Una raccolta di lettere scritte dall'autrice al padre a partire dal giorno della sua morte. L'interiorità autentica può parlare più facilmente a chi visibilmente non c'è più, mettendosi a nudo, nella consapevolezza che niente si può ormai nascondere. Il libro è l'occasione per riflettere sulla vita, sui valori nei quali si crede e l'esperienza individuale diventa una riflessione generale sul difficile rapporto che lega ogni figlio al proprio padre, nel tentativo di trasmettere a chiunque l'importanza che ha la figura di un papà nella vita di un figlio, a prescindere dalle incomprensioni che il divario generazionale impone.

"Come posso amare questo trono.", sussurra Umberto mentre passa accanto alla sala ammantata di cupo rosso con in fondo il piccolo trono dorato dei Savoia. Parole bisbigliate sperando di non essere ascoltato. È il 10 maggio del 1946, quando Umberto diventa Re Umberto II di Savoia. In questo racconto, narrato in prima persona, le illusorie promesse, gli affetti e i rimpianti del "re di maggio" attraverso preziose testimonianze e documenti storici inediti.