Seguendo il sentiero lo strano corteo proseguiva inoltrandosi sempre più nel folto della foresta. I coltellieri avevano fatto un ottimo lavoro le notti prima; l'erba era perfettamente rasata e fitta come un tappeto verde, le spine erano state estirpate dal cammino e pietre non intralciavano i nudi piedi. La foresta divenne presto così intricata che a stento la luce del vivido sole riusciva a passare e faceva sempre più buio. I lanternieri avevano acceso la notte prima le loro lanterne appese agli alberi per illuminare per una lega il sentiero sacro e ancora c'era luce. Qualche foglia secca scricchiolava quando veniva calpestata e funghi e radici millenarie facevano capolino ai lati della stretta via. La processione avanzava in fila indiana; tre splendide donne nude, un uomo nudo anche lui, altre due donne magnifiche a chiudere il gruppo, completamente nude anch'esse... segue...

'Sembra destino che le cose belle e importanti della vita debbano finire o mutarsi. 'Queste le parole che ispirano la quotidianità di Simon mentre la sua vita è una lenta e inesorabile discesa verso il male e l'autodistruzione. Finché un evento che sfugge al suo controllo lo porterà ad attraversare un luogo dove coloro che come lui hanno scelto di fare il male volontariamente soffrono per le loro azioni. Per Simon diventa un viaggio non solo nella perdizione degli esseri umani, ma anche e soprattutto un viaggio dentro se stesso e dentro la natura umana con tutte le sue contraddizioni e anacronismi.

Un tempo Dio era spesso in comunicazione con gli uomini, con alcuni prescelti. Cosa accadrebbe se tentasse oggi di mettersi in contatto diretto con qualcuno di noi? Chi sarebbe il prescelto e quale il messaggio affidatogli?

Donna/Uomo - Trittico è la presentazione di un lavoro fotografico che si snoda nel tempo. L'obiettivo ambizioso delle tre foto è rappresentare che cos'è una donna, che cos'è un uomo e cosa crea una coppia. Possono tre foto centrare un così alto obiettivo? La risposta è negativa, ma nacquero (e a tutt'oggi vogliono essere) come stimolo per dialogare sul tema. Non solo, il primo scatto aveva scopo decisamente provocatorio e solo il caso lo portò ad indagare sulla femminilità. Direi che tutto il 'trittico' alla fine si mantiene su questa falsariga (quella della provocazione/stimolo per dialogare) e su questa logica va interpretato anche se dietro le tre foto si celano sfumature importanti fatte di esperienze personali, d'impegno sociale, di valori, di cultura veneta incluse le sue contraddizioni; in sintesi questo libro è uno spaccato del veneto degli anni 80.

1944: Annie è sul treno per Firenze, dove l'aspetta Mark, un affascinante aviatore americano, con cui raggiungerà Boston. Finalmente sarà lontana dalla guerra, dalla sua terra e da Carlo. 1970: Carlotta, la notte prima delle nozze con Greg, è sul treno per Firenze e da lì raggiungerà Londra, dove pensa di trovare se stessa e di essere, finalmente, libera. Ben presto si accorgerà che l'indipendenza può essere facilmente raggiungibile ma ha le sue regole che devono essere rispettate, altrimenti... La stessa notte anche Greg, assalito dai fantasmi del passato, decide di non sposarsi rinunciando, forse per sempre, a Carlotta, l'amore della sua vita. Inizia così la storia di due ragazzi che s'intreccia con altre vicende di giovani vissute in precedenza, ma che hanno in comune l'intensità dei sentimenti e l'incapacità di ascoltarli. Ragazzi che fanno fatica a scegliere l'appiglio giusto nello spiccare il loro salto dal ramo del passato verso quello del futuro, mettendo a rischio la loro vita e il loro amore.

La boxe da strada è il combattimento nudo e crudo senza alcuna regola. Sintesi di lotte non convenzionali che si sono sviluppate tra i popoli di tutto il mondo, dall'Occidente all'Oriente. Alcuni sistemi sono diventati discipline sportive, altri continuano ad essere mezzi di combattimento cruento, con una sola regola: sopravvivere ad uno scontro. Il Panantukan, la boxe filippina, è uno di questi sistemi. Colpi di testa, ginocchia, piede, pugni a martello, classici da pugilato, colpi a mano aperta, persino percussioni a mano armata con oggetti vari rappresentano il variegato repertorio del Panantukan. Non mancano le prese, le leve articolari e il devastante uso del gunting (forbici), i movimenti che derivano dall'uso del coltello.

