'Poesia aspra, forte, disincantata, emotiva. Il poeta sembra individuare nella poesia stessa l'alter ego, lo specchio cui svelare i propri tormenti, conscio della vanità di ogni affannosa ricerca 'del volto di chi / non si può incontrare'. Resta la testimonianza di un discorso poetico estremamente effi cace ed attuale'

Dagli anni '80 fino al nuovo millennio, tra la Versilia e le Dolomiti, la famiglia Cecchi tenta di mantenere l'apparenza di una stabilità interna che va inesorabilmente sgretolandosi, lasciando profondi segni nei piccoli Lorenzo e Giacomo. Circa un secolo dopo, il figlio di Lorenzo nei suoi ultimi giorni di vita, lascia al bambino che sta per nascere una grande speranza, malgrado ci racconti un mondo in cui la tecnologia, nel bene o nel male, è padrona delle nostre vite. Michele Ricci ci fa commuovere ma anche ridere, ci fa incontrare personaggi che non ci sono più come Gilles Villeneuve, Chet Baker, Giovanni Paolo II; ci ricorda quando giocavamo con il Subbuteo e le figurine Panini, sullo sfondo di un'Italia che dagli anni '80 ad oggi sembra voler cambiare di continuo ma che in realtà rimane immobile.

Dicono che basti un semplice battito d'ali di una farfalla per generare una tempesta. Se questo fosse vero, quanti minuscoli dettagli potrebbero arrivare a stravolgere le sorti dell'umanità intera? La natura umana è in grado di indagare misteri così immensi? In una grande città americana si intrecciano le vite dei personaggi più disparati: un detective sopra le righe, un ex-militare ormai disilluso, un terrorista senza fede e molti altri. Un efferato omicidio fa da sottofondo alle loro vicende. Durante la narrazione, il punto di vista scorre fluidamente dall'uno all'altro, consentendo al lettore di ricostruire la trama come se unisse i fili di una complessa tela.

Romano esplora l'esperienza conoscitiva del poeta in ogni ambito, dal piccolo al grande, non mancando di sottolineare la sua sensibilità che lo differenzia dalla mediocrità del vivere comune. Compito del poeta è infatti vedere oltre, tensione che si realizza sul piano personale nella fuga onirica, e su quello esistenziale con la riflessione sulla dimensione spirituale dell'uomo e sul significato profondo di tutte le cose.

'Celeste ascolta le anime. O meglio, le percepisce, le annusa con insistenza, le inala come se ogni aspirata la facesse sentire un po' più viva. Di terra e resina è il profumo del primo amore, di sandalo e bergamotto quello di una cara amica, di sofferenza e ylang-ylang quello di una madre. E la sua anima? Gli occhi di una ventiduenne inquieta osservano il mondo, immaginando il futuro e portando con sé i ricordi di un passato mai dimenticato. Valeria Pedrazzini scrive un'opera profonda, onirica, unica. Un ritornello: non aver paura di guardare giù. Un odore: la nascosta, impercettibile essenza della camelia'.

Una ricerca del vero in tutto ciò che è cultura, insegnamento e liturgia della Chiesa: questo è il dichiarato intento di Eraldo Cerruti, intento perseguito attraverso una vivace corrispondenza con colui che, in vita, è stato il suo consigliere spirituale: Don Biancotti. Un saggio epistolare dunque, ma a una voce sola, dove trovano spazio i ricordi e le conseguenti riflessioni sul presente, nell'inevitabile confronto con il tempo passato. Domande aperte in un dialogo che se da un lato aspira a interrogare il cielo, dall'altro scava nelle profondità dell'essere, attingendo forza e intensità nelle Sacre Scritture. Una lettura semplice ma allo stesso tempo impegnativa, che dà voce ai dubbi e alle perplessità di ciascuno, credente o non credente, nell'insaziabile ricerca dell'essere.

Dancalia, corno d'Africa. Mai è una ragazza eritrea di religione cristiana copta, sposata con Jonas, musulmano costretto al servizio militare per tutta la vita. Il fatto di essere nati in un luogo difficile, però, può essere superato da un rilevante dettaglio: Mai ha lontane origini italiane. Affrontato un lungo viaggio, i due sposi riescono ad arrivare nella Penisola. Ben presto scopriranno che non è il paradiso che si aspettavano. Stanca e senza una vera e propria direzione da seguire, Mai rivelerà a se stessa la natura del sogno che ricorre da tempo: una pecora nera in procinto di partorire.

