Il terzo volume delle opere del filosofo sardo comprende due scritti autobiografici, la raccolta dei libelli polemici scritti contro Giovanni Siotto Pintor e gli articoli intitolati Specifici contro il codinismo.

Ccon questo convegno del 1926 - svoltosi tra Cagliari e Sassari - il Taramelli volle fissare il punto delle scoperte fatte in Sardegna nel primo quarto del secolo.

Alla descrizione della celebre roccia e delle domus de janas che si trovano scavate alla sua base si accompagnano notizie sugli altri monumenti antichi della zona: alcuni nuraghi e la domus di Sedini.

Francesca Galli, archeologa che ha lavorato alla ricognizione del territorio del piccolo centro del Logudoro, fornisce un'accurata descrizione del museo con sezione etnografica - e dei monumenti dei dintorni.

Stefani è il giornalista che ha dato il nome alla nota agenzia di stampa; questo repertorio da lui pubblicato nel 1855 comprende 22mila voci sugli Stati sardi.

Entrambi docenti di Botanica nell'Università di Sassari, gli Autori presentano uno studio accurato delle specie meno note tra quelle che fanno parte dei boschi, delle macchie e delle garighe dell'isola.

Catalogo a cura di Luigi Lao di una mostra itinerante del 1990-91 - con la partecipazione d'Italia, Sardegna, Svezia, Austria, Finlandia, Norvegia e Svizzera - presentata con i testi e le foto di 200 manufatti.

Piero Pes, fotografo di Olbia esperto di immagini etnografiche e naturalistiche, coglie con le sue immagini, accompagnate dai testi di Romagnino, il variare della natura con l'alternarsi delle stagioni.

Professore di Storia romana all'Università di Lione, Le Bohec fornisce qui in francese - una nuova versione della storia sarda alla luce dei rapporti con l'esercito romano durante l'alto impero.

Illustrato oltre che con foto con i disegni di Erminio e Zanda, descrive i mammiferi presenti in Sardegna con un linguaggio scientificamente corretto ma allo stesso tempo accessibile a tutti.

Ricercatrice di antropologia culturale all'Università di Sassari, Mondardini Morelli fornisce in questo volume illustrato il risultato di una ricerca sulla costruzione artigianale delle barche da pesca nell'isola.

La guida si apre con notizie generali di carattere storico-geografico e presenta poi un itinerario di visita che tocca monumenti e musei di Sant'Antioco e dintorni.

Il testo tratta della scoperta e del restauro del celebre monumento al Sardus Pater; segue la guida per visitare il monumento, posto in una valle presso Fluminimaggiore.

Come le altre opere della collana anche questa si apre con notizie generali di carattere storico-geografico e presenta poi un itinerario di visita che tocca monumenti e musei di Sant'Antioco e dintorni.

Il fascicolo cui si riferisce il titolo è quello processuale che riguarda il protagonista, Lampu, un giovane che ha conosciuto droga, furto, emarginazione; il libro ne segue passo passo la vita, dalla nascita.

Dei ben cinquemila cognomi individuati dagli elenchi telefonici l'autore, noto studioso della lingua e della civiltà di Sardegna, dà notizie derivate da una ricerca linguistica e storica a un tempo.

La trattazione vuole essere un riesame sistematico di tutta la monetazione relativa all'isola che ci è pervenuta per il periodo della dominazione romana.

La guida si apre con notizie generali di carattere storico-geografico e presenta poi un itinerario di visita che tocca monumenti e musei di Sant'Antioco e dintorni.

Il testo offre tutti gli elementi necessari per conoscere e una guida pratica per visitare la fortezza edificata dai Fenici per controllare i traffici del Sulcis.

Lilliu - che lo ha scoperto e scavato - e il giovane archeologo Zucca descrivono in questo volume uno dei complessi nuragici più grandi e importanti tra quelli conosciuti.

L'autore passa in rassegna la storia del monumento, tra i più noti dell'isola, e ne descrive la struttura insieme a quella del villaggio circostante.

Lilliu - che lo ha scoperto e scavato - e il giovane archeologo Zucca descrivono in questo volume uno dei complessi nuragici più grandi e importanti tra quelli conosciuti.

L'autore ripercorre la storia degli scavi, iniziati dal Taramelli nel 1909, e descrive poi in un dettagliato itinerario la grande area sacra che comprende un tempio a pozzo, recinti vari e numerose capanne.

L'autore passa in rassegna la storia del monumento, tra i più noti dell'isola, e ne descrive la struttura insieme a quella del villaggio circostante.

L'interessante fonte sacra, posta a breve distanza dalla statale che unisce Bitti a Nuoro, è descritta qui, con l'aiuto di foto e disegni, dall'archeologa che ha diretto i lavori di scavo e restauro.

Uno strumento pensato per chi opera nell'edilizia e per gli enti locali che la regolamentano, l'opera - utilmente realizzata per schede - offre un quadro dettagliato di tutte le norme in vigore.

Il testo conduce in visita alla grande necropoli in territorio di Alghero ben 38 tombe -, informando anche sulle campagne di scavo e sui reperti rinvenuti.

Il discorso sull'antica città viene introdotto con notizie sulla Sardegna punica e quindi con la storia del sito e le vicende degli scavi; viene quindi l'itinerario, il tutto affiancato da foto e disegni.