2012. Catastrofismo e fine dei tempi
Book (italiano):
Il 2012, da più parti indicato
come la fine del mondo, è
invece sintomo di una strategia
di disinformazione
catastrofista che getta l’uomo
nell’angoscia e nella paura
del domani. L’antidoto è il
ritorno alla Bibbia e alla
prospettiva da essa indicata:
la fine dei tempi come inizio
di un mondo nuovo di pace,
di armonia e di benessere --- Il 21 dicembre 2012 è ormai visto come una ineluttabile scadenza, come una data attraversando la quale l'umanità giungerà a un punto di non ritorno. C'è chi paventa la fine del mondo, chi invece parla di una nuova era; c'è chi predice la fine della vita sulla terra a causa di una catastrofe ambientale e chi invece preconizza una terza guerra mondiale che annienterà l'umanità. Tra i mille profeti di sventura, si leva una voce fuori dal coro, che mette in guardia dai falsi allarmismi. Il primo passo è scoprire che quello della fine del mondo è un argomento vecchio... una tesi periodicamente ricorrente che però non incontra alcuna seria conferma scientifica. Esaminando le condizioni climatiche e i mutamenti di lungo periodo, si scopre poi che non hanno alcun fondamento le apocalittiche predizioni di disastri ambientali prospettate a ogni conferenza internazionale sul clima od ogni qualvolta arriva l'estate e si registra il solito "caldo record"... Tali predizioni sono anzi sintomi di quel catastrofismo che è la vera malattia del terzo millennio, una fobia diffusa ad arte da chi detiene il potere dell'informazione per creare angoscia, smarrimento, paura. L'antidoto è il ritorno alle fonti, in primis la Bibbia, e alle profezie in essa contenute che illuminano il futuro dell'umanità di una nuova speranza: quello che ci attende è la fine dei tempi, cioè l'avvento di un mondo nuovo in cui l'uomo ritroverà la pace, l'armonia e la serenità che paiono oggi irrimediabilmente perdute.
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