L'onore dei vivi. Mogadiscio 1966 - XLIII E.F.
Book (italiano):
Quando Benito Mussolini si spegne nel suo letto il 25 aprile 1964, a seguito di complicazioni respiratorie, il grande merito che gli viene riconosciuto dagli italiani è quello di aver tenuto il Paese fuori dalla seconda guerra mondiale, scegliendo la neutralità, e conservando così le colonie. Due anni dopo, il regime è nel pieno di una grave crisi politica e sociale. Gli studenti occupano l'università, le fabbriche scendono in sciopero, e gli stessi fascisti sono divisi tra chi, come Ettore Muti, vuole un ritorno alle origini e alle violenze dello squadrismo, e chi, come il re Umberto, lavora sottotraccia per ritornare al sistema parlamentare. È questa la situazione fantastorica da cui muove questo sorprendente romanzo di Nicola Salvini, che coglie le convulsioni dell'impero da un'angolatura apparentemente marginale: la Somalia, dove i movimenti di liberazione si preparano alla spallata decisiva. Mogadiscio è ancora divisa tra quartieri residenziali e periferie degradate. Gli italiani - convinti della loro superiorità razziale - e i somali - sempre più insofferenti di un dominio che produce eccidi e massacri - sembrano divisi da un abisso incolmabile. In Questura è arrivato da pochi mesi il commissario Bruno Miltone, torinese, allontanato dall'Italia e promosso maggiore della Polizia dell'Africa Italiana perché l'indagine che stava conducendo poteva arrivare a conclusioni imbarazzanti. Fedele al suo senso del dovere ma tormentato da dubbi crescenti, appassionato cultore dei Beatles e abituato a pensare in inglese, come l'eroe di Beppe Fenoglio di cui porta il nome, Miltone
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