Pieno ventennio: il Fascismo regna sovrano e la 'Direttissima' (galleria ferroviaria di inusitata grandezza) è l'opera del regime per eccellenza - le vite di chi ci lavora contano ben poco, purché l'opera sia finita in tempo. È così che un'intera civiltà contadina (con tutti i suoi modi, i suoi riti, le sue magie) viene spazzata via in nome del progresso e di due lire di paga; è così che Rosa - una bambina molto speciale - perde la persona che ha più cara al mondo: il mistero di questa scomparsa segnerà tutta la sua vita. Oggi un'anziana scrittrice di libri per l'infanzia, Rosa Spina vive ancora sui monti vicino alla galleria, insieme a tre perfetti nipotini che ha cresciuto come figli. Adesso però che Rosa sente avvicinarsi la fine e decide di trascrivere le proprie memorie, il dolore di quel passato lontano e sepolto riemerge. Nonna sta male e il bosco sta male: le foglie cadono gialle dai rami in piena primavera. Ai tre nipotini non resterà che farsi coraggio, affrontare il vecchio bosco (che forse non ha perso tutte le sue magie) e ripercorrere il passato di nonna per svelare il mistero che ha condizionato tutte le loro esistenze.

Le ombre del passato hanno molto da raccontare e molto da nascondere, e nessuno è senza colpa. C'è sangue, tanto sangue, nell'acqua. Tra le vette maestose delle Dolomiti, l'Acqua morta era un tempo un lussuoso albergo e uno stabilimento termale rinomato in tutta Europa per le sue acque quasi miracolose. Tuttavia, verso la fine della Seconda guerra mondiale, la fonte termale si prosciugò improvvisamente e misteriosamente, lasciando l'albergo in rovina - oggi, un peso morto sulle spalle di Patrizia. Patrizia non conosce l'orrendo segreto sepolto nel giardino; ignora il terribile crimine commesso proprio lì il giorno in cui l'Acqua, inorridita, smise di scorrere. Quando gli operai, scavando, riportano accidentalmente alla luce questo oscuro passato, il tempo si blocca come un disco rotto e tutti gli eventi di quel tragico giorno di guerra di sessant'anni prima iniziano a ripetersi inesorabilmente: ogni giorno inizia con l'arrivo di un misterioso ospite - alto, vecchio e secco, vestito di nero - e ogni giorno finisce con la strage degli ospiti dell'albergo ad opera di un Capitano tedesco impazzito dal dolore. Fuggire da questo crudele e ostinato labirinto è impossibile. L'unica speranza di sopravvivenza per Patrizia e per i pochi cari che le rimangono è scoprire cosa successe e perché. Le ombre del passato hanno molto da raccontare e molto da nascondere, e nessuno è senza colpa. C'è sangue, tanto sangue, nell'acqua.