Preparatevi per un viaggio attraverso il tempo, saltando da un decennio all'altro, dai giorni nostri fino agli inizi del Novecento e poi di nuovo negli anni Quaranta, nei Settanta, entrando nel cuore di una donna. Dentro di lei c'è un dolore latente, onnipresente, dovuto alla prematura dipartita di sua madre, in circostanze drammatiche. Ciò che scoprirà riesaminando i ricordi, confrontando le testimonianze ed aggiungendo alcuni elementi nuovi, riuscirà a chiudere dei cerchi, portando a galla verità insospettabili che contribuiranno a ricostruire l'identità di un personaggio complesso e ricco di sfaccettature.

'Renato Scarfi, nel corso della sua carriera, ha lavorato con quattro diversi Ministri. Ha potuto, così, vedere con i suoi occhi i comportamenti di tutti quei politici che solitamente si riescono a conoscere solo attraverso i notiziari e qualche gossip. Dalla sua esperienza nasce un saggio tagliente sul funzionamento della 'corte' che ci governa e sulle figure che la compongono. Dal Ciambellano, untuoso e remissivo, al Tiratore di carretta, l'unico che sa fare il suo lavoro e va avanti a testa bassa, si ritroveranno i personaggi più disparati ed incredibili. Un saggio presentato con ironia, capace tuttavia di lasciare sgomenti per la realtà attualmente al potere e di invitare ad una profonda riflessione sul presente e sul possibile futuro del nostro Paese'.

'Ho scritto tanti, troppi libri, in questi miei ultimi e pochi anni che rimangono, a rileggere la storia, quasi a rifarla. Ho roteato invano la fionda di Davide, ho aizzato il mio ronzinante stanco e ho esortato il pigro scudiero panciuto, ma i mulini sono ancora lì, inesorabili a macinare il vento e il tempo che inutilmente passa. [...] Sembrerebbe fin troppo facile confutare quello che per me è un assurdo scientifico che ritiene essere l'acqua fonte economica perpetua del combustibile idrogeno per risolvere il problema dell'energia sulla terra e porsi come obiettivo le emissioni a 'zero carbonio'.'

Achille Albonetti ha avuto una lunga e ricca vita, costellata di interessanti permanenze e viaggi all'estero. Esperto presso la Delegazione Tecnica dell'Ambasciata d'Italia a Washington. Poi, Consigliere economico della Rappresentanza Italiana presso l'OECE a Parigi. Direttore di Gabinetto del Vice Presidente della Commissione Europea a Bruxelles e Governatore permanente per l'Italia dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) delle Nazioni Unite a Vienna. Presidente della Total Italiana e dell'Unione Petrolifera. Da anni, è Direttore della più prestigiosa rivista italiana di problemi internazionali, il trimestrale 'Affari Esteri'. Ha pubblicato numerosi libri e saggi su problemi politici ed economici.

Cosa fa esattamente un soldato? Non la guerra, quella è solo una parte della storia. A voler essere precisi, quasi meticolosi... cosa fa esattamente un soldato? Quando non è al fronte, quando non è dietro un mitra, quando non marcia e non si lancia da un aereo, quando non cammina tra le macerie fumanti di un luogo che si è appena trasformato in una città fantasma... chi è un soldato? Carmine Ciaccia si pone un obiettivo che infrange molte consuetudini.

Lorenzo si trasferisce a Trieste, dove inizia ad insegnare Italiano in un prestigioso liceo. Ai suoi nuovi studenti non sfugge un particolare, però: Lorenzo non vede, ma ciò non sembra creargli particolari problemi nella quotidianità, all'apparenza; sembra - tuttavia - nascondere un passato doloroso e difficile, che forse ha un'origine lontana, in qualche suo antenato. 'Lì, dove canta la Ginestra' non è solo la storia di Lorenzo, ma molto di più, parla dei diversi modi in cui si può tornare alla vita, soprattutto di quello più immenso: vivere grazie alla vita ormai spenta di qualcun altro. È un romanzo d'amore in cui le vicende di più persone si intrecciano oltre il tempo, capace di coinvolgere per la sua spontaneità e per le pagine ricche di significato e sensibilità.

