Essere o non essere Shakespeare
Book (italiano):
"Non si sentiva il bisogno di un altro libro sul Bardo, direte voi, su di lui è già stato scritto tutto! Vero, il materiale su di lui è immenso e variegato, adorante e plurilingue, e potrei persino essere d'accordo con voi, se non fosse che al genio, bisogna pur sempre continuare a inchinarsi. I risultati di menti straordinarie come Leonardo o Shakespeare, Einstein o Copernico devono, a mio parere, essere costantemente studiati, avvicinati, insegnati, compresi fino in fondo. È l'unico modo che abbiamo per poterci sedere sulle spalle dei giganti del passato sperando, pur nella nostra infinitesima piccolezza, di riuscire a vedere qualche metro più in là di quanto non avessero fatto loro. Per farlo però dobbiamo arrampicarci alle loro altezze, vedere il mondo rispecchiato nei loro occhi, nelle loro opere, e cercare d'intuire fra i diversi frutti della loro arte straordinaria, schegge di quel divino di cui, da sempre, cerchiamo prova. E allora seguitemi in quest'arrampicata che vi racconterà delle ombre e dei chiaroscuri dell'anima tratteggiati dal Bardo come fossero pittura, dei reietti sociali, delle donne di conoscenza linguacciute e ribelli. Osserveremo i principi fondanti dell'horror e del fantasy, analizzeremo diatribe di ordine teologico-giuridico, polemiche sociali, e capiremo che il teatro è il primo e unico vero mass-media della storia. Useremo il teatro come fonte storica collocandolo a metà fra la letteratura e l'arte poiché è fonte visiva, è parola nata per essere ascoltata e vista, non per essere intimamente letta. Per questo motivo, dulcis in fundo, abbiamo decis
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