Il tasso di disoccupazione in Italia sfonda ogni giorno nuovi record negativi, specie tra i giovani. Per molti di loro il posto di lavoro, soprattutto fisso, è un miraggio. Le prospettive sono sempre meno rosee, in pochi riescono a raggiungere il tanto agognato ruolo produttivo nella società che sia anche gratificante. Gabriele Legnani offre con questo lavoro un punto di vista completamente diverso, basato sull'esperienza diretta di chi un posto di lavoro lo ha, ma non lo descrive esattamente come paradisiaco. L'ambiente lavorativo scatena emozioni e sentimenti particolari, non sempre positivi, che talvolta rendono l'uomo peggiore. 'Il lavoro è una gran brutta bestia' vuole in tal senso essere un cinico ritratto dei lati 'oscuri' del posto di lavoro, nello specifico all'interno di un'azienda, così da rappresentare un incentivo per i giovani ad affrontare tutto con lo spirito giusto, senza troppe illusioni, con consapevolezza e realismo.

Gli esiti di un incidente stradale divengono la trama di una sofferenza schizofrenica, l'inizio dei viaggi che Massimo e Lucilla, i protagonisti intraprendono: in Toscana sotto il solleone implacabile, al Parco S. Giuliano di Mestre per il concerto dei Green Day; ma le peregrinazioni nel passato, dentro le loro anime alla ricerca di Maddalena, della loro unica figlia vittima della strada, sono i viaggi più impegnativi da sostenere. Pile di libri, pezzi musicali, stivali, una folla di stivali, sogni, sofferenza, vicende esilaranti, tutto si mischia in un gioco ossessivo di riflessioni, dentro l'insondabile groviglio che lega l'esistenza all'aldilà. È il romanzo su Maddalena ma al tempo stesso su Massimo, Lucilla... e loro tutti... ma chissà fino a che punto più dell'una o dell'altro o dell'altra ancora...

Per Marika, provata dalla separazione dei suoi, cambiare paese significa voltare pagina, lontano dai ricordi di un'infanzia felice in famiglia. Trasferirsi a Forlì da Barbara, amica e collega, non la aiuterà a risolvere il suo conflitto interiore, a colmare il suo vuoto d'amore. La sua è una fuga da se stessa che le preclude la possibilità di amare e di essere amata.

Per quanto la scrittura possa essere una pratica prettamente personale, dipendente dall'indole e dall'interiorità di ognuno, nonché dalla sua capacità di esternare e di esprimere su carta i propri pensieri e i propri sentimenti, la parte fondamentale del processo che dalla composizione porta alla fruizione da parte del lettore è la condivisione. Che si tratti di un romanzo o di un racconto, per lo scrittore lo scopo di fondo è quello di riuscire ad entrare in sintonia con il lettore, dando il via a quel ribaltamento di ruoli che porta chi legge a 'sentire', comprendere e far sue le emozioni di chi 'scrive'. Per questo i 35 racconti che compongono l'antologia letteraria 'Scritture in libertà' sono non solo diretta espressione del concorso letterario 'Buk', organizzato da Scrivendovolo.com e Il Violino Edizioni, ma anche il frutto di una selezione che tra gli oltre 100 racconti partecipanti ha portato i lettori stessi a dover scegliere i testi migliori, racchiusi in questa raccolta.

'Si arrabbiò e bloccò Milano' racconta la storia di un bambino che nasce povero, e, durante un'epoca travagliata come quella della guerra, prova ad emergere e cercare di realizzarsi pur sapendo che la sua vita sarebbe stata simile proprio ad un vasto campo di battaglia. Tenace e determinato, il protagonista, Antonio Miraglia, decide di cercare fortuna lontano dalla sua terra ed emigrare verso il Nord della Penisola cimentandosi in diversi lavori di fortuna. Senza mai rinnegare o svalutare le sue umili origini, Antonio attende fiducioso l'occasione giusta per intraprendere un percorso lavorativo che lo faccia sentire finalmente soddisfatto. Grazie all'impiego presso l'ATM di Milano, ma soprattutto grazie all'attività di sindacalista svolta con passione e abnegazione, Antonio dimostra il suo valore professionale e umano affrontando in modo coerente un periodo molto delicato della storia d'Italia dal punto di vista della tutela dei diritti dei lavoratori. Un libro che racconta una storia d'altri tempi in grado di rappresentare un esempio positivo di fronte al forte momento di crisi e difficoltà economica e spirituale che stiamo attraversando.

