Un romanzo che attinge dall'universo teatrale e cinematografico, comunicando l'ampio respiro di una narrazione basata sulla correlazione tra temi storico-sociali - mafia italiana, terrorismo islamico, dogmi religiosi - e continui rimandi a personaggi ed eventi di notevolissima risonanza, che sono impressi nella mente di ogni lettore e contribuiscono allo sviluppo di una storia più che mai attuale. La stessa ambientazione, che si snoda tra l'Europa e l'Asia ed è ricca di dettagliati riferimenti geografici, conferisce maggiore verosimiglianza al testo. In un'atmosfera thriller, carica di colpi di scena spesso violenti e repentini, l'occhio vigile del narratore esplora le gerarchie familiari, i legami sentimentali e i rapporti sociali intessuti tra i vari personaggi, cogliendo il complesso mondo della psicologia umana. L'incostante via dell'odio è un'opera in cui confluiscono cronaca, mistero e avventura, arricchita da un leggero alone di romanticismo.

Romanzo d'amore che si svolge nel periodo storico della Seconda guerra mondiale, di cui però l'autore, cambia alcuni degli eventi principali. Pochi mesi dopo la disfatta inglese a Dunkirk, negli Stati Uniti le elezioni presidenziali vengono vinte dal repubblicano e neutralista Dewey, e l'Inghilterra si vede forzata a firmare un trattato di pace con Hitler e Mussolini. In Italia scoppia la guerra civile che porterà, dopo la morte del Duce, ad una lenta trasformazione in monarchia costituzionale. Protagonisti, legati da un rapporto adulterino, sono Giovanni Conago, sfortunato orfano adottato dalla famiglia monzese dei Gromini (da cui proviene sua moglie, la vanesia Tania), destinato a diventare un brillante fisico coinvolto nel progetto nucleare italo-tedesco ed Eloisa Guarneri, affascinante antropologa sposata al rivoluzionario e cinico commissario politico Paolo Antipovi. Sulla loro storia d'amore si riverbera l'insanabile conflitto etico fra Vittore Comaschi, arrogante gerarca fascista, e il fervente don Luigi, confessore della famiglia Gromini. Trama e conclusione risultano al di fuori degli schemi usuali dei romanzi sentimentali, così come lo è il suo contesto ucronico.

Un racconto, serio, ironico, faceto, melanconico, infantile delle settimane di 'quarantena', vissute da una prospettiva personale ma comune a tanti: quella di un giovane meridionale trapiantato a Bologna, sua città di adozione. Il capoluogo emiliano è la città ove l'autore ha subito la 'detenzione civica domiciliare' e assieme alla natia Crotone emerge come fulcro, non solo geografico, della narrazione. Attraverso la struttura narrativa del diario l'autore registra alcuni degli eventi che più lo hanno riguardato e incuriosito tra marzo e maggio del 2020, i mesi del lockdown richiesto dal governo italiano per il contenimento dell'epidemia da Coronavirus. Il diario si conclude il 4 maggio, il giorno della 'Liberazione'!

Amore, morte e senso del sacro sono i temi essenziali di questo romanzo che come fili si intrecciano e lentamente tessono una trama ricca di suspense e salti temporali e prospettici, dove intrighi e situazioni occulte aspettano di essere rivelati. Descrizioni e input sensoriali lasciano che il lettore si immedesimi completamente, vivendo un'avventura appassionata, connessa alle sensazioni e alle emozioni del protagonista che affronta un lungo percorso di conoscenza e accettazione di sé: dalla scoperta dell'amore carnale fino ad arrivare a quella del suo dono ultraterreno, smascherando i fantasmi del suo passato e del suo futuro.

Il 2025 sembra essere un anno come tutti gli altri: il progresso scientifico avanza, si intravede uno spiraglio di vita su altri pianeti, le città brulicano di individui dai volti annoiati. Anche la vita di Gianni Lazzari, un giornalista represso che sperava di diventare un romanziere, sembra scorrere lentamente, fra i soliti articoli di giornale e una redazione poco stimolante. Ma Gianni sa di essere fuori dal comune: nella sua mente balzano all'improvviso ricordi, frammenti di memoria non riconducibili all'attuale momento in cui vive, che lo destabilizzano e lo incuriosiscono. Questi episodi sembrano completamente estranei alla serie di delitti che si stanno consumando in città e che, essendo collegati da un fil rouge, risvegliano una pungente e irrefrenabile curiosità nella mente del giornalista. Accompagnato da Laura, giovane e attraente figlia di una delle vittime, Gianni comincerà a indagare e si renderà conto di appartenere a quel misterioso mondo che va delineandosi molto più di quanto egli stesso creda.

