"Nel regno dei fessi" è una raccolta di brevi scritti nei quali l'esordiente autore, cogliendo a piene mani nel colorito vocabolario partenopeo ed affidandosi all'ironia ed al non-sense, descrive aspetti insoliti del nostro vivere quotidiano. Un'opera che vuole strappare un sorriso al lettore, inducendolo anche a riflettere (almeno un poco)...

Una serie di morti inspiegabili sconvolge la città di Rouen, in Normandia. L'assassino ha scelto un metodo piuttosto singolare per sopprimere le sue vittime, che metterà in crisi il commissario Fournet. Michel, proprietario di una pasticceria, verrà coinvolto suo malgrado insieme alla vivace figlioletta Miriam. Che legame c'è fra le vittime? Quali terribili segreti nascondono? Ma, prima di scoprirlo, Fournet dovrà fare i conti con mariti gelosi, medici dal passato oscuro, ragazzi ingenui, giovani ladre, vecchiette pettegole e indiscrete, donne belle e misteriose... oltre ad affrontare un suo problema personale. Scoprirà così che la verità spesso si cela agli occhi di chi guarda le cose con superficialità e non sa più sognare. Tra realtà e fantasia, presente e passato, ombre e fantasmi, ma anche una buona dose di ironia, la vicenda si snoderà fino all'inaspettato epilogo, quando la verità apparirà tragicamente in tutta la sua semplicità. Semplice come lo sguardo innocente di un bambino.

"Mors Indecepta" è un'espressione che significa letteralmente "Morte disingannata" ed erano soliti pronunciarla gli antichi romani indicando situazioni in cui la Nera Falciatrice sembrasse battuta, sconfitta dagli eventi, ma che subito tornava più feroce e spietata. Essa si prende gioco di loro e strappa all'uomo che ha finto di dimenticare la sua esistenza, il dono più prezioso che possiede. Accecati dal denaro, dai propri interessi, dalla loro follia, i protagonisti del libro sono degli antieroi, sinistri e crudeli, pronti a lasciarsi alle spalle, sangue e morte per perpetrare il compimento dei loro piani. Le valigette di pelle nera contengono un preziosissimo tesoro, un segreto cui gli uomini sarebbero disposti a uccidere per diventarne i custodi. Le storie di criminali, agenti segreti e persone comuni s'intrecciano l'un l'altra, in questo primo capitolo della serie "Mors Indecepta", in cui la morte è sempre presente e viva nelle mani dei protagonisti, i quali non si rendono conto di averla costantemente accanto a loro pronta a colpirli quando meno se lo aspettano.

Per la recluta Smith ed i membri dell'equipaggio dell'incrociatore leggero Aurora non è una normale missione di routine. Per la prima volta nella storia dell'umanità stanno per esplorare un pianeta che orbita attorno ad una stella che non è il Sole e che sembra possedere tutti i requisiti necessari per una colonizzazione che permetterà di dare respiro ad una sovrappopolata Terra. Quando giungono sulla superficie di Krox scoprono che gli uomini non sono gli unici esseri viventi nella Galassia e che il pianeta, oltre ad essere la culla di una civiltà primitiva, che scambia gli esploratori per emissari del dio Gigah'ax, nasconde altri visitatori spietati disposti a tutto per annientare ogni forma di vita. Da questi incontri nascerà una lotta per la sopravvivenza che porterà gli esploratori fino al limite delle proprie possibilità e dal cui esito dipenderà il destino dell'umanità stessa.

Originato al di là dei domini già attraversati, si elevò, in un tempo ormai troppo distante dal poter essere rinnovellato con assoluta certezza, un luogo in cui gli esuli superstiti di antiche civiltà dimoravano tra nostalgie e presentimenti di guerra. Un luogo ingentilito e prodigato nel nome della salvezza per tutti coloro che abbisognavano di una seconda opportunità ed un destino che si fosse rivelato dissonante rispetto a quello riservato per i loro avi in passato. La "Decima Terra" aveva conosciuto le sue epoche migliori quando queste civiltà erano ancora oltremodo intente a prodigare le loro opere e a distribuire le loro conoscenze per lidi casti finora mai esplorati dall'accorgersi che, presto, un involuto mutamento, avrebbe potuto vacillare le sorti del loro incerto avvenire...

Diario di una testimonianza vera, un'esperienza vissuta raccontata da una bambina sulla guerra di Sarajevo. Questo diario è stato scritto giorno per giorno nelle cantine umide dei palazzi di Sarajevo. Una dura quotidianità senza acqua senza corrente e soprattutto senza il cibo. Infine l'arrivo a Roma e l'inizio di una nuova vita con nuove battaglie da affrontare.