Questo, nel tipico paese toscano dove ancora non si è perso quel rapporto fra la gente, di amicizia e di sfottò. Lì dove si intrecciano parentele, convivenze e strani amori. Delle persone di paese si sa tutto: là non è come in città, che ci si vede poi subito ci si perde... dietro un portone, in un autobus oppure in una metrò e non si sa più nulla l'uno dell'altro. Nel paese, se la persona la si fatica a riconoscere, si dice: 'È figlio o nipote di tizio'. E questo basta. Ogni macchietta, in questa storia, pare essere una caricatura: quasi come in un fumetto; e, forse, in realtà, caricature tutti siamo, agli occhi di un buon osservatore. È per questo che, a mio giudizio, è facile riconoscersi in uno o in qualcuno di questi personaggi. In fin dei conti, perché negarlo, in questa vita siamo tutti un po'... 'spaesati'!

Tutto ha inizio in un tempo lontano... le Terre della Luce sono minacciate dall'invasione di un'orda di creature armate e bellicose, guidate da un antico Demonio. Soltanto uno gnomo guerriero del villaggio degli Urimona, Bosco Antico, può scongiurare l'imminente distruzione. Tutti i popoli delle Terre della Luce (elfi, nani, uomini, gnomi, uomini roccia, fate) sono in pericolo. Re Yob invia Terrillon, sua fidata guardia del corpo, alla ricerca del consiglio dei Venti Saggi di Bosco Antico (ancestrali spiriti del bosco), mentre lui va alla ricerca del suo ex capitano dell'esercito ed amico Roohr (lo gnomo eroe). I Venti saggi rivelano a Terrillon dell'esistenza di dieci sigilli del male all'interno delle Terre della Luce e che prima di affrontare la minaccia esterna, dovranno essere tutti trovati, distrutti e sigillate per sempre le vie segrete del male. Roohr è il Protettore dei popoli e delle Terre, predestinato da un'antichissima profezia elfica. Dopo aver trovato e distrutto i dieci sigilli, il Protettore dovrà riunire i dodici guerrieri della Luce e con essi finalmente scagliare l'offensiva finale al male che proviene dalle Terre della Morte.

Due anni di ricerche per preparare questo lavoro, unico nel suo genere. Una ricerca tesa a dimostrare la nocività dell'utilizzo del forno a microonde per il riscaldamento e la cottura degli alimenti. L'autore però non si limita a prendere in esame decine di studi scientifici di alto livello, ma effettua anche personalmente una serie di analisi di laboratorio illustrandone le tecniche in modo semplice e chiaro. Il risultato è che l'acqua contenuta nei cibi non è più la stessa, e molte altre sostanze subiscono importanti trasformazioni.

Dietro ogni angolo c'è un'insidia, che non è il guerriero di un tempo, armato di tutto punto, bensì qualcosa di ben più nascosto e subdolo e pertanto più pericoloso. Tale insidia non mette a repentaglio il nostro corpo fisico quanto le nostre capacità emotive, psicologiche, in una parola mentali. Maltese ha pensato perciò di formulare un testo in cui siano raccolte le varie tipologie di insidie e trappole, in cui oggi cadiamo più frequentemente, e nel quale si possano trovare suggerimenti, strategie, modalità di vario genere per sfuggire ad esse, o quanto meno per riuscire a limitare i danni, prendendone in primo luogo coscienza e non continuando a dormire in un sonno apatico, che ci allontana dalla realtà e ne distorce la corretta visione.

Un ragazzo che si perde in se stesso, per le bugie dette da persone che l'hanno voluto proteggere; Ma quanto realmente abbiamo bisogno di essere protetti? Justin viene a sapere che i suoi genitori non sono quelli biologici, e che anzi sono dei criminali. Justin è scioccato da questi segreti che vengono a galla e dal passato che lo cerca ossessivamente per fargli capire quale sia la verità che tutti gli hanno nascosto, Justin si perde in se stesso si chiede se la vita che si è creato potrebbe essere solo una fantasia e si domanda chi sia lui veramente.

