Il pellegrino e il nomade. Stili di vita nel post-moderno
Book (italiano):
Nel volume si propone una riflessione di sociologia della morale, tema costitutivo della stessa disciplina sociologica, sulle condizioni socio-antropologiche del nomadismo etico contemporaneo, una volta posta in discussion l'idea della vita come pellegrinaggio verso una destinazione ultraterrena. Dopo aver individuato alcune coordinate sociologiche della crisi delle culture ascetiche e della correlativa progettualità mondana - incarnata nella forma più estrema dal puritano descritto da Max Weber -, ed aver sottolineato l'accelerazione del tempo e della vita che produce il massimo del desiderio possibile e il crepuscolo del dovere, ci si sofferma, quindi, su potenzialità e illusioni delle filosofie dell'autenticità. Nella società liquida, con la crisi dell'universalismo etico, si assiste, infatti, a un procedere senza meta improntato a un'autoaffermazione spontanea e creativa e ad una visione espressivistica della vita umana. Molteplici sono le tracce storico-filosofiche di un ossimoro come la "legge individuale"- da Simmel a Weber a Scheler -, che, nel perseguire l'autenticità del vivere, tende a trasformare il giudizio etico in giudizio estetico. Nel rifiuto di qualsiasi forma di universalismo omologante, l'unico esito possibile appare allora un universalismo esemplare, che si fondi sul kantiano sentimento di agevolazione e intensificazione della vita, un'occasione di godimento estetico condivisibile sulla base della comune umanità. L'esempio individuale di una vita bella e buona, da fruire come esperienza estetica, si presenta quindi come il messaggio etico compatibile co
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