The cluster. La bestia è nuda
Book (italiano):
The Cluster la Bestia è nuda, è un progetto fotografico onirico. Onirico nel senso che tende ad una rappresentazione spazio-temporale irreale. Una prima opera, che cerca volontariamente e sinceramente l'ingenuità stilistica tipica dell'istinto e della rappresentazione non educata alla forma. Uno stile fotografico tecnicamente laico, che salta senza soluzione di continuità dal reportage alla ritrattistica intimista. L'uso del colore è una scelta di puro iperrealismo, così come la scelta esclusiva della luce naturale. C'è una frammentarietà stilistica mai mitigata, che è utile a raccontare i cambiamenti e l'evoluzione vissuti in questi tre anni di ricerca, lavoro, dialoghi e vita. È una sorta di meta racconto, dove il cambiamento della personalità di chi scatta è parte integrante della narrativa fotografica. L'autore è un grappolato, precisamente soffre di Cefalea a grappolo dall'età di nove anni. Da qui l'esigenza di un confronto con gli altri grappolati, oltre che la necessità di instaurare con essi un dialogo profondo e la condivisione di aspettative, ma soprattutto la costruzione di speranze. I grappolati chiamano la Cefalea a grappolo, definita anche Cefalea del suicidio, "la Bestia". Una metafora feroce che cerca di raccontare qualcosa che nei fatti non è condivisibile, il dolore. Perché il dolore puoi descriverlo ma non mostrarlo. Inoltre, questa patologia nel senso comune, nella quotidianità e nell'interesse scientifico di massa non esiste. Il dolore provocato dalla Cefalea a Grtappolo, ha tratti simili ma manifestazioni molto individuali. Generalmente parte come un b
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