Napoli e l'Italia degli anni '50, '60 e '70 vengono raccontate da un baby boomer nato nel primo anno della seconda metà del secolo scorso, attraverso il filtro del ricordo dei suoi familiari e amici. "Tracce" di anime e cose, rese immortali dalla voce narrante, che consentono a persone e luoghi scomparsi o modificati nel tempo di restare ancora in vita non solo nella sua memoria, ma ora anche in quella del lettore.

Luoghi e Circostanze è un viaggio poetico e filosofico attraverso paesaggi evocativi e riflessioni profonde. Emilio Del Rio ci conduce per mano in un mondo di valli, colline, monti e isole, dove ogni luogo diventa una porta verso una dimensione più profonda dell'esistenza umana. Con una prosa lirica e intensa, l'autore esplora la connessione tra l'uomo e la natura, evocando scenari di un tempo remoto e di un mondo primigenio che risvegliano un senso di nostalgia e meraviglia. Attraverso descrizioni vivide e meditate, l'autore ci invita a riflettere sulla bellezza, il bene e la verità, intrecciando elementi di filosofia e spiritualità. Le sue parole ci trasportano in un'epoca in cui cielo e terra dialogavano, e ci fanno rivivere la purezza di una natura incontaminata e l'armonia di un'umanità in sintonia con l'universo. Luoghi e Circostanze è un invito a riscoprire il valore dei luoghi e delle circostanze che ci circondano, a guardare oltre l'apparenza e a trovare un significato più alto nella nostra quotidianità. Un'opera per chi ama perdersi nella poesia della natura e trovare se stesso tra le righe di una meditazione senza tempo.

Il racconto rievoca la vita, l'impegno fisico, intellettuale e spirituale di P. Cesare Pegoraro, un missionario comboniano che si è dedicato all'evangelizzazione, allo sviluppo sociale e culturale di alcuni popoli poverissimi del Togo e del Benin, insediati in aree prive dei servizi essenziali. Ha vissuto per cinquant'anni al loro fianco, comunicando principalmente nelle lingue locali fon, ewè, minà, educando i più giovani e occupandosi dei meno fortunati. Mediante la collaborazione delle autorità politiche e religiose dei luoghi di missione, ha realizzato scuole, pozzi e cisterne per l'acqua, chiese e case per il clero, ha dispensato medicine e curato gli ammalati, ottenendo gli aiuti necessari da rappresentanze e organizzazioni internazionali e da donatori volontari. La sua opera rappresenta un esempio imperituro di carità cristiana, di dedizione e amore verso le popolazioni neglette della terra d'Africa, sulle orme del fondatore della sua Congregazione, San Daniele Comboni.

Spesso capita di vivere esperienze di déjà-vu e ci si chiede se sia solo frutto della propria immaginazione oppure ci sia un qualcosa di inspiegabilmente intrinseco dietro a tutto questo. Ed è esattamente ciò che accade ai nostri due protagonisti: incontrarsi improvvisamente e sentire di essersi appartenuti, in chissà quale mondo e quale spazio, è per Sara e Paolo una sensazione inspiegabile. Queste anime vibranti vagano attraverso i secoli incrociando le loro vite inconsapevolmente. Governati da un istinto oscuro che guida le loro pulsioni e li induce ad abbandonarsi a esse, a volte per amarsi ancora di più hanno la necessità di odiarsi, di tradirsi, senza mai interrompere quel legame che inspiegabilmente li unisce, ma che il destino poi separa. Il tentativo è quello di vanificare il karma che ha originato il disastro iniziale e ha dato vita al loro girovagare. Sara e Paolo, attraverso Inanna e An, Malka e Anicet, Agnese e Simon, Giulia e Domenico, Azra e Kerem, Elisabeth ed Edward, calpesteranno secoli di storia, vivendo esistenze complesse e spesso drammatiche, ma l'obiettivo ultimo sarà quello di ritrovare l'unità originaria da cui tutto è scaturito, l'Uno, l'essenza primordiale di ogni cosa, la conquista della stabilità dell'essere con il mondo circostante.

Età di lettura: da 3 anni.

Fred e Alvaro sono amici per la pelle. Cresciuti in famiglie non proprio agiate, i due ragazzi hanno una passione comune per il calcio. Giocano quando possono, per strada come fanno tutti a quell'età negli anni '60. Ma è nel 1974 che per Fred e Alvaro si presenta una grande occasione. In Germania ci sono i Mondiali e il desiderio di assistere a una partita della Nazionale contagia entrambi. Ormai lavoratori, possono prendersi qualche giorno di ferie e così, con pochi soldi in tasca, decidono di unirsi a un gruppo in partenza per Stoccarda. Ma la gita, che inizialmente doveva essere di soli due giorni per vedere Italia-Argentina, si rivelerà molto più lunga del previsto e permetterà ai due di scoprire luoghi nuovi e di imbattersi in un incredibile scherzo del destino...

