Mentre è rintanato sulle sponde del lago di Garda sul finire della sua vicenda politica, Mussolini incontra Guido Bergamo al quale chiede di fare un accordo con il CLN. L'incontro è realmente avvenuto, ma essendo stato segreto l'autore può solamente immaginare cosa i due si sono detti. Con uno stile magistrale ripropone le posizioni e le idee dei due personaggi.

Forse per la prima volta viene analizzata la situazione delle retrovie del Montello, nella pianura tra Castelfranco, Vedelago e Istrana, dove durante la Grande Guerra erano ospitate le tipiche strutture di supporto ai militari: gli ospedali, i piccoli aeroporti, i luoghi di sollievo religioso, di divertimento e tanto altro.

L'autore critica in maniera 'scientifica' e puntuale l'approccio moderno positivista che si avvicina al pensiero del transumanesimo. I suoi riferimenti sono principalmente al pensiero filosofico di Adorno e di Severino, ma non solo. La scienza è ricerca, è in divenire, non è una religione come ritengono i neopositivisti.

Nei racconti della montebellunese Annita Bressan (1925-2011) incontriamo i temi principali della sua narrativa. A riprendere vita è il mondo che circonda la casa d'infanzia dell'autrice, epicentro rassicurante e insieme avventuroso. Le case sulla collina traboccante di verde, ancora intatto. Il mercato del mercoledì coi suoi personaggi che sembrano sbucati da una commedia popolare. Il negozio del barbiere dove Annita va con il fratello Aldo e può guardarsi in un meraviglioso specchio grande. Un mondo, insomma, non ancora rassegnato a lasciare il posto a qualcosa che non ne possieda la stessa grazia. È Montebelluna che, senza essere mai nominata, riprende a vivere com'era allora, fra le due guerre e durante il difficile dopoguerra.

Ogni storia vissuta e ricordata può diventare esemplare ed inserirsi, per merito di chi la sa raccontare, nella Storia con la esse maiuscola, come succede per ognuno di questi cinque racconti, dove autobiografia e storia, mirabilmente intrecciate, hanno un denominatore comune: la memoria. Memoria costantemente alimentata da una gratitudine affettuosa per il proprio paese, Valdobbiadene.

'Le poesie contenute in questa raccolta sono l'espressione del vissuto di due anni, durante i quali l'incontro con l'altro mescolato all'incontro con me stesso imprime un'accelerazione della capacità di ampliare il mio sentire... L'Amore parola cardine del tentativo di comprendere e far comprendere questa dimensione... cerca essa stessa, attraverso il limitato senso del linguaggio scritto, di manifestarsi tra le righe.' (l'autore)

'L'albero di Giuda' è un romanzo strano, è anzi un romanzo breve per adulti che contiene in maniera impropria una favola per bambini. Le due vicende si intersecano in un gioco di rimandi dove il divertimento di chi scrive non riesce a prevalere sulla tristezza dei rapporti umani.

Un ritratto filosofico di Arthur Schopenhauer. L'autore analizza in maniera leggera e piacevole la complessa vita e l'opera del grande filosofo. Postfazione di Giuseppe Scalici.

Quattro racconti, con finale a sorpresa, molto simili al giallo. In essi l'autore descrive l'ambiente giamaicano nei suoi aspetti religioso, tradizionale, esoterico, con riti locali caratteristici di un paese unico nell'ambiente del Centro America.

In occasione del centenario della morte dello scultore di Cavaso del Tomba, il Gruppo di Ricerca Storica Francesco Sartor rende omaggio al grande artista con una raccolta di saggi che ne celebrano le opere e la vita.

L'autore descrive la sua vita sociale e specialmente il suo impegno politico, sempre vissuto con passione. Prevale però il suo percorso familiare con l'affetto per i figli ma con un accento particolare per Lella, la compagna della sua vita.

Ai prodi figli di questa terra è un volume edito in occasione del centenario della costruzione del Monumento ai Caduti di Caerano di San Marco, realizzato in occasione del 25 Aprile del 1921 per rendere onore e memoria dei tanti giovani Concittadini che persero la vita per difendere la nostra Patria nelle battaglie della Grande Guerra.

L'autore ci racconta con infinita tristezza com'era Stramare quando i bambini correvano tra le stradine e dove più di cento persone nelle sere d'estate con le sedie fuori delle case di sasso chiacchieravano delle fatiche del giorno e dei problemi del domani. Intanto i bambini continuavano a correre giocando a nascondino. I ricordi di una vita affiancati da una serie di foto suggestive.

Che cosa accadrebbe se un uomo dell'Ottocento incontrasse una donna del terzo millennio? E cosa accadrebbe se quest'uomo fosse nientemeno che il filosofo Arthur Schopenhauer? A quest'ultima domanda risponde con garbo e intelligenza il dialogo che Eleonora Del Grosso ha voluto dedicare ad un argomento molto sensibile: il rapporto degli uomini con le donne. Con il titolo L'arte di trattare le donne si possono infatti raccogliere le numerose 'perle di saggezza' che Schopenhauer ha formulato su questo tema.

L'autore affronta il tema del rapporto tra filosofia e musica. Si sofferma in maniera approfondita sulle sonate dei grandi autori e in particolare sul tema della Fuga musicale.

