A occhi aperti. Sogni letterari nel Rinascimento
Book (italiano):
Sogno e letteratura intrattengono, sin dall'antichità, un rapporto assai fecondo. Ad accomunarli è infatti l'attitudine al racconto, la vis metaforica e metamorfica, l'oscillazione fra ordinario e straordinario, razionale e irrazionale. Alla luce di tale intrinseco legame, il volume ripercorre l'immaginario onirico rinascimentale e individua le potenzialità letterarie connesse al sogno a partire da alcuni testi indicativi. Viene dunque investigata la funzione letteraria del sogno sia sul versante concettuale - si pensi al rapporto con l'utopia - sia su quello espressivo - l'uso di pre-testi onirici quali espedienti narrativi. Risulta chiaro come al riconoscimento del valore profetico del sogno, tipico della cultura medievale cristiana, nel Rinascimento subentri il suo impiego come strumento di legittimazione di contenuti ideologici eversivi o come tramite per altrettanto audaci innovazioni formali, sino a farsi autentico artificio metaletterario mediante cui l'artista riflette sui propri ideali compositivi. A conclusione del libro viene presentata un'edizione commentata del Sogno di Parnaso (1532) di Lodovico Dolce. Ulteriore tessera del poliedrico mosaico onirico, il poema dolciano illumina infatti quel rapporto fra pictura e poesis - caratteristico dell'età rinascimentale - che costituisce il vero filo d'Arianna di questo affascinante viaggio nei labirintici meandri del sogno.
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