In un mondo dove magia e ragione combattono per avere il sopravvento l'esistenza di una ragazzina passa inosservata come un fiocco di neve in una bufera. Ma Nadik ha sempre dovuto affrontare orrori ben diversi da quelli di chiunque altro, orrori sepolti tanto profondamente in lei che nessuno è mai riuscito a intravederne neppure l'ombra. Nascondere le sue capacità e i suoi incubi è sempre stato l'unico modo per vivere in pace, ma nulla si può nascondere per sempre. Travolta da una verità che a stento comprende dovrà abbandonare tutto ciò che conosce nel nome di Hall, di un mondo perduto nella sua memoria ma al quale è legata da un fato contro cui non può lottare. Affrontando giganteschi draghi e demoni sanguinari comincerà a capire che per salvare il suo mondo dovrà rinunciare a tutto, forse anche a se stessa.

Cristina è una parrucchiera e studia all'università. Con suo marito vive una relazione apparentemente felice. L'amicizia con Costantino la scuote e le fa capire che sta vivendo una vita che non le appartiene. Conosce Valerio, amico di Costantino, e dal primo sguardo sente una totale fiducia nei suoi confronti. Le emozioni che prova non la portano a vivere relazioni fisiche, ma trova il coraggio di lasciare il marito e inseguire il suo sogno "magico". Un salto nel buio dove non esistono certezze. Rimane sola ma è fiera della sua integrità di donna. L'incontro con Massimo capovolge ogni previsione, Cristina segue il flusso della vita e forma una famiglia. Un giorno, dopo anni, arriva una lettera: è un tuffo nel passato. Cristina riprende un percorso iniziato "in punta di piedi", verso la conoscenza più profonda di un essere umano.

Sulle pacifiche terre di Vendor è tornata ad incombere la minaccia del Negromante Nero Zord, ritornato dall'abisso infernale in cui era stato confinato per riprendersi il dominio sulle terre emerse. In esse vive l'erborista Thalia, ignara proprietaria del rosso amuleto che, una volta recuperato, permetterebbe a Zord, secondo un antico rito, di raggiungere il suo scopo. Ignara della minaccia incombente, Thalia si reca alla tomba del vecchio re di Vendor, dove, un'antica profezia, le rivelerà la funzione della pietra che porta al collo e la responsabilità che ne deriva. Zord inizia così a tessere la sua ragnatela di spie, inganni e magie per catturare la ragazza, ma lei, coraggiosa e determinata a sconfiggerlo, intraprenderà il pericoloso viaggio fino all'oscura cittadella del Negromante assieme a Gillian il guerriero, Tyra la ladra, Seven il mago e Hadja, bambina non vedente. Un'avventura in cui i cinque dovranno affrontare non solo le insidie del negromante, ma anche i propri demoni.

"Il lettore delle poesie di questa raccolta comprenderà presto come il senso dei versi e il suono delle parole, come sorelle, siano nate direttamente dalla necessità di esprimere del loro autore, confermando l'idea che lo scritto può nascere già compiuto dall'esigenza interna di dire.Potrà accorgersi anche come esse esprimano, per l'arco di tempo compreso, un percorso tutto centrato sull'umano intuendo che è stato quello di una vita, partito proprio dalla ricerca di quel senso che all'inizio non poté essere esigenza di scrittura ma necessità di comprensione. In alcune poesie come "dedicata", "teoria", "l'Ade" e qualcun'altra, vi è l'eco più diretta di questa ricerca personale che alla fine degli anni '70 iniziò nei seminari dell'Analisi Collettiva, tenuti a Roma dallo psichiatra Massimo Fagioli. Un'esperienza oltre che analitica, anche di formazione umana e proprio per questo anche artistica."

"C'è più poesia in un mandorlo in fiore o in una prostituta che lavora per strada? È più poetica la nostalgia del passato o la coscienza della realtà del presente? Ma sopratutto: credete che la poesia sia quella cosa pallosa che vi impongono a scuola e che non vi appartiene? Quella cosa astratta e astrusa che non ha niente a che fare con la vita reale? Un passatempo di lusso per intellettuali oziosi che non hanno niente da fare e da pensare?"

Lo specchio dell'anima è una raccolta di poesie, principalmente d'occasione, di lunghezza variabile che, spesso, non presenta una schematizzazione. I componimenti, usualmente, mostrano versi sciolti, per scelta dell'autore. La collezione introduce diversi temi principali, tra cui: amore, morte, amicizia, sogno, incubo, vita, clima, inquietudine, solitudine e molti altri.