Una raccolta di 50 racconti per bambini per far capire, tra un pizzico di verità e molta fantasia, come hanno avuto origine i fenomeni dell'universo e del nostro pianeta. Dall'alto delle nuvole, fino alle profondità di abissi marini, passando tra deserti, grotte e prati in fiore, giungendo infine all' epico scontro tra bene e male in un'ultima storia che racchiude in sé le precedenti 49. Età di lettura: da 6 anni.

L'autore introduce un argomento specifico del '700: la costruzione di palazzi, chiese, opere pubbliche. La sostanza del libro è una raccolta di documenti dell'epoca, scovati con maestria e pazienza negli archivi.

Gli autori, entrambi esperti del mondo ferroviario, ci accompagnano nel viaggio nella storia e nella tecnica che ha consentito oggi di avere un collegamento ferroviario diretto tra Belluno e Venezia, grazie ad una linea ferroviaria 'rinnovata', efficiente e con grandi potenzialità di sviluppo.

Gli autori tornano sulla ricostruzione della tratta Treviso-Belluno, concentrandosi in questo libro sulla stazione di Cornuda.

Dalla Val Trippera, vicino a Vittorio Veneto, fino alla Terra del Fuoco, l'autore parla delle sue escursioni. Lui però si dilunga anche in descrizioni di luoghi e anche dei pensieri che lo accompagnano nel percorso.

Da Angera ad Arona fino a Cannobio, un viaggio fotografico attraverso il Lago Maggiore, le sue rive, le sue acque. Un territorio straordinario, con i suoi suggestivi borghi e le sue ricchezze paesaggistiche. Il libro racconta con immagini e brevi descrizioni, anche in tedesco, le meraviglie e il fascino di queste terre che s'affacciano sulle sponde del lago prealpino, secondo per estensione in Italia. Sguardi che abbracciano rive, antichi borghi, boschi e colline verdeggianti. Terre che da sempre richiamano frotte di turisti attratti dall'incanto di questo territorio compreso, sul lato piemontese, tra le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.

Questo agile libretto inaugura una collana di itinerari facili. La maggior parte delle passeggiate sono percorribili anche con passeggini e da persone con problemi motori. Gli itinerari si sviluppano sia nelle Prealpi sia nella pianura trevigiana. A questo volume ne seguiranno altri.

Questa piccola guida tratta di alcuni dei molti castelli scomparsi del Veneto e del Trentino e non pretende di essere una ricerca archeologica né uno studio storico dei siti trattati, solo un invito, un suggerimento, uno spunto a riscoprire e a percorrere luoghi, vie ed itinerari che ci legano al nostro passato. A volte le cose più magiche sono appena dietro l'angolo, basta solo un po' di curiosità, un po' di spirito di avventura e gli antichi ruderi, con un po' di immaginazione, si trasformeranno nei castelli di un tempo. Gli itinerari proposti sono tutti facili, al massimo di media difficoltà.

Giovanni Ondei è consulente per le aziende sulle competenze trasversali. Da anni svolge attività di formazione d'aula ed esperienziale, portando argomenti quali la leadership, il team building, lo sviluppo personale e la comunicazione, anche attraverso le contaminazioni dello sport. A questo riguardo, ha elaborato e codificato i princìpi di efficacia della 'via gentile' per il business, declinando i movimenti del judo quali l'apertura, la flessibilità, l'ascolto e l'avvicinamento in elementi strategici per il negoziato e la gestione del conflitto sul lavoro.

Il 17 febbraio del 1600 'il filosofo del profondo', orgoglioso difensore della libertà di pensiero, viene bruciato sul rogo. L'autore descrive la vita e il pensiero di uno dei più grandi filosofi dell'umanità in maniera accessibile a tutti.

Bembo, ne Gli Asolani, esaminò le diverse concezioni dell'amore. Dal concetto platonico a quello di causa di dolore, fino a concepirlo come un fondamentale elemento naturale e vitale. Giunse alla conclusione di concepire l'amore come un fatto spirituale, un desiderio contemplativo di bellezza ideale, addirittura divina e al di sopra della realtà terrena. Il testo è riprodotto da un fascicolo senza copertina e senza le pagine iniziali e finali, ma con il testo integro, di casa editrice sconosciuta e con la data del 1932.

Gli anni Settanta rivivono nei personaggi e nei luoghi descritti: i luoghi che c'erano e non ci sono più. Le persone raccontate sono esistite realmente, anche se alcune hanno nomi di fantasia. L'autore narra tracce del nostro passato, del boom economico e in questo ambiente i personaggi percorrono una vita che non vorremmo finisse mai.

In un mondo governato dal male, da un tiranno dal volto sconosciuto a molti, esiste una sola speranza a cui nessuno però si è mai aggrappato. Sarà Astrid a farlo, compiendo un viaggio tra montagne sconosciute. Affronterà insidie e ostacoli e ben presto si renderà conto di poter contare solo su se stessa. Ma quando arriverà alla fine del suo viaggio si renderà conto di averlo appena cominciato, perché ciò che le serviva era sempre stato ad un passo da lei, eppure nascosto ai suoi occhi. Vicino, ma apparentemente irraggiungibile, la risposta a tutto...