La protagonista adolescente racconta un'estate trascorsa a casa del papà dove si dedica allo studio per recuperare un debito scolastico, allontanandosi da una mamma un po' troppo ansiosa e ricordando un periodo della sua vita particolarmente difficile. In questa occasione, Gemma si trova ad affrontare le proprie insicurezze, conosce un ragazzo accusato di un crimine, affronta un tentato omicidio e i segreti custoditi dal padre, ma soprattutto fa amicizia con un cucciolo di husky. Le giornate trascorrono tra i libri di scuola, i misteri, le incomprensioni emotive, i momenti al mare e tutti quei momenti che le serviranno a crescere e ad acquisire maggiore consapevolezza di se stessa.

Una madre e una figlia si raccontano attraverso le proprie esperienze di vita, scoprendo che al di là dei cambiamenti generazionali, certi valori e certe dinamiche sono rimaste inalterate. Un libro che parla di famiglia, di sacrifici, di bullismo, dell'importanza del dialogo tra genitori e figli, di relazioni tossiche. Quest'opera offre lo sguardo sincero delle due autrici e ci invita ad avere un pensiero positivo, a rialzarci anche dopo una brutta caduta, a ricomporci dopo essere andati in frantumi, ad aggrapparci ai nostri sogni e a cercare di raggiungere i nostri traguardi indipendentemente dalle avversità e dagli ostacoli. Le loro parole ci sussurrano di non avere mai paura e che non siamo soli.

Uno sguardo intimo, autentico e a tratti ironico di Renato Vitaliani. Grande professore onorario, già ordinario, di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova. Socio fondatore, Presidente e Direttore tecnico di Iconia Ingegneria Civile. Un'opera autobiografica che percorre la lunga carriera universitaria, il suo ingegno al servizio di grandi prestigiosi progetti, la passione per la ricerca e per il lavoro, l'amore per le 'sfide impossibili', l'inconfondibile stile, il prezioso contributo a famosi restauri del patrimonio culturale italiano, senza mai dimenticare l'uomo e la sua sfera privata.

Fervente studioso della Grande Guerra ed ex Alpino, Giorgio Manfrin condensa entrambe le passioni nella dicotomia della trama di questo romanzo dal gusto dolce-amaro. Da una parte c'è la vita quotidiana dei protagonisti, una vita semplice, ma allo stesso tempo pregna di significati autentici, profumata di bosco, di biancospino e polenta, accompagnata dai gesti della tradizionale vita di montagna che riempie il petto di orgoglio e di aria buona. Dall'altra c'è il tema del conflitto. L'autore riesce a farci innamorare dei due protagonisti, due giovani ventenni tanto diversi quanto simili. Italiano il primo, cimbro il secondo, che si trovano in due schieramenti opposti nonostante siano residenti a pochi chilometri l'uno dall'altro. L'autore ci dona un'opera, purtroppo attuale, per farci capire per l'ennesima volta quanto inutile, distruttiva e senza senso possa essere la guerra.

Un viaggio introspettivo che parte da un'infanzia difficile a causa di un padre assente e violento, una madre sottomessa al marito. L'autrice racconta del suo dono di comunicare con i mondi spirituali, che ha sempre tenuto nascosto per la paura di non essere capita e compresa dagli altri. Il suo percorso è segnato da una malattia rara e da un'operazione invasiva, ma la sua incrollabile fede, l'amore della famiglia e la sua forza di volontà riusciranno ad avere la meglio

Una coraggiosa scelta di vita. Gli autori vi porteranno dentro il loro mondo libero e nelle loro squisite ricette.

La malattia è il risultato della combinazione di tutti i nostri comportamenti e la scorretta o mancata interazione con il nostro mondo fisico, psichico e spirituale. È questo il paradigma su cui si basa la scienza igienista, una filosofia che affonda le sue radici ai tempi di Pitagora (600 a.C.). All'atto pratico, si propone una transizione attraverso una serie di comportamenti: dalla cura della respirazione e dell'alimentazione sia del corpo che della mente, al digiuno, alla corretta assunzione dell'acqua, alla pratica di movimento e all'attenzione al riposo, al distacco dalle fonti di inquinamento, alla consapevolezza della responsabilità della propria salute, per arrivare alla perfetta risonanza delle onde vibrazionali di tutto ciò che ci circonda.

