Carteggio Verdi-Piroli
Book (italiano):
Fra le amicizie più salde di Giuseppe Verdi, quella con Giuseppe Piroli è caratterizzata dalla reciproca stima incondizionata e dalla comune passione per la politica, intesa come atteggiamento morale prima ancora che come gesto di civiltà. Nonostante l'esperienza parlamentare in comune sia stata brevissima, il rapporto epistolare è rimasto costante per trentun anni, sia nello scambio di pareri sullo scenario politico che Piroli osservava dall'interno delle istituzioni, sia nella necessità di confidenza e di stimolo intellettuale che ognuno, in modi differenti, esercitava sull'altro. Nel primo tomo (1859-1876) si può osservare lo sviluppo della corrispondenza dai vagiti della nuova Italia alla caduta della Destra storica, attraverso le delusioni della guerra e le fatiche dell'economia, ma anche attraverso le vicende personali di Verdi e il suo ruolo nella formazione della legge sul diritto d'autore. Gli accadimenti storici si intrecciano con la nascita dei nuovi capolavori verdiani degli anni Sessanta e Settanta, che la particolare natura di questo carteggio rivela soprattutto nel loro fondamentale risvolto all'interno della carriera, degli interessi e della vita privata di Verdi. Nel secondo tomo (1877-1890), il Verdi maturo si avvicina al rifacimento di Simon Boccanegra e alla creazione di Otello maturando al contempo una sempre maggior delusione per la politica italiana e la condotta etica dei suoi protagonisti, senza rinunciare a lamentarsene con Piroli, nominato senatore otto anni dopo la fine della propria esperienza alla Camera. È un'Italia che si affaccia al colonial
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