanta profili, ritratti, ricordi di dirigenti, figure istituzionali e compagni di base e racconti, anche buffi, della mitologia comunista dal dopoguerra con particolare riferimento agli anni '70 e primi ì'80. I testi sono ripresi da quelli pubblicati, nel corso di un lungo periodo, su fb nel gruppo 'C'erano una volta i comunisti', fondato dal compianto Manlio Suvieri. Una lettura incentrata sugli aspetti caratteriali e umani, oltre che politici, delle persone e delle storie raccontate...

Il racconto fotografico di una passeggiata per il quartiere di Porta Sant'Angelo, con i suoi piccoli e grandi tesori d'arte, i suoi angoli caratteristici e suggestivi. Il borgo di Porta S. Angelo è, tra i quartieri antichi della città di Perugia, senza dubbio uno dei più rilevanti da un punto di vista storico ed artistico.

Amare se stessi un compito spesso difficile da assolvere eppure indispensabile per poter costruire un futuro appagante, per poter progettare un Noi autentico nella gioia. Accettare l'altra meta con pregi e difetti trasformando il desiderio compulsivo di essere amati in qualcosa di più elevato. Per arrivare poi ad uno stato di discernimento che solo la solitudine, arnica e non tiranna, e in grado di fare. Attraverso una poetica limpida, la poetessa Cristina Roncigli, ci prende per mano come solo un'amica sa fare curando le ferite dell'anima e dispensando luce dove regna l'oscurità.