Celeste ripercorre, attraverso le pagine del suo diario, un lungo e doloroso periodo in cui ha affrontato una grave malattia dalla quale poi è guarita. Nelle sue parole c'è tutta la riconoscenza per i suoi 'angeli', ovvero gli amici e i parenti che l'hanno sempre sostenuta anche nei momenti di difficoltà, e l'empatia verso quei 'compagni di viaggio' che ha conosciuto nelle stanze dei vari ospedali. Le sue parole vogliono essere un punto di riferimento per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare una malattia.

Il racconto di una malattia che ha sconvolto il protagonista, la sua vita e la sua famiglia, ma che l'autore riesce a trasformare in un'opportunità di crescita, di trasformazione, di resilienza, di aiuto nei confronti degli altri.

Un libro che nasce come traccia e raccolta di appunti dell'attività professionale dell'Autore, ma che a tutti gli effetti è un manuale all'addestramento del cane alla ricerca olfattiva.

Marisol passa la sua infanzia con la nonna, il suo punto di riferimento, le sue radici, la fonte dell'amore più puro. Una volta cresciuta, la ragazza decide di diventare un medico e di prestare servizio alle persone più bisognose, in giro per il mondo. Ciò non incontra le aspettative della madre e della stessa nonna, che vorrebbero per lei una vita comoda a casa e soprattutto con l'uomo giusto. Ma Marisol deve seguire i suoi sogni, così parte prima per l'Africa, poi per la Palestina. Qui incontra Hadid, con il quale vive un amore travolgente, che la porterà a riconsiderare molti aspetti della sua vita. Ecco che i ricordi diventano un modo per elaborare le esperienze e proprio le parole della cara nonna saranno la roccia cui aggrapparsi nei momenti di tormenta.

Può la troppa immaginazione diventare un problema? Sveva ci conduce nel suo viaggio alla scoperta di sé stessa come una maladaptive daydreamer: una persona con un comportamento disfunzionale portata a rifuggire la realtà e a cercare emozioni nel sogno a occhi aperti. Sveva stava perdendo il controllo della sua vita, ma la scrittura terapeutica l'ha aiutata a ritrovarsi. Così nasce un diario pieno di pensieri, poesia e amore.

L'autore racconta la sua esperienza di maratoneta, dai primi passi come neofita alle prime maratone, per poi passare al triathlon e infine all'Ironman. Descrive i luoghi in cui si reca per le varie competizioni sportive e i vari personaggi, suoi amici, con cui si trova a gareggiare. 'Sto correndo nella bruma autunnale, attraverso boschi umidi dai colori intensi... È bellissimo, libero, forse anche un po' primordiale'.

Elena espone pensieri sui suoi viaggi evidenziando la ricchezza dei doni ricevuti, che le hanno permesso di intraprendere il suo 'cammino' interiore. Attraverso 'pillole di pedagogia sistemica' evidenzia l'empatia che tale disciplina può sviluppare se applicata a vari contesti, dal 'sistema' familiare via via allargandosi fino al 'sistema' società. Per lei il viaggio è danza è cammino, è respiro, resilienza, è pienezza, gratitudine, ricchezza, cambiamento, passo dopo passo. Il viaggio è connessione con il sé, con gli affetti e con il mondo. L'autrice racconta la sua storia personale, il viaggio della sua vita: la scoperta della malattia, l'incontro con la pedagogia sistemica e la sua rinascita verso qualcosa di nuovo, la scoperta delle costellazioni familiari e la sua trasformazione, il passaggio dalla scuola pubblica ai corsi di formazione all'agriasilo fino al trasferimento in Umbria con il compagno Stefano. L'opera è ambientata nell'Italia dei giorni nostri, prima in Veneto, poi in Umbria, con qualche riferimento al Messico e alla Spagna.