Semplice e sciolta come una tunica, la chemise 'nasce' sotto il segno della modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò. Maria Antonietta, l'ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e ne lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vìgée Lebrun. Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale): essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a tutte le donne. Questo indumento attraversa i continenti (dall'Europa all'America) e le stagioni politiche (dall'ancien regime all'Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa. In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.

'L'autore aveva in corso la lettura dei 'Diari 1939' di Mussolini quando la sua attenzione è stata attirata dal titolo del libro di Mimmo Franzinelli 'Autopsia di un falso' che avrebbe dovuto essere un esame critico dei 'Diari' da parte di uno storico. Nulla di più utile per corredare la lettura con un termine di confronto atto a chiarire i punti controversi e fare chiarezza. Ma il presupposto dell'autopsia si è rivelato essere la sistematica ricerca della preconcetta malafede degli stessi 'Diari'. Così l'autopsia ci presenta dei diari definiti infidi e paragonati ai Protocolli dei Savi di Sion aventi la funzione di svolgere un 'disegno politico-culturale di rivalutazione di despoti dei quali si legittimano la posizioni liberticide, con la conseguente svalutazione degli avversari dell'antisemitismo, del nazismo e del fascismo'. Quanto sia strumentale e non obiettiva la presunta autopsia, il lettore lo può desumere dal fatto che, per rendere autentici i diari, Mussolini non avrebbe dovuto legittimare la svalutazione degli avversari del fascismo ma avrebbe dovuto svalutare direttamente il fascismo. È questa la tesi dell'autore dell'opera che avrebbe così voluto dimostrare la falsità dei diari.'

Una profezia oscura incombe sulla Terra Eterea. I Popoli Antichi sono destinati a soccombere. C'è una sola possibilità di salvezza: raggiungere le terre al di là del mare e fondare una nuova stirpe che, se pur mortale, possa adattarsi ai cambiamenti che si susseguiranno. Due gemelli saranno incaricati di dar vita alla nuova razza e proteggerla dalle forze avverse della natura, ma ciò non sarà comunque sufficiente. Uno spirito oscuro di nome Zargot sorge tra coloro che hanno abbandonato i vecchi insegnamenti e tenta di assumere il controllo di quella terra giovane e selvaggia. Il destino dell'umanità è quindi riposto nella profezia che designa una Prescelta nella giovane Elanor. Cruenti battaglie, mali oscuri sentimenti forti e contrastanti affliggeranno a lungo i protagonisti di questa storia e quando l'amore entra in gioco, aumenta il conflitto tra i desideri e il senso di responsabilità verso la missione.

Negli ultimi decenni il clima terrestre si è modificato drammaticamente, soprattutto per cause antropiche, in relazione all'eccesso d'anidride carbonica e altri gas inquinanti immessi nell'aria. Principali responsabili di questa tragedia sono Cina e India, Paesi andati incontro a un'industrializzazione rapidissima e dissennata. Ormai i sistemi naturali sono giunti quasi all'impossibilità d'incamerare ulteriori emissioni, quindi tutto ciò che rimarrà in atmosfera parteciperà al surriscaldamento globale, ovvero all'accrescimento della temperatura media superficiale del pianeta, con conseguenze disastrose, facilmente intuibili. Per assicurare una speranza di vita alle generazioni future, è necessario ritrovare un equilibrio sano nella relazione uomo-ambiente, coniugando i progressi tecnologici con lo studio delle civiltà antiche e del loro rapporto rispettoso con la natura.

