Il cinema in rivolta. Marco Bellocchio e i pugni in tasca
Book (italiano):
Il film di una generazione o l'analisi spietata di un'epoca? Ipugni in tasca è
stato entrambe le cose. Ancora oggi l'opera prima di Marco Bellocchio suscita
discussioni, non solo sul disagio giovanile che ha preceduto il Sessantotto. A
soli 26 anni il regista piacentino affondò il coltello nella piaga dei drammi
di una provincia italiana meschina e claustrale, della famiglia come
istituzione coercitiva e spesso frustrante. Un po' Holden e un po' Tòrless,
Ale, il protagonista del film di Bellocchio, si muove in una lucida follia che
è anche l'espressione di una stagione. Come eravamo? E perché questo bisogno
di rivolta? Pagina dopo pagina, grazie alle testimonianze dello stesso
regista, dei suoi attori e di coloro che parteciparono alla lavorazione del
film, Mauro Molinaroli racconta l'onda impetuosa che investì il cinema, l'arte
e la vita stessa di chi è stato giovane in un momento irripetibile della
storia del nostro Paese.
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