Disabilità, un termine che in apparenza sembra dir tutto, invece nasconde tantissimi valori, tanta bellezza e vitalità. Partendo dal suo triste passato ad oggi, molti progressi si sono fatti sulla tematica, dall'emanazione delle prime leggi, alla integrazione scolastica fino ad arrivare agli 'Ausili' strumenti per maggiore autonomia. Per quanto i progressi fatti siano resi accessibili e integrativi è di assoluta importanza abbattere l'ostacolo principale del 'pregiudizio' con le 'risorse' che la disabilità concepisce, dimostrando che anche nella disabilità una persona può realizzarsi, può amare, crearsi una famiglia, fare sport e fare tutto quello che qualsiasi persona fa nella vita con modalità diverse, innovative e originali da cui tutti possano attingere. Il testo si conclude con i pilastri portanti della integrazione totale del gioco e dello sport e con lo sport integrativo del Calc-in ideato dall'autore.

Questo lavoro, frutto di una serie di studi sull'importanza della nutrizione umana e dell'esercizio fisico, nasce con l'intento di far migliorare la conoscenza, riguardo i temi della malnutrizione e della sedentarietà, che oggi interessano tutte le fasce d'età; al fine di favorire il benessere dell'uomo in relazione alla sana alimentazione modello mediterraneo, che ha caratterizzato lo stile di vita dei nostri Nonni e Genitori, i quali non soffrivano di 'patologie del benessere' come spesso succede oggi. La Dieta Mediterranea, non è un regime alimentare restrittivo, piuttosto uno stile di vita sano all'insegna del consumo di alimenti autoctoni e a (Km 0) accompagnati da un esercizio fisico naturale.

Disabilità intellettive e difficoltà motorie, disagio sociale e ambientale, diverse provenienze geografiche, religiose e linguistiche convivono negli ambienti scolastici con i disturbi dell'apprendimento e le fragilità del crescere e sviluppano inimmaginabili quanto complesse relazioni emotive. Interrogativi sul loro futuro, gli alunni e le alunne di scuola cercano uno spazio personale di crescita, sognano una casa dalle pareti stabili e una classe che sappia accoglierli in autonomia nonostante le difficoltà. Si rivolgono alle Istituzioni, che si augurano capaci di soddisfare i loro bisogni, si affidano ad una cerchia di nuovi affetti familiari e sociali e aspettano che si costruisca una palestra, finalmente in grado di non lasciare nessuno a bordo campo. Le alunne e gli alunni protagoniste/i riescono ad esprimere i loro bisogni attraverso l'incontro quotidiano con l'insegnante e l'amicizia con i compagni di classe ai quali regalano straordinarie opportunità di crescita morale e maturità di pensiero.