L'opera, costituita da immagini simboliche e surreali, è divisa in due parti e prende spunto dall'amore fra due donne, per condurre il lettore nello spazio dolce della Diversità e amaro del Pregiudizio. Nella prima parte si snoda, come un tenero poetico ricordo, la tormentata vicenda tra Luna e Venus che si consumerà nella lotta estenuante e impari con il Giudice cinico e ipocrita. Giudice artefice di inesorabili sentenze e altresì costretto a sua volta in abiti neri dalle sfumature non definite. Nella seconda parte Giuseppe, coscienza angelica, guiderà Venus a ricercare il senso della danza e della vita stessa. Personaggi minori, esempio e paradigma delle discriminazioni faranno da sfondo alla storia come ballerini danzanti al confine tra il torto e la ragione, tra il bianco e il nero.

Un suono, una melodia, una piacevole musica. Una raccolta di racconti: autori giovani, emergenti, affermati, esordienti in un mix irresistibile di generazioni che esprimono la loro creatività in brevi ma intensi racconti. I sogni, le speranze e le mille virtù dei trentacinque protagonisti della raccolta si incontrano per la prima volta in un unico testo per dar vita a un'escalation di emozioni. 'Melodia letteraria' è una raccolta di racconti apparentemente lontani tra loro ma saldamente legati dal filo conduttore dell'amore per la narrazione, per la buona letteratura e dalla volontà di raccontare una storia, una melodia di storie.

'Ora sono in viaggio, in viaggio verso una mete sconosciuta, non ho mai avuto una strada da seguire, nessuno mi ha mai indicato la via giusta da prendere e mille volte mi sono disperso nella notte. La vacuità dei miei pensieri è simile ad un palpabile gemito di rondine al primo spiccar di volo, il fragore che lo accompagna si avvicina all'impetuosa tempesta che scarica fulmini mortali tra le acque mentre le barche in lontananza arrancano tra le onde, rischiando di capovolgersi ad ogni colpo di vento.'

Francis Drake è un comandante che, a bordo della Golden Hind, nel '500, solcava i mari al servizio della Regina Elisabetta all'attacco delle colonie spagnole. A Londra, nel frattempo, Mark Smeaton era solito intrattenersi a corte con Anna Bolena, moglie di Enrico VIII, e dalla loro relazione venne alla luce un figlio, tenuto nascosto a chiunque e disperso chissà dove, dopo essersi imbarcato proprio a bordo della Golden Hind. Oltreoceano, tre secoli più tardi, Rex J. Williams è un cowboy che in sella al suo fido Blackgold e in compagnia della futura moglie Samantah, perlustra in lungo e in largo il vecchio West alla ricerca di un prezioso tesoro sepolto in qualche angolo di mondo.

Phoenix Skyesdom non è un eroe. Non è l'Erede della Fenice, non è il prescelto tanto atteso da Mayrea... Eppure due Draghi, ed un pianeta intero, affideranno le loro speranze sulle sue sole spalle. Ancora una volta a Mayrea un'oscura minaccia di distruzione e rovina prende forma:i popoli del pianeta sono disuniti ed esitano a gettarsi in un conflitto contro un crudele stregone, e forse solo la voce autorevole dell'Erede della Fenice potrà convincerli ad unirsi un'ultima volta... Con l'unica compagnia fidata di un giovane principe Drago, Phoenix Skyesdom dovrà imparare ad affrontare con coraggio il proprio ruolo, fino ad accettare un destino che lo costringerà a scoprire ad ogni nuovo passo la verità su se stesso...

