I piatti più piccanti della cucina tatara
Book (italiano):
Un'indimenticabile cattivissima nonna, al suo fianco la fragile figlia Sulfia
e la nipote Aminat, energica e indomabile come la nonna, ma positiva e capace
infine di punirla. Qual è il fascino di questo romanzo che accompagna le tre
donne dalla Russia sovietica all'ordinatissima Germania del benessere? La
forza e l'energia del male? La fragile bellezza del bene? "Chiunque sia
rimasto un po' bambino non può che amarli: i cattivi, come i bambini, si
sentono al centro del mondo e non lo temono. La parola "impossibile" esula dal
loro vocabolario. Sono temibili e spietati, bugiardi e ciarlatani, avidi e
inconsolabili. Sono imprevedibili. Magnetici. Creativi. Sanno che c'è qualcosa
da fare, subito e a ogni costo. Non ci pensano due volte. Si deve rubare il
tesoro? Uccidere il re? Distruggere il pianeta? E che ci vuole?". Così scrive
Pierdomenico Baccalario. Certo è meglio incontrare i cattivi nelle pagine di
un libro - dove può essere un'esperienza appassionante - che nella vita reale.
La protagonista di questo romanzo della Bronsky è così: crede sempre di agire
per il meglio degli altri, e delle altre, figlia e nipote. E invece le
strumentalizza, le manipola, non si ferma davanti a nessuna nefandezza. Mette
la propria smisurata energia al servizio solo di se stessa e del suo
interesse.
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