Il 10 dicembre 2010 quattro professori tennero la loro 'Lectio Magistralis' all'Assembleé Nationale francese per mettere in guardia il mondo intero della imminenza di una catastrofe planetaria che lo investirà se non si interverrà fermando la crescita. I quattro interventi sono stati raccolti in un libro dal titolo emblematico 'Dove va il mondo?'. Gli autori, che appartengono alla cosiddetta schiera dei catastrofisti illuminati, sono, nell'ordine dei loro interventi: Serge Latouche, Yves Cochet, Jean-Pierre Dupuy e Susan George, la passionaria del gruppo, nostalgica di Marx che lei, invocando la lotta di classe, chiama nostalgicamente vecchio barbuto. I quattro convengono nell'associare la irreversibile crisi ambientale allo sviluppo industriale e al neoliberismo che hanno portato alla globalizzazione e propongono la soluzione della decrescita felice. Contro questa soluzione semplicistica l'autore, pur riconoscendo gli errori dello sviluppo derivato dal neoliberismo selvaggio, critica la scelta rinunciataria della decrescita che non può essere felice.

La guerra ha sempre contraddistinto in negativo la storia dell'umanità: che fosse motivata dal desiderio di espansione, da ragioni economiche o addirittura religiose, si è sempre abbattuta come una mannaia sui popoli della Terra, falcidiando le vite di chi l'ha combattuta, spesso come mera pedina di dittatori e strateghi. Antonino Pistone l'ha conosciuta la guerra, anche se era molto piccolo e, nell'incoscienza dell'età, all'epoca non ha percepito forse fino in fondo l'immane tragedia che fu la Seconda Guerra Mondiale. Suo padre sicuramente sì e questo traspare dalle lettere cariche d'amore e spesso di sconforto che mandava dal fronte alla sua famiglia. Ora, a distanza di settantacinque anni, l'autore ripercorre quel periodo alternando i suoi ricordi di bambino ai racconti dei suoi cari, alle lettere e alle fotografie di quel tempo, regalandoci una testimonianza incancellabile delle atrocità della guerra.

La poesia è una montagna e la via dell'ascesa aspra e infinita. Si ha spesso l'impressione di essere vicini alla cima ma ad ogni tappa si allontana la meta. Questo non deve distogliere dal cammino ma spronare alla ricerca interiore e all'ascolto. Ben lo sa Renato Romano che da anni affida ai versi il suo vissuto emozionale. Nelle sue composizioni tra immagini e parole ricorrenti nel linguaggio poetico, guizzano lampi iconici efficaci e suggestivi. Le poesie di varia lunghezza, divise per sezioni, ripercorrono i temi dell'amore e della vita. Gradevoli quelle di ispirazione paesaggistica come 'L'onda del mare' e quelle di ispirazione sociale ove guerra e violenza fanno sentire la loro tragica voce. È il caso di 'Senza titolo' e soprattutto di 'Auschwitz' ove la partecipazione dell'autore al pathos delle vittime è molto forte e viva.

Provate a prendere i pezzi di un puzzle gigantesco e a sparpagliarli su un tavolino. Ebbene, la complessità dell'insieme che vi si presenterà, non potrà mai uguagliare l'intricatissima trama di questo romanzo. Un inganno viene ordito ai danni di una donna al fine d'impossessarsi di una cospicua eredità. Con una trappola magistralmente orchestrata, ella viene lentamente attirata in una tela di ragno, raggirata proprio dalla persona a lei più cara...

'La politica estera nel Ventunesimo Secolo' è un'antologia degli scritti dell'autore su questo tema attuale ed importante. Il Ventunesimo Secolo si apre drammaticamente con l'attacco terroristico ai simboli del potere della più importante nazione del mondo: le torri gemelle a New York, il Pentagono e la Casa Bianca a Washington. Seguono l'intervento militare americano in Afghanistan e, poi, in Iraq. Negli scorsi tre anni la Primavera Araba. Sul significato di questi avvenimenti e sulle conseguenze per la stabilità e la pace internazionale si sofferma in questi scritti l'autore.

