Il Professore Zeri torna a lanciare strali contro la classe dirigente italiana e gli pseudo-storici dell'arte, accademici con molti titoli e poco valore. Tratto dalle reali conversazioni confidenziali tra il noto storico dell'arte Federico Zeri e il suo medico curante, nonché scrittore e appassionato d'arte, Salvatore G. Vicario, detto Pino, il nuovissimo libro traccia il profilo di un Federico Zeri inedito, che rivive grazie a una felice intuizione del suo dottore: un bel giorno degli anni Sessanta, infatti, con il consenso dello stesso storico dell'arte, il Dottore decise di registrare ogni telefonata intercorsa con il Professore. Da quella fatica giornaliera, protrattasi per più di un trentennio, nasce questa pubblicazione dai contenuti eccezionali, che suggerisce nuove riflessioni e stupisce per le anticipazioni, anche alla luce delle odierne politiche a favore (e a sfavore) dei beni culturali italiani.

L'autore, Salvatore G. Vicario, con le 'Ciarle di un vecchio medico curioso' vuole trasmettere l'esperienza, maturata nel corso di tre generazioni, mai travisata da interessi particolari. Dedica il libro agli odierni politici quarantenni convinti di riportare onestà e progresso nel Paese. La fortuna di avere trascorso trentasei anni accanto a Federico Zeri, quale medico personale e come allievo attento, ha rafforzato l'etica della sua vita, indirizzata alla rettitudine e alla verità a ogni costo. Rettitudine e verità collocarono Zeri fra i retrivi, poiché nemico della casta faccendiera e questa non lo ha perdonato neppure da morto. Tuttavia ciò non fa paura al Vicario, confortato dalle prime parole di papa Francesco che, sin dalla sua prima apparizione sul soglio pontificio, ha incoraggiato a non avere paura di stare dalla parte della verità! Queste lezioni morali spingono l'autore, come esempio, a offrire ai nuovi politici alcune delle storture nelle quali si è imbattuto, documentandole con dati inconfutabili. Le malefatte che denuncia nelle sue 'ciance' e tante, tante altre, sono alla base dello stato lacrimevole nel quale si dibatte attualmente la Patria Italia.

'La Storia della 'nazione Italia' potrà essere considerata completamente scritta e tramandata solo quando ogni comunità anche piccola che la compone, passata o contemporanea, avrà ricercata e tramandata la sua storia? Questo volume vuole essere insieme un contributo di valore scientifico e un sentito omaggio alla comunità di Galati Mamertino, che lo scorso 12 luglio 2011 ha celebrato il trentennale della presentazione del volume VIII della Storia dell'arte italiana, edita dalla casa editrice Einaudi, nel contesto del quale Galati era stato inserito insieme con altri undici centri d'Italia; onore eccezionale per un piccolo centro, reso possibile dagli interessi eruditi e dalla passione per il luogo natio di Salvatore G. Vicario che seppe indirizzare l'attenzione di Federico Zeri, sommo storico dell'arte, verso un paese lontano dalle grandi vie di comunicazione e pressappoco sconosciuto alla cultura nazionale, ma ricchissimo sotto il profilo del patrimonio artistico e culturale.'

Il romanzo, ambientato nella Sicilia degli anni '60, tratta dello scontro generazionale tra la mafia 'tradizionale' e una nuova spietata organizzazione criminale dedita al più lucroso commercio della droga. La vicenda, narrata con perizia descrittiva non priva, a tratti, di un'esposizione cruda di episodi di efferata ferocia, è incastonata nei cambiamenti epocali che in quegli anni hanno investito il mondo quali la guerra fredda tra le superpotenze USA e URSS e la costruzione del muro di Berlino che ne è stata la prima tangibile e sofferta conseguenza per i popoli d'Europa.