Una storia di vita raccontata attraverso le immagini di una stanza. Una stanza delle meraviglie, una vera e propria wunderkammer illuminata e non illuminista, dove sono raccolti oggetti, quadri, fotografie, scritti, aforismi, preghiere e disincantate citazioni. La stanza di un uomo che con ironia e sarcasmo e con tanto amore ha salvato dall'oblio tante anime terrene.

Da quattro generazioni la famiglia De Angelis ha il proprio laboratorio di plastica e cultura dentro Cinecittą. Sono oggi custodi della storia degli studi cinematografici sulla Tuscolana dove si ha accesso a un accumulo di statue, pezzi di scenografia, calchi in gesso e resina legati a quel mondo che serpeggia dai Sandaloni, ai film di Pasolini, Scorsese, Zeffirelli, Fellini fino ai reality che hanno occupato per lungo tempo gran parte degli studi. Non raccontano il cinema degli schermi, ma quel mondo della produzione che a Roma, 'quando il cinema dava ancora da lavorare', pullulava di comparse, tecnici, una moltitudine di grandissimi artigiani legati a una realtą ora praticamente scomparsa, la realtą di quella Roma del boom economico. Alessandro Cidda ci si addentra con l'intimitą di uno di famiglia, con occhi ingenui che si fanno catturare da un mondo di statue che sembrano potersi animare da un momento all'altro e nella sua visione in attento ascolto riesce a far sentire il sottofondo delle storie, innumerevoli, che queste statue, opere d'arte di discreti artigiani, raccontano.