Nella vita di ogni persona, il vero viaggio inizia quando si comincia a guardarsi dentro. Questo è accaduto all'autrice, che ha rivoluzionato la sua vita, a partire dalla lettura di tanti libri sulla crescita spirituale. Da brava studentessa, Laura ne ha assorbito i principi, li ha applicati nella sua quotidianità e ora è in grado di manifestare ciò che desidera e che è in linea con la sua anima.'Immaginare': 'far agire il mago che c'è dentro di me'. Questo è il potere di cui tutti disponiamo. Tutti siamo creatori di mondi, tutti siamo maghi e l'immaginazione è la nostra bacchetta magica. Di fatto, è una guida su come ottenere la serenità, un'opera preziosa perché densa di significato. Ma non è un'opera per tutti, ma solo per coloro che si pongono le domande esistenziali e che sono pronti a mettersi in discussione.

Marisa, figlia di italiani immigrati, trascorre la sua infanzia in Germania. Non ha un rapporto facile con i genitori, è molto introversa e preferisce giocare con i maschi. All'età di dodici anni, si trasferisce con la famiglia in Italia, inizia a fare esperienze e a capire che l'oggetto del suo interesse sono le ragazze. La madre non accetta di buon grado la situazione e ostacola ogni sua relazione, fino a quando Marisa incontra Barbara. Da quel momento in poi, tutto cambia e diventa possibile, anche il sogno di avere una famiglia insieme. Iniziano così i viaggi per Kiev, dove Barbara si sottopone più volte al trattamento di fecondazione assistita, fino alla notizia tanto attesa di essere incinta. La gravidanza è altamente a rischio e presto Marisa si troverà, nella sala d'attesa di un ospedale, a dover prendere delle decisioni impossibili per cercare di salvare la sua famiglia

Le emozioni sono sempre una esplosione intima: l'autrice stessa definisce 'fantasie' e ha lasciato che si manifestassero 'così, come viene'. Cuore e istinto, nella più. La memoria nelle campagne della nostra infanzia, il senso della vita e della morte, la giovinezza e la vecchiaia, la compassione e l'ambizione, il riappropriarsi del tempo, l'amore, anche per i cani, sono tutti temi toccati da quest'opera.

Manuel è un quarantenne in cerca del cambiamento e alla scoperta della consapevolezza. Mentre ripercorre tutta la sua vita, momento per momento si riscopre attraverso un'analisi critica, non severa ma auto-indulgente rispetto a tutto ciò che il mondo classificherebbe come difetto o errore, ma che lui considera come punto di partenza per la sua crescita personale. Tale percorso lo sostiene nell'intento di evolversi su tutti i piani dell'essere: fisico, emotivo, spirituale e razionale.

Una raccolta di poesie, suddivise in base agli elementi ispiratori (terra, fuoco, acqua, vento), che sono il concentrato di una vita intera e degli insegnamenti che l'autrice ha saputo cogliervi.

Un libro di disegni da colorare e frasi a cui ispirarsi.

Cammino per cuori infranti. Come riconoscere se una relazione è tossica e uscirne grazie alla propria forza interiore.

Un cantante con la musica addosso. Un legame da accordare con il proprio figlio. Un romanzo rock che mette a nudo un uomo e le sue fragilità.

Barbara, figlia di contadini, cresce in una fattoria della bassa padana, dove la vita è scandita dall'alternarsi delle stagioni, dal duro lavoro nei campi e soprattutto dal volere del nonno, il patriarca della famiglia. Tutto ciò che si richiede ad una bambina (terzogenita e femmina, dunque per lo più inutile) è di obbedire sempre e comunque senza sollevare questioni. Ben presto, il buon cuore di Barbara, il suo entusiasmo e la gioia di vivere si assopiscono, non sentendosi considerata, rispettata e amata da nessun membro della sua famiglia. La sua crescita è costellata di delusioni, conflitti, punizioni corporali, fino ad arrivare a veri e propri abusi. I traumi subiti, la mancanza di fiducia in se stessa e l'impossibilità di esprimersi per quella che è veramente, la portano a prendere delle decisioni drastiche e tragiche per la sua vita, che appare sempre più appesa ad un filo. Quando, raccogliendo tutte le sue forze, decide di lasciare per sempre la fattoria che l'aveva così profondamente annichilita, arriva la svolta.