Nelle pieghe del tempo e nei meandri dei ricordi, due anime erranti si intrecciano in un viaggio senza tempo. Attraversano paesaggi sospesi tra realtà e sogno, lungo le strade incantate del passato, dove ogni svolta cela segreti sepolti e ricordi dimenticati. In un mondo dove le impronte svaniscono al passaggio, due viaggiatori intraprendono un'odissea attraverso l'essenza stessa dei ricordi, dove il confine tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere si dissolve. Un viaggio senza traccia, dove il destino si intreccia con la memoria e l'oblio, e ogni passo porta a una rivelazione sorprendente. Tra i sentieri del tempo, anche quando viaggiamo, non lasciamo impronte lungo la spiaggia del nostro cammino.

"Le nostre vite nasce" durante la pandemia di Covid-19, in un periodo in cui le giornate sono diventate più lente e i rapporti personali hanno acquisito un significato diverso, più autentico. Narra le vicissitudini familiari dell'autore, mescolate alla storia del suo impegno professionale, con venature dialettali di una Sicilia di altri tempi, terra in cui il protagonista non vive più ma che gli rimane nel cuore. Le pagine sono intrise di una storia d'amore, in un'atmosfera di luci e ombre che entrano nell'anima soffusamente, come in tutte le relazioni umane, per trasformarsi nel tempo in uno scrigno di valori. Nella narrazione appare all'improvviso un "Gioiello" conteso anche da chi non conosce scrupoli, che deve essere restituito da chi lo ha trafugato, e dopo diversi tentativi andati in fumo, scatenando le ire dei potenti, inaspettatamente si trova una soluzione che accontenta anche i più irriducibili.

"Nata ribelle", di Yvette Samnick, è un grido di rabbia rivolto a coloro i quali non hanno mai compreso e lavorato per la parità di genere. È un urlo contro la cultura sessista, fondata sulla sopraffazione femminile intesa come unica possibilità di riscatto maschile. Nella società in cui è vissuta Yvette, dove la poligamia è consentita, dove la donna è merce di scambio e dove, pur avendo la possibilità di lavorare e studiare, le donne non riescono ancora a far valere i propri diritti, quella della rassegnazione è l'unica cultura possibile, la sola reazione che il genere femminile conosca. Per questo motivo "Nata ribelle" si impone come testo fuori dal coro. La protagonista, un po' avanti con gli anni, tira le somme del proprio vissuto nel giorno del suo compleanno, e nel rimembrare il passato, così difficile da dimenticare, si rapporta con un presente legato alla soddisfazione di aver cresciuto dei figli liberi e indipendenti, estranei alla mentalità del suo Paese. Racconta di sé, di quanto essere donna in quei luoghi possa essere avvilente, di quanto le istituzioni siano anch'esse concentrate su un patriarcato radicato da secoli e di come sarebbe più semplice se le donne imparassero a condividere gli ideali comuni, camminando insieme sotto lo stesso sole.

A Rocciaventosa si è scatenata una tempesta terribile. Gli abitanti rimangono chiusi nelle loro case, mentre Shirin si preoccupa di andare nel bosco ed entrare nella grotta dove vive Fatu, un essere misterioso e solitario. Fatu sta bene ma è giunto per lui il momento di chiedere alla bambina un grande favore: dovrà tornare al villaggio e donare il suo cuore, custodito in un bicchiere di cristallo. Shirin, che crede all'esistenza delle fate e della magia, fa ciò che le è stato detto e dona il cuore di Fatu a un uomo in grave pericolo, il signor Nabila, che finora era stato malvagio con i propri figli e con gli altri abitanti di Rocciaventosa. Da quel momento per il piccolo paesino è una rivoluzione, ma le cose possono sempre cambiare e non bisogna abusare dei doni del bosco e dei suoi esseri fatati...

Damiano Vietri, stimato professore di filosofia del trevigiano, viene trovato senza vita nel giorno del suo sessantesimo compleanno. Sarà un ex allievo, ormai quarantenne e svuotacantine di mestiere, ad assolvere l'ingrata incombenza di sgomberare l'abitazione del povero suicida. Tra vecchi oggetti, centinaia di libri e un andirivieni commosso e compassato di amici e parenti, Toni Del Bon ricompone, pezzo dopo pezzo, la vita di colui che gli insegnò ad amare la cultura. Un'esistenza votata al più sublime dei sentimenti, che lo ha travolto, elevato fino alle stelle e poi gettato nell'abisso più buio, lì dove solo i pesci e le alghe sopravvivono senza aria, quella stessa aria che Katia gli ha tolto un giorno, senza preavviso.