Giulia è una bambina sveglia e curiosa che fa sempre tante domande... Vive in un ambiente domestico vivace e affollato, fatto di duro lavoro quotidiano e di tradizioni antiche. Impara cose nuove ogni giorno osservando la realtà che la circonda: dal pane fatto in casa al lavoro delle sarte, dall'allevamento degli animali ai rimedi di cura naturali. Sono stimoli genuini e vari quelli che riceve Giulia ascoltando i racconti dei membri della sua famiglia, o semplicemente stando accanto a tutti loro in occasione delle festività o dei grandi eventi. E non è una realtà edulcorata quella che vive la giovane, perché sono presenti anche il dolore (come per la morte del nonno), le sconfitte, gli addii, la miseria. E poi tra le galline e ad altri animali allevati, Giulia impara anche a scoprire il piacere della lettura e a sentire, nei confronti della sua amica Martina, quella differenza sociale e culturale che segna visioni e prospettive di vita differenti. Tutto questo mondo Giulia se lo porterà sempre dietro, come una valigia dei ricordi che non invecchia mai, perché viene aperta spesso per respirarne i dolci profumi...

Il libro che piacerà a tutti gli appassionati di presepi. Grazie alle tante immagini e a semplici spiegazioni, ognuno sarà in grado di realizzare a casa propria un presepio bello e realistico. Cercando le parole giuste che sinteticamente fossero in grado di presentare il mio breve scritto di presepistica, mi sono imbattuto in una celebre frase, a mio avviso molto significativa, di Albert Einstein: 'La creatività non è altro che un'intelligenza che si diverte'. Questo concetto ben si adatta ad esprimere il fine che mi sono proposto nel presente lavoro, cioè trasmettere, attraverso un linguaggio semplice ed esaustivo, la passione per una tradizione cristiana (quella del presepio) che, complice il crescente processo di secolarizzazione delle nostre società, va sempre più scomparendo.

Una bambina androgina, magnetica e unica, anno dopo anno si trasforma in una donna capace di una letale scalata nel mondo della criminalità organizzata italiana. Il racconto di vita, crudo, svelerà le verità atroci sulle stragi più cruente che hanno macchiato la nostra penisola. Pagina dopo pagina, il lettore si troverà a comprendere dall'interno il meccanismo dell'atto mafioso, le verità circa lo spaccio su larga scala, la portata della prostituzione e del sadomaso, seguendo le vicissitudini che hanno ruotato intorno ai personaggi della Banda della Magliana, ma anche intorno ai boss della malavita più letali, morti ammazzati o ridotti a dover 'cantare' per preservare un minimo di dignità. Un viaggio estremo ai limiti della legalità e della morale, un'istantanea micidiale che ritrae il lato oscuro dell'Italia dagli anni '60 ad oggi.

Il protagonista è un Presidente del Consiglio nonché noto imprenditore di successo, un uomo che credendosi onnipotente, ad un passo dalla follia, decide di fare una scommessa con se stesso: vuole provare al mondo la sua immortalità per confermare la sua natura di Dio e decide di suicidarsi, convinto ovviamente di positiva riuscita dell'atto. Si reca così nel magnifico Casale Paradiso e si taglia le vene. Mentre le sue ultime ore scorrono angosciose, agonizzante vive momenti di pura esaltazione e di profondo sconforto. In un clima internazionale di Apocalisse è costretto ad aprire gli occhi e a scoprire dure verità e dolorose consapevolezze sul degrado della sua vita e di tre dei suoi sei figli, mentre trova nell'ultima di loro, Maria Verità, ragazza affetta da problemi cognitivi, che nonostante sia chiusa nel suo silenzioso mondo magicamente lo illumina, un motivo per rimanere disperatamente attaccato a una vita che si sta spegnendo. Un libro per riflettere sul senso più intimo e profondo dell'esistenza, su quanto ci lasciamo sviare dal vero cammino spirituale da una società fatta da falsi valori e che vuole incastrarci in un mondo di sola materialità.

Quando il concetto di poesia si affianca al concetto di esperienza, il risultato è una cascata di perle e di consapevolezza. Nei versi di Linda Maggi si percepisce chiaramente una profonda sensibilità ed un desiderio di crescita che perde il suo senso se tenuto esclusivamente per sè. L'autrice comunica, prende per mano e conduce il lettore in un mondo che assume i colori di uno stato d'animo, esattamente come in un quadro espressionista. Ecco, quindi, che si formano immagini davanti ai nostri occhi. Una finestra, uno spiraglio su un universo di interiorità che gioca con le consuetudini, che stuzzica la normalità, donandoci una concettualità che innalza ad universale un sentimento che nasce come proprio.