Emilio Maza. Un fotografo italiano nell'Europa dell'Ottocento (1824-1890)
Book (italiano):
Attraverso la revisione delle fonti archivistiche, giornalistiche e iconografiche, il volume ricostruisce la vicenda biografica e l'attività di Emilio Maza, uno dei più originali e sottovalutati fotografi italiani dell'Ottocento. Nativo di Palazzolo, in provincia di Brescia, apprese l'arte fotografica tra Inghilterra e Francia. Nel 1850 approda a Vienna, ma ben presto si sposta a Trieste, città ancora sotto il dominio austriaco. Nel 1855 si stabilisce definitivamente a Milano, dove diventa tra i pochi titolari di un atelier fotografico. Ben presto, grazie all'esperienza nelle "capitali" europee della fotografia, diviene tra i più apprezzati e riconosciuti professionisti del settore, alla pari dei ben più celebri Alessandro Duroni o Luigi Sacchi. Ne sono testimonianza, non solo gli elogi di figure del calibro di Giuseppe Zanardelli o di Carlo Cocchetti (quest'ultimo lo definì "primo del Lombardo- Veneto"), ma soprattutto l'illustre clientela, da Francesco Hayez a Cesare Cantù, da Andrea Maffei a Emilio Praga, da Giuseppe Missori a Gaetano Negri, e così via. Se Milano è il fulcro della sua attività per almeno quindici anni, allo stesso tempo effettua delle trasferte in altri centri dell'area padana, quasi ritornasse ad essere il fotografo "itinerante" dei primi anni: lo ritroviamo, perciò, a Cremona, città di origine della moglie, nella vicina Piacenza o a Bergamo. Nell'estate del 1866 visita i teatri di battaglia della Terza Guerra d'Indipendenza per ricavarne una raccolta di 58 fotografie, che sarà intitolata "Album della guerra del 1866". Se quest'opera si può considerare
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