In una storia d'amore ciò che chiamiamo destino si traduce spesso in tempismi, coincidenze e situazioni che rischiano di segnare il successo o l'insuccesso dell'intero rapporto di coppia. A volte, il sentimento non è sufficiente, i protagonisti devono riuscire a comprendere fino in fondo ciò di cui hanno bisogno prima ancora di ciò che vogliono. Tra le varietà di simbolismi, tratti distintivi e significati occulti che un gesto, una parola o una situazione particolare possono assumere ci sono, senza dubbio, i numeri. 'Quali sono le dinamiche del destino, un destino che permette incontri e poi separazioni. Ciò che accade in una storia d'amore come tutto il resto nella vita dipende dal destino? O è frutto del libero arbitrio? A cosa credere? Ad un immenso libro in cui è già scritto il nostro percorso di vita? Oppure alla capacità dei singoli individui di essere fautori del proprio futuro? Tutto questo è contenuto in un grande cerchio formato dai numeri. Numeri che acquisiscono significato nel momento in cui impari a leggerli come le lettere dell'alfabeto'.

'Chi può sapere se quel 'per sempre' verrà rispettato oppure no? Non erano solo parole. Quando qualcosa lo si scrive nero su bianco, o lo si incide in falsopiano su di un albero, il vento non potrà mai rubarlo, neanche dopo cent'anni.'

'L'amore per gli uomini è come la linfa per gli alberi'. Le meravigliose montagne del Trentino sono il giusto sfondo di un'appassionante storia d'amore tra due giovani. Oliver, è sempre accompagnato dalla vena poetica, una componente che lo aiuterà soprattutto nei momenti più difficili. Nella poesia trova il rifugio appropriato e la forza necessaria per amare, in segreto, Veronica. Lei dovrà battagliare con terribili esperienze, come la sua tremenda malattia e la prematura morte del padre, ma tutto sembra svanire ed essere lontanissimo quando i due si rintanano nel loro luogo: il 'Picco Del Cielo'. Successivamente Oliver, esausto e sconsolato, lascia l'Italia per cercare maggiore fortuna nell'Ohio, ma quando capisce che anche in America la vita non è facile ritorna in patria, dove però qualcosa lo attende.

Una chat, due uomini, un incontro casuale, insolito, inaspettato e la fredda brutalità di un comune social network acquista un significato inedito. Si tratta di uno di quegli incontri che Pasolini avrebbe definito come 'l'avvento del distruttore'. Pierpaolo e Romeo, dopo l'incontro, non potranno più dirsi gli stessi. Essi dovranno interpretarsi e inventarsi di nuovo, fin alla maturazione della loro svolta esistenziale. Sì, forse non saranno eroi, ma comprenderanno come la casualità comunicherà loro che il vero lieto fine non è necessariamente solo l'amore, bensì la coscienza raggiunta delle libere possibilità offerte, di cui l'amore ne è solo un'espressione.

È l'anno 1942, la grande guerra sta incendiando l'Europa e anche nel piccolo paese in riva al mare la gente vive questo tempo fra ristrettezze e voglia di normalità. Nella fabbrica a ridosso della foce del fiume, c'è grande attività, si fabbricano aerei e macchine da guerra. In una insenatura del fiume una famiglia di pescatori tiene il peschereccio ormeggiato ad un pontile. Tutte le mattine, quando il tempo lo permette, esce in mare a pescare e la sera rientra, scarica le cassette piene di pesci e le depone sul banco del mercatino dove la gente si affolla, bramosa di acquistarlo. Il mare è insidioso non solo per i capricci del tempo: le mine vaganti lanciate da navi nemiche sono in agguato, a volte sono visibili e galleggiano semisommerse in superficie, altre volte sono sul fondo invisibili e pronte ad espldere e distruggere l'incauto peschereccio con cui vengono a contatto. In questa situazione, due ragazzi dopo essersi conosciuti, si fidanzano ma la guerra li divide. Lui deve partire militare mentre lei, rimasta in paese, dovrà affrontare le difficoltà per il conflitto in corso che si sta facendo ogni giorno più cruento e coinvolge il suo mondo di sentimenti.