Reduce di un'esperienza vissuta in prima persona assieme alla sua fidanzata Marilena Sola - ex testimone di Geova (TdG) che presto diventerà cattolica - e prossimo a ricevere il sacramento del matrimonio, Alessandro Spoto ha deciso di pubblicare la sua tesi di Magistero in Scienze Religiose sulla 'Dottrina dei Testimoni di Geova: sintesi comparata e riflessioni teologico-pastorali'. Prima di questo decisivo 'incontro', aveva una conoscenza dei Testimoni di Geova molto vaga. Erano solamente - opinione ancora frequente - quelle persone che, in giacca e cravatta (per gli uomini) e in gonna (per le donne), andavano di casa in casa a bussare alle porte consegnando le loro pubblicazioni. Per ricostruire fedelmente il 'credo geovista', sempre in continuo 'mutamento', l'autore si è avvalso della letteratura geovista, molto vasta e di difficile reperibilità. Introduzione di Don Francesco Fiorino, Rettore del Seminario vescovile di Mazzara del Vallo.

'L'arte è una forma di comunicazione e, in quanto tale, deve essere alla portata di tutti. Per me è limitativo osservare un quadro senza la spiegazione, ed è per questo motivo che ho voluto dar loro una personalità, e lasciare che l'immaginazione della persona faccia nascere delle storie e delle percezioni. Dalla spiegazione originale, gli scrittori hanno avuto la totale libertà di inventare e immaginare scrivendo tutto ciò che la loro fantasia gli ha lasciato creare. Mi ritengo una fanatica del pensiero umano. L'idea e l'inventiva che prendono forma e si diramano sono per me una enorme soddisfazione e ricchezza. Credo nell'arte concettuale e minimale, dall'apparenza spoglia ma pervasa di contenuti; nei miei quadri c'è sempre un perché e una spiegazione logica e fedele. Vengono qui espressi i lati più introspettivi del mio inconscio personale ed emotivo, nei quali viene rapportata la mia persona e i miei sentimenti in contrapposizione al mondo circostante. Forme irregolari, monocromatiche si muovono sinuosamente nello spazio del quadro dando vita a sensazioni e percezioni. I racconti scritti da Leonardo sono una rilettura del concetto espresso dai dipinti'.

Aaron è uno scrittore arrivato alla soglia dei 30 anni, ex ragazzo prodigio, ha raggiunto la fama mondiale con il suo primo romanzo, quando era ancora minorenne. Una serie di scelte sbagliate e la convinzione di essere arrivato, l'hanno però portato ai margini del mondo letterario. Ormai rassegnato al declino della sua carriera, trascorre le giornate oziando, tra divano, televisione, videogiochi e alcolici. Un giorno piomba nella sua vita Eva, una ragazza diciassettenne, esuberante e problematica quanto basta per stravolgergli la vita. Questo evento catapulterà Aaron in una serie di rocambolesche situazioni che lo obbligheranno a scrollarsi di dosso la sua apatia e tornare a vivere.

La Creazione dell'universo e del pianeta Nathril è un atto di assoluta volontà del Dio Supremo. Così come la comparsa del continente Orphelion. Questa serie di racconti riguardanti la Prima, ma soprattutto la Seconda Era dell'Orphelion, una terra fantastica e tutta da scoprire, racchiudono la mitologia e le leggende delle regioni e delle razze, l'instaurarsi dei regni degli Elfi, dei nani, degli uomini e comprendono storie eroiche e avventurose di gnomi, elfi silvani ed altri personaggi. Il tutto rende manifesta la forma di un nuovo mondo, un mondo dove in futuro sorgeranno le Terre della Luce e Bosco Antico, gli Urimon e Roohr.

'Processo alle idee' è un trattato con il quale l'Autore, Clemente Graziani, tenta di rendere visibile anche agli orbi che si era riscontrata la necessità 'politica' di annientare, con qualsiasi mezzo, quello che era emerso essere l'unica realtà in grado di minare la stabilità di una giovane (e già marcia) democrazia. Si era - infatti - consolidato un diffuso entusiasmo nell'idea ordinovista, si allargava a macchia d'olio la voglia di impegno in quella Azione Politica che Ordine Nuovo era riuscito a far emergere come vincente. Faceva paura, ebbene, un Movimento politico così 'non conforme', che aveva già visto la nascita delle Reggenze Provinciali, la roboante uscita sul mercato del periodico 'Ordine Nuovo Azione', distribuito dai militanti ma anche dalle edicole, con raggiungimento della tiratura record e standard di 30.000 copie.

