Gianni-Emilio Simonetti. Notizie dalla Zoé. Ediz. illustrata
Book (italiano):
"Sognavamo una scienza del combattimento, eravamo convinti che la sperimentazione potesse diventare una forma del politico, materializzando nell'estetica la questione sociale." "Navigavamo tra Marx e Freud, maledivamo le guerre coloniali locali e l'imperialismo nordamericano, sognando le gelaterie dell'Havana. Intanto la cibernetica - così amata dal Club di Roma - mutava l'ordine generale delle cose promuovendo una nuova metafisica. Nella mondializzazione - come allora era chiamata la globalizzazione - aleggiava una nuova eugenetica che stava riscrivendo la relazione tra il vivente e la vita. L'ho capito con i capelli bianchi, avevamo l'immobilità dei viaggiatori sul marciapiede di una stazione al passaggio di un treno". Gianni-Emilio Simonetti è un artista che sfugge a categorie precostituite, anche a quelle della storia dell'arte. Protagonista negli anni Sessanta della "controinformazione" con la casa editrice ED912, ma, paradossalmente, ha dichiarato che in realtà la "controinformazione non esiste", anzi "non può essere". È una negazione che è al centro delle pratiche Fluxus, di cui è invece certamente stato, ed è tuttora, un protagonista.
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