Emma ha 19 anni e finalmente si innamora di un ragazzo bellissimo: Efrem. Il suo amore è sicuramente corrisposto ma Efrem ha troppi segreti, il suo comportamento suscita molti dubbi. Nel tentativo di trovare delle spiegazioni, tra abductions e viaggi astrali, Emma si trova coinvolta in situazioni incredibili e pericolose e conosce luoghi quasi fantastici. Entra in contatto con un modo di vivere diverso, con una civiltà più evoluta. Questi eventi la cambiano profondamente e irreversibilmente, anche dal punto di visto strettamente fisico. Emma teme di aver perso Efrem, teme di averlo perso per sempre. Le rimangono solo il suo sincero amore e la speranza che lui possa tornare prima del tramonto dell'ultima luna dell'anno...

Dicembre 1959. Nato da famiglia povera, Elia, un bambino di 5 anni, s'interroga sul proprio mondo e su sé stesso. Rientrando una notte, Eugenio Russello, architetto disoccupato, trova la moglie, che l'attende da ore. Ne segue una scenata. Colpito mentre gioca, un amico di Elia rischia di perdere un occhio. Un poliziotto viene ferito durante una rapina in banca. La vita di Angelo Salvio, giovane universitario, è segnata dal suo handicap: zoppica. Una sera di capodanno Angelo incontra la diciassettenne Chiara Argento, e se ne innamora. Ogn'uno di questi personaggi ha una sua storia, ognuno segue vie diverse ma, in un modo o nell'altro, le loro strade finiranno inevitabilmente per incrociarsi. Le tempeste della vita arriveranno. Che ne sarà di loro? Libera me Domine! È l'invocazione di Elia, ma è l'umanità intera che grida a Dio: Liberaci Signore! Un testo emozionante, appassionante, pieno di suspense e di stravolgimenti.

Manuel è un comune ragazzo sui trent'anni che ogni giorno si "trascina" al lavoro, la sera si sbronza con gli amici e di tanto in tanto si fa "confortare" da Milly, la sua prostituta preferita. La sua routine viene sconvolta quando Rob, il suo migliore amico, conosce Miriam; una ragazza talmente bella e intrigante che Manuel si sente attratto a tal punto da diventarne ossessionato. Cerca in tutti i modi di fare colpo su di lei, anche se Miriam sembra più interessata a Rob che a lui. Tra inganni e ipocrisie, Manuel arriverà a scoprire l'amara verità sui due e, in un escalation di follia maniacale, deciderà per un'unica, estrema soluzione. "Non diffidare delle stelle" scava negli abissi della mente umana, in un misto di sesso, situazioni grottesche e cinismo. Fino a che punto ti spingeresti per disperazione?

"La nuova raccolta poetica di Matia Curci, dal titolo 'Tra versi e note', è composta da una trentina di testi. In essi, l'autrice si avvale di un lessico moderno, agile e asciutto e spesso intarsiato da immagini liriche. Dal punto di vista linguistico, la cifra del suo dire potrebbe essere definita come una fresca sperimentazione innovativa, oserei dire futurista, con la quale Matia intenda comunicare al lettore il motivo simbolico dell'ispirazione. Dalla silloge di Matia, con una propria e sicura autonomia di pensiero, emergono non solo acuti spunti meditativi, ma anche la ricca sensibilità della vibrante anima artistica. L'amore e la vasta gamma dei sentimenti costituiscono le tematiche a lei più care. I versi, specchi dell'anima, nascondono un bisogno esasperato di affettuosa comprensione e profilano la misteriosa dolcezza dell'amore." (Tratto dalla prefazione della poetessa M. Teresa Santalucia Scibona)

"La seconda guerra mondiale rimane nella memoria dei pochi reduci ancora vivi tra di noi, ma solo grazie ai vari libri scritti da molti di loro si riesce a capire veramente che cosa ognuno, in maniera simile ma differente, abbia provato sulla propria pelle. In molti libri si parla approfonditamente magari delle esperienze di un solo fronte vissute dai reduci, ma in pochi casi si racconta proprio la loro vita dal momento della chiamata alle armi fino all'epilogo dell'evento bellico. Recuperate le memorie di guerra di mio nonno, scritte a mano nel lontano 1975, ho iniziato l'anno scorso un lavoro di ricostruzione e stesura del suo diario di guerra, dalla chiamata alle armi nel 1940 alle prime marce sul fronte francese, passando da quello greco-albanese, finendo poi in Russia sul Don. Questo libro potrà sembrare simile a tanti altri scritti negli anni passati, ma potrebbe aggiungersi senza problemi a loro, arricchendo le pagine della storia italiana, per non dimenticare mai e per tenere vivo il ricordo dei molti soldati morti in quei duri anni."