Rinato a nuova vita, l'Emissario onora la missione a Lui assegnata dagli antichi scritti. Vacilla ma accetta il suo ruolo, rispettando il volere dei Profeti e si unisce a loro nella speranza di porre fine alle sanguinose guerre che minacciano la pace interplanetaria. Il Fiume Sacro sarà profanato, ma, ancora una volta, tornerà a scorrere nel suo letto, grazie all'intervento di Stewart e dei Profeti. Nella consapevolezza di non poter cambiare quello che è diventato, un desiderio inespresso si fa breccia nella mente provata dell'Emissario, che dovrà lottare con tutto sé stesso per non cedere alla tentazione di approfittare dell'occasione prospettatasi per cambiare il corso della storia. Nel frattempo, la Grande Alleanza viene siglata e la serenità scende nuovamente suoi popoli, mentre Stewart si ritrova, ancora una volta, a fare i conti con quello che gli altri reclamano lui sia.

'Avrei voluto iniziare e finire questa mia sinossi descrivendo me medesima con un pressapochista: sono io sono me; che ben mi rappresenta. Ma suppongo che questo non basti a farmi conoscere e oltre ai miei scritti quindi aggiungo alla sopracitata frase che sono nata in una città del pavese Vigevano, una bella cittadina solo in cartolina. Lavorativamente faccio la direttrice di caseggiato che in tutto il resto del mondo sta per portinaia. Ho 38 anni e da sempre mi diletto con lo scrivere con le lettere. In realtà io le amo ma non sempre loro mi corrispondono. Ho una figlia quindicenne e sono single per scelta della vita. Vi allego i miei racconti con la cover che ho creato per essi. Faccio la portinaia da 7 anni, e queste sono le mie memorie (semi serie) sugli inquilini. Son storie semi serie di vita vera di una portinaia. Storie all'italiana come tante, come la vostra. Entriamo dal cancello e regaliamoci un sorriso di un Italia che a volte è furbetta ma altre semplicemente ingenua e qualche volta un po' bocciana'.

'Tu mi hai strappato via dalle mani della morte, l'angoscia era sopra di me e intorno a me, l'angoscia era dentro me, io ero angoscia, paura terrore di perdere pezzi di me paura di essere disperso nel buio, nel vuoto. Poi immensa sofferenza e smarrimento. Il male ha cominciato a ghermire la mia anima, mi addentava, mi assaggiava e le sue fauci strappavano brandelli del mio spirito, brandelli di me. Fuoco usciva dalle loro gole, denti aguzzi sprofondavano in me, artigli affilati mi dilaniavano ed ero continuamente investito da colpi, come onde d'urto che mi trasportavano lontano, distante da te. E la sofferenza aumentava sempre più, il dolore divenne costante e mai mai si allontanava da me, mi torturava, mi bruciava senza consumarmi. Mi sento senza tempo, senza spazio, senza una meta. Non riesco più a percepire altro o altri attorno a me, non riesco neppure a percepirmi, non so se sono unito o separato, sento solo dolore.'

Le nostre certezze sono appese a fili sottili. Quello che siamo, quello di cui disponiamo. I rapporti con le persone che crediamo di amare e che crediamo ci amino. I sogni che facciamo. Questa è una storia al limite del possibile in cui tutto diventa un magma fluido, in uno stato di guerra mai dichiarata in cui voi siete il nemico, senza saperlo.

Mettere insieme la vasta conoscenza erboristica con l'arte culinaria e la 'magia' dei fiori di Bach è stata l'idea che ha spinto l'autrice a scrivere questo libro. Parlo di 'magia' non solo per quello che rappresenta l'uso dei fiori come 'terapia', ma soprattutto per la maniera in cui l'autrice riesce a raccontare un manuale di ricette un po' speciali, come se fosse un fiaba... facendo sognare e sorridere il lettore, il quale si trova, senza saperlo, quasi immerso in una storia in cui ci sono solo protagonisti buoni e che fanno star bene.

Un amore travolgente e passionale tenero e conflittuale, quello del protagonista Marcello, dilaniato tra le due anime del suo cuore: quella profonda, vera e autentica Maria, giovane contadina, che gli ha fatto provare le emozioni del primo amore, e quella dell'elegante, sfuggente e passionale di Monica, una giovane borghese che ben conosce gli intrighi dell'ingelosimento e dell'adescamento. Una terza donna, Marta, entrerà in campo a tessere i fili di un solo destino.

Rebecca, una bambina orfana di cinque anni, viene allevata con amore dallo zio materno Iacopo. Iacopo e Rebecca vivono in Piemonte ma, subito dopo la scomparsa dei loro parenti, decidono di andare a vivere in Sardegna, nella casa dei nonni materni di Rebecca, ormai defunti. Iacopo e Rebecca, prima ancora di mettere piede dentro casa, quasi non credendo ai loro occhi, vedono un bambino indietreggiare e dileguarsi nelle camere interne. Zio e nipote, per prudenza chiedono più volte ad alta voce il permesso di entrare. Età di lettura: da 12 anni.