Ein Feelgood Krimi aus der Reihe "Ladies of the front row" So war das nicht geplant! Ein toter Museumswärter. Ein mysteriöses Verbrechen aus dem Mittelalter. Und was hat ein kleiner, blauer Wal mit der sizilianischen Mafia zu tun? Auf dem alljährlichen "Ladiesausflug" wollen Luise, Cosima, Thea und Mia die Nürnberger Altstadt erkunden. Doch sie geraten mitten in einen spektakulären Museumsraub und in eine spannende Verfolgungsjagd in den historischen Felsengängen unter der Altstadt. Und wer glaubt, als Mitglied der High Society Nürnbergs sei man unantastbar, der wird sein blaues Wunder erleben. Spannend, lustig, überraschend!

Do we all live in our own world or do we live on paths others are pushing us on? As a walking city marches on its preordained path, it is corrupted, assaulted, and attacked from within. Those who simply wish to live their lives are caught in the middle and madness and mayhem await them. Existence itself is ruptured and reality shakes as the desire for power unleashes horrors and nightmares. Those who remain human through it all do not give in, and with sacrifice there is hope: that this world is something worth fighting for.

Wen will dieses Buch ansprechen? Wer sollte es lesen, es sich "erarbeiten"? Menschen, die sich für sich selbst interessieren! Menschen mit dem Willen mentale Bewegung in ihr Leben zu bringen! Jeder, der neue Möglichkeiten und Fähigkeiten entdecken und auch anwenden möchte! Persönliche Bereiche wie: Charakter, Selbstbewusstsein, Emotionen, Belastbarkeit, Entscheidungsverhalten und insbesondere die Wahrnehmungsfähigkeit werden deutlich aufgefächert. Das umfassende Thema "Selbstwahrnehmung / Selbstentwicklung" klärt sich natürlich nicht bis ins letzte Detail, aber es lassen sich Reize senden und ein deutliches Interesse fördern. Daraus kann jeder seinen ganz persönlichen Nutzen ziehen. Eine Schärfung der Selbstwahrnehmung stärkt die Selbstentwicklung. Dies befähigt wiederum dazu bessere Entscheidungen zu treffen. Die Selbstentwicklung ist der Treibsatz für dein eigenes Leben - das Kerosin für deinen spannenden Flug durch den Alltag!

Deixem o título voar não é apenas um livro de poemas, é um convite para explorarmos as matizes que intitulamos de amor, as emoções, os pensamentos e os momentos cravados na alma, que compõem e dão vida às poesias. Do ser-se nada ao ser-se tudo, há um turbilhão sentido de "quases". Aceitar o que é, é aceitar sentir e, mesmo assim, deixar que tudo seja livre de ser, de voar, de encontrar o caminho que leva sempre de volta para casa. Deixem o título voar, deixem o que há dentro nevar, porque nem sempre é preciso dar nome às coisas, mas, antes, vivê-las e senti-las profundamente. E saberemos Que te amei sem egoísmos Em nosso amor secreto. E quando, por fim, eu chorar A Última Lágrima, Serei ainda acariciada na face (uma última vez) Pelo Amor de todos os tempos!

L'interessante saggio di Mario Casini, attraverso una personale riflessione sulla storia in generale e dell'ultimo secolo in particolare, vuole offrire una lettura coerente con alcuni principi fondativi. L'autore ritiene di aver vissuto un lungo frammento di un tempo straordinario, di averne potuto fare una particolare esperienza attiva e di poterne scrivere, a suo modo, secondo uno schema sempre sintetico ed euristico. La sua formazione culturale, ingegneristica e religiosa, che sottostà alla sua riflessione, è evidenziata con chiarezza tramite la suddivisione del testo in due Parti, per un verso nettamente distinte, profondamente integrate per un altro. Nella Prima di esse, attraverso un'analisi radicale della Modernità, l'autore vuole dimostrare che molti indizi ne fanno prevedere la sua prossima fine e aprono alla speranza in un mondo nuovo e migliore, forse più felice. Nella Seconda Parte, da credente, vuole dimostrare che la Storia dell'umanità non è costruita solo dagli uomini e dalle donne di ogni tempo, ma anche dalla mano nascosta di un Dio che profondamente li ama.