Il fantasma di piazza Statuto
Book (italiano):
Annetta soffre di insonnia e nel silenzio della notte vibrano fruscii leggeri
di pagine sfogliate e di cassetti aperti. La sua mansarda confina con lo
studio del pittore Ettore Doro, che però è morto da cinque anni. Ma
soprattutto, la scala di legno che porta a quello studio di solito cigola in
maniera furibonda. Lo sa bene, lei, che da anni è la governante dei Doro e che
in quella casa ci lavora ogni giorno, senza mai salire allo studio. Eppure, di
notte, c'è qualcuno che fruga fra le carte del pittore, ma quei gradini di
legno non scricchiolano. Come se qualcuno fosse in grado di accedere allo
studio senza bisogno di percorrere la rampa... Scettica e pratica, dotata di
tutto il buon senso torinese necessario, Annetta, incapace di dare altra
spiegazione al mistero, cede suo malgrado alla logica e accetta di credere al
fantasma del pittore, tornato nel suo studio per rivedere le sue opere. Ma una
notte si atterrisce del tutto e chiede aiuto e consiglio al signor Piola,
esperto di cose esoteriche. La vicenda si sviluppa intorno alla Torino dei
salotti culturali, ai tic intramontabili della città sabauda, al suo laico
fervore. I personaggi disegnano un'accurata mappa della torinesità scettica ed
esoterica a un tempo, curiosa e disincantata insieme. Ma il vero fulcro,
quello che anima la storia trasformandola in un monologo ora arguto ora
ingenuo, a tratti esilarante, è costituito dalla voce di Annetta, che
risospinge di continuo in avanti la storia con il suo suo lessico spigliato.
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