Ragazza partigiana. Diario di guerra
Book (italiano):
"Ragazza partigiana" è il memoriale che Elsa Oliva pubblica nel 1974 per raccontare la sua storia. Il libro genera interesse ma soprattutto polemiche in un'Italia dove l'impegno delle donne nella Resistenza viene taciuto perché considerato disonorevole. La «ragazza con il mitra», infatti, non solo era stata una combattente, ma da partigiana aveva comandato un reparto maschile. La sua storia inizia l'8 settembre del 1943, quando partecipa alla difesa della caserma di Bolzano contro i tedeschi per poi organizzare la fuga di militari internati dagli occupanti. Grazie al suo lavoro presso l'anagrafe procura certificati falsi a molti soldati perché possano sottrarsi alla cattura. Sino al novembre del 1943, Elsa Oliva partecipa ad azioni di sabotaggio contro i tedeschi, ma finisce per essere arrestata. In viaggio per Innsbruck, dove avrebbero dovuto processarla, riesce a fuggire e a raggiungere Domodossola. È ricercata dalle SS e sulla sua testa pende una taglia di sessantamila lire, la più alta mai attribuita a una partigiana. Nel maggio del 1944 si unisce, come infermiera, ai partigiani della Divisione Beltrami nella Val d'Ossola, dove presto diventa partigiana combattente. Nell'ottobre dello stesso anno lascia la Beltrami per raggiungere suo fratello Aldo, che milita nella Banda Libertà. L'8 dicembre 1944 è catturata dai fascisti, che la portano in caserma a Omegna. Certa che la fucileranno, decide di simulare il suicidio: ingerisce un gran numero di compresse di sonnifero ed è quindi portata in ospedale. Dopo una lavanda gastrica e prima che i fascisti tornino a riprenderla,
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