Vivere è una scelta. Forse potremmo non avere il pieno controllo sugli eventi della nostra vita, ma come reagiamo ad essi, come ci lasciamo condizionare dipende sempre e solo da noi. Con questo potente messaggio esordisce Lucia Teseo nella sua prima raccolta poetica, Quello che mi passa per il cuore. Una lettura toccante che ci induce a portare una mano sul petto e a rimanere in ascolto della nostra verità. All'interno di noi, si trova la consapevolezza che la vita è preziosa anche quando è brutale, e che viverla con pienezza è il più grande privilegio, non solo per onorare noi stessi, ma anche la memoria di chi non è più qui.

La vita di Sabrina, pianificata in ogni dettaglio, sembra perfetta: diploma, lavoro vicino a casa, matrimonio con il fidanzato storico, figli. Tutto procede come da copione nella frenetica ma serena routine quotidiana, finché all'improvviso, Sabrina viene colta da inspiegabili malori notturni che le tolgono il sonno, portandola sull'orlo dell'esaurimento nervoso. Che cosa sta accadendo? Sabrina inizia a prendere informazioni e ben presto comprende che la causa del suo male va ricercata all'interno di sé. Proprio da qui inizia il suo percorso di crescita personale, che la porterà ad affidarsi a tecniche e discipline olistiche. Il cammino è tutt'altro che facile, perché la porta a confrontarsi con il proprio passato, fino ad arrivare alla luce in fondo al tunnel, alla comprensione che ogni evento ed ogni persona nella vita non accadono per caso, ma sono funzionali alla crescita di consapevolezza di ognuno di noi, a ritrovare il nostro vero sé.

Sally e il suo migliore amico Guidoberto sono i classici tipi 'strani', che osano pensare con la loro testa e comportarsi di conseguenza. Sono quelli a cui non importa niente delle regole del bon ton e di questa società di bacchettoni, perché impegnati ad essere sempre e comunque loro stessi: diversi, anticonformisti, cinici all'ennesima potenza, disinibiti e senza filtri. Quando a Sally viene preannunciato il licenziamento, insieme alla preoccupazione per il futuro, arriva anche un piacevole senso di libertà di essere finalmente fuori dal sistema, ed è proprio in questo momento che realizza che non ha più alcun senso contenersi. Nelle relazioni amorose le cose non sembrano andare molto meglio. Gli uomini di solito spariscono di punto in bianco senza lasciare traccia... Forse sono semplicemente degli stronzi, o forse la nostra Sally deve ancora capire qualcosa di se stessa e della vita.

Tony e Manu, amici fin dai tempi della scuola, passano il tempo a sballarsi e ad ascoltare musica rock. Tony è pacifico, ama molto leggere e a modo suo filosofeggiare, mentre Manu, campione di arti marziali, è la classica testa calda. Una sera in cui sono particolarmente su di giri, decidono di mettere in piedi la loro band. Nella loro vita entra Jankie, un imbianchino che si diletta a picchiare duro sul suo drum set. Il loro stile si fa subito notare: sono sporchi e cattivi, arroganti e rissosi, oltre che perennemente strafatti. La loro fama e influenza si diffonde tra i giovani, tanto quanto il disgusto e l'odio nei loro confronti dilaga nella società più matura e bigotta.

La storia dell'autrice corre delicata sulle pagine di questo libro. Abbiamo la sensazione di avere tra le mani qualcosa di prezioso, che potrebbe volare via da un momento all'altro. Dobbiamo averne cura, dunque, custodirlo per noi stessi, o portarlo in dono a chi sappiamo ne potrà beneficiare. Lo dice l'autrice stessa in apertura: dedicato a chi non ha avuto la forza di risorgere.