La Siria era un punto d'incontro tra antiche civiltà, luogo in cui si sono formati e dai quali sono emersi fermenti culturali divenuti poi universali: le tavolette di Ugarit che riportano la prima forma di alfabeto scritto al mondo e la più antica biblioteca del mondo scoperta ad Ebla. La Siria conserva le tracce lasciate dalle culture delle civiltà più disparate: dagli Accadi agli Amorriti, dai Cananiti ai Fenici fino agli Aramaici e ai Ghassanidi. Greci, Romani e Persiani conservarono la loro specificità rendendo la Siria un mosaico unico, formando poi la cultura del paese. La Siria era un enorme museo a cielo aperto, le cui meraviglie purtroppo oggi sono andate in gran parte distrutte.

Tutto quello che c'è da sapere per affrontare, con serenità, l'esame da sommelier.

Prefazione di Francesco Pesce.

Tutti conoscevano Bonso, l'orso del bosco. La sua casa si trovava nel cuore della foresta. Nessuno però si era mai avvicinato a lui. Perchè Bonso era sempre impegnato a cercare. Ogni mattino cominciava la sua ricerca ma la sera si trovava sempre al punto di partenza. Cercava, cercava. Ma forse qualcosa sbagliava. Ghiandaia dai rami della Quercia Frondosa vedeva ogni giorno Bonso intraprendere la stessa ricerca, compiere le stesse soste e ripartire sulla stessa strada. Anche Ghiandaia era in ricerca. Lei però sapeva bene di cosa. Cercava un amico...

Graziella Allegri racconta la storia e i monumenti di un Paese che oggi è al centro delle cronache, ripercorrendo le città sulle rive del fiume Dnepr, visitate durante una crociera fatta nel 1995. Il viaggio parte da Odessa, con la famosissima scalinata Potemkin e il monastero di San Panteleimon, tocca Kherson e l'isola dei pescatori, Nova Kakhovka, Zaporozhye, l'isola dei Cosacchi, Dnepropetrovsk e Kaniv, dove è seppellito il poeta Taras Shevchenko, per concludersi a Kiev, città ricca di edifici splendidi come la Cattedrale di Santa Sofia e il Monastero delle Grotte di Kiev.

Un affresco contemporaneo, fatto di persone, ambienti e storie inedite. Eccoli i Veneziani. Ritratti per la prima volta nelle loro case da un artista armato di Leica, curiosità e stoicismo. Per cogliere l'istantanea giusta, lo scatto fuggente che ferma per sempre un mondo sempre più in pericolo. Uno, l'individualità della persona; nessuno, gli abitanti destinati a sopravvivere nelle città d'Arte, e cinquantamila, il numero dei residenti rimasti a Venezia. Ogni soggetto è raffigurato nell'ambiente in cui vive, la sua casa. L'affresco si ottiene dalla somma dei particolari. Un mondo che tramanda un patrimonio culturale di reminiscenze antiche.