Andrea Solimani è uno dei tanti licenziati del settore produttivo tessile pratese a seguito della crisi del 2008. Durante i lavori della loggia massonica a cui è iscritto, riceve una proposta di lavoro da parte di un fratello titolare di un Istituto di vigilanza. Nella nuova veste di sbirro privato a nero assolve piccoli incarichi di apprendistato investigativo, finché scocca il suo tempo di sfida: un passo a due tra l'alta tensione di un'indagine su omicidi rituali che avvengono nella comunità cinese di Prato e gli agguati dal profondo di insospettate zone d'ombra della sua esistenza.

La crisi economica dell'ultimo decennio spinge Prato e i suoi abitanti verso una mutazione antropologica dai tratti violenti e confusi. Andrea Solimani, ora socio dell'agenzia investigativa per la quale un tempo lavorava come sbirro privato a nero, alimenta la metamorfosi vivendo da indolente attore non protagonista. Ronde di cittadini a caccia di spacciatori e ladri non lo preoccupano più di un nuovo amore dal retrogusto fallimentare e di perturbanti accessi d'ansia e frustrazione. Inaspettatamente, nel respiro freddo e tedioso delle sue giornate, un caso riaffiora dal recente passato. Della morte del suo migliore amico, qualcuno sospetta un omicidio e chiede un'indagine cui non potrà sottrarsi.

Era notte fonda dopo una serata di perdizione, quando incontrai Amu per la prima volta. Mi guardò con gli occhi di chi fa un'indagine e mi disse: 'Io ho creato un mondo, un luogo segreto dove ho tutto quello che mi serve. Quando sono stanco di soffrire e assistere impotente alla mia realtà, mi raccolgo nel rifugio e mi trasformo. Là dentro affondo nella conoscenza, leggo, studio, incontro tante persone diverse, vivo tutto quello che mi piace e quello che non mi piace, quello che mi diverte e quello che mi spaventa. Sempre là dentro, ho imparato che la vita è un passaggio attraverso la sofferenza ma che, lungo la strada, si possono incontrare dei gioielli'. Da quell'incontro illuminato io e Amu fummo un solo uomo, una sola storia dedicata alla forza della vita che ha la meglio sulla morte. E vince quasi sempre.

Bambini e ragazzi, maschi e femmine, di qualsiasi appartenenza culturale e sociale possono diventare attori o vittime di prepotenze fisiche e psicologiche, in modo diretto o attraverso i canali veloci del web. Il libro, pensato come guida per le famiglie e scritto con linguaggio accessibile, propone un'inquadratura ampia del tema e una sintesi di linee operative efficaci. Cinque capitoli offrono occasioni, rispettivamente, per comprendere le ragioni del bullismo come problema di tutti e dei nostri tempi; per usare bene parole quali remissività, aggressività e violenza; per decifrare forme e contenuti del fenomeno nella rete; per attivare strategie di prevenzione familiare attraverso una buona comunicazione con i figli; per intercettare indicatori di prepotenze, subite o agite, e provvedere con azioni mirate di ricerca di aiuto.