Una serie di sogni che legano sei protagonisti del romanzo, sono il filo conduttore della vicenda narrata. Non sono normali sogni, assomigliano di più a dei deja vu o a dei ricordi. La storia narra i sei giorni precedenti al 21 Dicembre 2012. La data nella quale, secondo le famose profezie Maja, ci sarà un cambiamento epocale per l'umanità. I sei "sognatori" dovranno affrontare l'imminente disastro naturale che sta colpendo il nostro pianeta, ma non sarà solo questo che li dovrà preoccupare. Qualcuno gli darà la caccia in modo spietato e sarà molto "determinato" nel cercare di raggiungere il suo obiettivo. Per loro fortuna un ragazzino molto "importante" verrà in loro aiuto. Nel romanzo si darà risposta a molti quesiti che assillano l'essere umano fin dall'alba dei tempi. Da dove veniamo? Cosa c'è dopo la morte? Come è stata creata la vita sul nostro pianeta? Esiste Dio? Alla fine del libro, ma proprio all'ultima pagina, tutto vi sarà chiaro!

Jared Ouray è un ragazzo problematico. Nonostante sia benestante non perde occasione per dimostrarsi una vera e propria testa calda. Sarà Gad, suo nonno, che tenterà di riportarlo sulla retta via portandolo nelle foreste della sua tanto amata riserva ranger. Tuttavia, non passerà neppure un giorno che il ragazzo scapperà e sarà proprio sul rettilineo intrapreso in macchina che, nel buio, una figura a quattro zampe sbucherà fuori all'improvviso provocando l'incidente in cui perderà i sensi. Quando si risveglierà si scoprirà diverso. Perché lui? Cosa gli sarà successo veramente? Come potrà tornare ad essere ciò che era prima? E, soprattutto, questa trasformazione gli cambierà solamente l'aspetto o anche il cuore?

Una sola persona può cambiare interamente l'esistenza di un'altra. Fu così che la vita di Dafne non fu più noiosa e semplice come lo era prima. L'incontro con Morgan confonderà la sua mente e la sua realtà cambierà del tutto. Presto sarà costretta a capire che l'amore va oltre l'umanità, ma esistono delle scelte. Esiste il bene e il male, ma a volte le due cose si intrecciano e si perde di vista ogni ragione.

"Seconda travolgente opera di alchimia emozionale del poliedrico artista Lorenzo Cerri. Le parole delle sue poesie tagliano con una profonda consapevolezza del mondo esteriore ed interiore i pensieri del lettore, fornendo particelle di sensazione, frammenti di inquietudine che svegliano l'animo dal sonno della consuetudine. Pensieri e riflessioni in prosa, nei quali ognuno può trovare qualcosa che gli appartiene, accompagnano le tempeste emozionali poetiche. Una magia, un'alchimia per l'anima spenta dell'uomo moderno, troppo avvolto dalle catene dei padroni e signori del nostro tempo. Motore del pensiero e delle opere dell'autore è il desiderio di risvegliare nel lettore quella consapevolezza inalienabile dell'essere umano che lo porta a trovare in se stesso le chiavi della propria liberazione, della propria palingenesi e della propria personale ascensione intellettuale, morale e spirituale. Già autore del libro di poesie 'Aggrappato ad un angelo', l'autore presenta al pubblico la sua seconda inedita opera."

Gli Argonauti operano al di fuori di ogni restrizione. Non sono stati creati per difendere uno stato o un governo ma ogni individuo di ogni popolo, collaborano con ogni nazione per prevenire e neutralizzare ogni minaccia biologica o militare che potrebbe destabilizzare o portare al collasso l'equilibrio mondiale. Non sono 'paladini' o 'cavalieri' senza macchia, la loro esistenza è finanziata da persone che hanno in mano il potere economico del mondo che non vogliono che l'ago della bilancia vada a pendere a favore di qualcun altro, pertanto finanziano gli Argonauti che quindi possiedono mezzi e attrezzature migliori rispetto a quelli della maggior parte dei corpi militari d'élite. Durante una missione di routine scopriranno che non tutto è stato raccontato come è veramente successo e che il passato ha molto più da raccontare di quello che si pensi.

Laerte ha ventisette anni, i suoi genitori non avevano riflettuto sul significato etimologico del suo nome (Laertes: che solleva il popolo) quando glielo diedero. Sembra, tuttavia, ch'egli abbia davvero il carisma per far riflettere le persone e convincerle a svegliarsi dal loro torpore. Egli vive con i suoi genitori, fa un lavoro per il quale solo raramente viene modestamente retribuito ed inoltre non riceve risposte alle centinaia di curricula che invia in tutta Italia. Sente di essere diventato pigro e di aver perso tutte le sue motivazioni. Finalmente arriva l'occasione che aspettava, ma anche questa volta si dovrà confrontare con la furbizia di chi sfrutta alcune regole del sistema. Attraverso i dialoghi emergono lo spessore morale e la volontà di una generazione spesso screditata pur di non far ricadere tutte le responsabilità del suo temporaneo fallimento sui veri artefici. Infine un nuovo amore, l'attenzione per i luoghi e per l'arte completano una fase del cammino di una persona che alla fine trova la forza per andare avanti con dignità e speranza.