Per secoli i figli definiti 'illegittimi' sono stati destinati al macello esistenziale, segnati nel cuore e nell'anima per tutta la vita, senza la possibilità di rivendicare alcun diritto. Il vergognoso appellativo ha eretto muri di infelicità, come accadde in Sicilia nei primi del Novecento al protagonista di #verità. 'E mentre gli altri ricevevano un abbraccio paterno, a me è toccato il destino più crudele, quello che spetta ai buoi quando vengono marchiati; sono stato costretto a vivere circondato dalla menzogna e da collusi silenzi, che mi hanno ricordato costantemente quella tremenda etichetta di figlio illegittimo.' La 'contastorie poeta' siciliana Mirella Maria Grazia Cristaldi dà voce ai protagonisti con versi di potenza emotiva e narrazioni intimiste, per raccontare le catastrofi affettive che colpirono Antonino e tutta la sua famiglia, in un periodo storico controverso e doloroso che portò alla Seconda guerra mondiale.

Giovanna è una giovane insegnante, insoddisfatta del suo lavoro e della sua vita da single. Su consiglio dell'amica Caterina ella decide di affidarsi a uno psicanalista freudiano, sperando che questi risolva la sua depressione. Arrabbiata con quel Dio in cui credeva da bambina, si consegna alla terapia investendo in essa soldi ed energie. Successivamente da una serie di apparenti coincidenze che si manifestano attraverso strani doni, libri che le capitano tra le mani e sogni inquietanti, Giovanna capisce che qualcuno ha operato su di lei delle azioni esoteriche che sono alla base del suo malessere. Decide allora di abbandonare la strada della terapia freudiana e di riconsegnarsi alla fede, attraverso l'aiuto di un esorcista. Percorrendo tale strada, Giovanna fa luce sulle ombre della sua vita fino a individuare attraverso un sogno rivelatore chi sia la persona che l'ha inserita in questa spirale esoterica.

È un fantasma ad aver suggerito il racconto che dà il titolo a questa pubblicazione. Apparso in una notte di primavera all'autore, rubandogli il sonno, gli ha riportato alla mente la canzone che Francesco Guccini trasse da un versetto biblico: Shomér, Ma Mi-Llailah? Sentinella, quanto resta della notte? La risposta a quell'antica domanda ebraica, Varani cerca di offrirla nei racconti ispirati dal suo percorso esistenziale, dalle sue radici familiari e popolari, riscoprendo personalità come Guareschi - in 'C'era prima lui' - o narrandoci del suo incontro con Francesco Ricci ed Enzo Piccinini, figli appassionati della stessa terra dell'autore e protagonisti de 'La cicatrice e la profezia'. È grazie a queste presenze e al fantasma di quella notte che Varani vuole suggerire, in queste pagine, che il buio non è l'ultima parola sulle nostre esistenze.

Età di lettura: da 6 anni.

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