Sofferenza e risveglio, catabasi e ascesi, dolore e rinascita: sono questi i due poli oppositivi attorno ai quali orbitano i versi di Chiara Salbego; la stessa dicotomia, nei termini di Amarezza e Consapevolezza, dà il titolo alle due sezioni in cui è divisa la silloge. L'opera consiste per lo più di liriche in versi sciolti, incisivi ed eleganti. Si tratta di brevi componimenti che, con equilibrio stilistico e senza infingimenti retorici, esprimono l'impresa meravigliosa quanto straziante del mestiere di vivere. Grazie alle sue poesie, l'autrice ci fa immergere nel nostro dolore per mezzo del proprio vissuto, conducendoci per mano a toccare quel peso che ciascuno di noi trascina dentro di sé, poco importa che sia un fardello insostenibile o un carico leggero perché a ogni modo è venato dal rimpianto di un qualcosa andato irrimediabilmente perduto; un rimpianto che, tuttavia, non ostacola la naturale resilienza di ciascuno di noi rispetto alle esperienze dolorose della vita. Questa spinta a non abbattersi, a resistere, proviene dalle forze primordiali che albergano nel nostro profondo inconscio: Eros e Thanatos, Amore e Morte.

'@tristran @yseut. Una storia nata dai frammenti del poema di Béroul' dimostra che i grandi classici riescono sempre a insegnarci qualcosa di nuovo: la trama dell'opera, infatti, si ispira ad alcuni momenti della storia di Tristran e Yseut e custodisce traduzioni del poema di Béroul del XII secolo fatte e curate dalla stessa autrice. Caterina, una madre che ama la letteratura e vuole scrivere testi in grado di coinvolgere ed emozionare, decide di impegnarsi nella traduzione del famoso poema di Béroul, contornando i versi di illustrazioni, commenti e pompose spiegazioni. Per realizzare il suo sogno, la pubblicazione, chiede aiuto a suo figlio Tommaso che lavora per lo zio, nonché fratello della protagonista, presso una casa editrice: fra i due nasce un emozionante carteggio via email, che accompagna e delinea l'intera narrazione. È proprio grazie alle poche confidenze che i due protagonisti si 'sussurrano' telematicamente che spicca la figura di un'autrice irlandese, Mary Ellen, con cui Tommaso dovrà avere a che fare per lavoro. Fra il giovane editore e la scrittrice nascerà un amore che segue un percorso simile a quello tracciato dal destino di Tristan e Yseut...

I personaggi principali sono degli animali intenti, in maniera del tutto inattesa, a litigare pur di ostentare ognuno le proprie qualità, denigrando invece quelle degli altri. In un susseguirsi di versi liberi e rime, prevalentemente baciate, il testo si evolve fino alla conclusione in cui un millepiedi prende la parola e spiega a tutti gli animali che la particolarità dell'universo risiede proprio nella diversità che caratterizza gli esseri viventi che lo abitano. Una lezione importante, un tema molto attuale, alla portata dei bambini perché viene veicolato loro, con un linguaggio molto semplice, un messaggio incentrato sul valore della diversità: ogni persona va amata per quella che è. La battuta del gufo, infine, compendia in due righe il significato del titolo 'Questione di piume': il millepiedi, infatti, pur non avendo le piume, è stato molto saggio nel rimprovero rivolto agli altri animali. Età di lettura: da 3 anni.

Un romanzo decisamente attuale che sfrutta le modalità discorsive del giallo per costruire una riflessione in merito ai meccanismi della corruzione e ai rapporti che essa intrattiene con istituzioni e cittadini. Il protagonista è Adamo, responsabile dell'ufficio di una società che si occupa della riscossione delle tasse e delle imposte dello Stato. La sua vita tranquilla e senza grandi pretese viene improvvisamente sconvolta dall'omicidio della sua migliore amica. A ogni progresso delle indagini l'uomo pare ricevere un'ulteriore sconfitta. Il mondo gli crolla addosso, scoprendo che tutta la sua vita è stata fino a quel momento una menzogna. I successi sul lavoro, i colleghi, il capo, la donna che amava: niente di tutto questo era reale. Molto intenso il contrasto evocato dall'autore tra la quotidianità innocente, impeccabile e ligia al dovere di Adamo, la sua vita prima dei delitti, e i comportamenti scandalosi e immorali di tutti coloro i quali lo circondano. I crimini che lentamente vengono alla luce, incassati uno nell'altro come delle scatole cinesi, fanno sì che il romanzo, oltre a raccontare un crimine, ne sveli sempre un altro a esso connesso.

Raccolta di riflessioni sul saggio di Emanuela Cangemi 'Breviario' di Comunicazione erotica. Romanzo psicologico in chiave musicoterapica.