Una meticolosa e assidua ricerca condotta dal vecchio Elmurin, nella sua biblioteca di Bosco Antico, porterà Roohr a intraprendere una impossibile missione in giro per tutto l'Orphelion, nel disperato tentativo di confermare le scoperte di Elmurin, prima, e di trovare i tredici demoni Custodi dei Morti, poi. Tredici demoni da distruggere, tredici chiavi da recuperare, per aprire altrettanti chiavistelli della Porta del Regno dei Morti. L'obiettivo è quello di trovare l'anima di Terrillon e liberandola, farlo tornare alla vita. Ha inizio un viaggio di quasi due anni, insieme alla maga Esterlin e aiutato dai Dodici guerrieri della Luce. Ma per riuscire nel suo intento, Roohr, non dovrà soltanto annientare i demoni; alla fine, dietro la Porta, lo attende un ultimo scontro. L'Usurpatore, il Signore dei Morti e Supremo Custode, non cederà a patti con lui. Riuscirà l'Urimon di Bosco Antico a far resuscitare l'amico tanto amato, Terrillon, e strapparlo alla sofferenza e al dolore delle Tenebre?

I fatti narrati in questo libro sono realmente accaduti. I personaggi citati, pur con nomi di fantasia, sono in buona parte esistiti. Qualcosa, come i protagonisti attorno a cui si sviluppa l'intero racconto, è lasciata alla fantasia che dà colore e respiro al racconto. Forse è un azzardo definirlo 'romanzo storico', ma da questo scritto, frutto di testimonianze orali minutamente raccolte e pazientemente annodate, è possibile apprendere una pagina di storia locale, un piccolo centro dell'agrigentino, che, in mancanza, presto sarebbe caduta nella dimenticanza e perduta per sempre.

Il romanzo di Salvatore Florindo Brindisi dipana la sua trama in un contesto che trae ispirazione e linfa, dall'epoca attuale, segnata da profonde incertezze, esterne a cominciare da quella lavorativa, che si riflettono inevitabilmente nell'interiorità, coinvolgendo la vita affettiva. Marco è 'L'uomo sbagliato', nel senso pieno del termine, perché probabilmente è 'sbagliata' la temperie culturale, sociale ed economica entro la quale egli muove i suoi passi.

Con tanta semplicità in questo libro si parla di Iryna e di Marco; due persone come tante che vivono una storia che forse tanti altri hanno vissuto, ma è proprio questo il bello di leggere tra le pagine di uno scrittore una parte di sé. È proprio un libro che porta i due all'incontro e alla nascita di questo profondo legame che li segnerà da lì in poi nel loro percorso di vita. Di solito il mondo viene analizzato dagli occhi delle donne, conosciamo i pensieri, i dubbi e le perplessità di questo universo rosa. Questa volta vediamo le cose da un punto di vista completamente diverso, è un uomo a parlare delle sue debolezze, dei suoi desideri e dei pensieri che fanno parte del suo vissuto. Si comprende la difficoltà di vivere in un mondo così giovane e dinamico rispetto ad un passato alle volte fin troppo rigoroso, si incontrano luoghi comuni che fanno parte di una determinata età che ha molto da insegnare ma allo stesso tempo tantissimo da imparare.

'Sono bombardato da stimoli, come per certi aspetti mai lo ero stato prima d'ora. Sto ascoltando gente che prima non ascoltavo, per ragioni di tempo, di interessi o per volere delle stelle o del caso. Sto pensando molto, non fosse altro perché non ho niente da fare tutto il giorno. Sono stressato per ragioni economiche, famigliari, esistenziali ed affettive. In questo contesto, dopo quattro anni di stasi, ritorno a partecipare ad un concorso fotografico con un lavoro che mi piace. Questo libro può essere considerato come un appendice a quel lavoro. Può nel contempo essere considerato parte integrante di quell'opera perché permette alle tre foto di esser comprese. Sicuramente è un pretesto per chiacchierare di fotografia, di quanto io abbia capito dell'arte contemporanea e della società in cui vivo. È un pretesto per scrivere di me e di parte del mio vissuto, parlando di una realtà che non è solo mia personale, ma che è anche vostra. La lettura di questo opuscolo vi risulterà pesante? È possibile, ma io spero il contrario. Vi farà pensare? È quanto spero.'