Alessandra Cecchi non ha ancora compiuto quindici anni quando suo padre, un ricco mercante di stoffe, fa ritorno da un viaggio nel nord dell'Europa portando con sé un giovane pittore incaricato di affrescare la cappella del loro palazzo fiorentino. Figlia del Rinascimento, Alessandra è più incline agli studi che ai soliti doveri di una ragazza di buona famiglia. Inoltre, coltiva una passione per il disegno che poco si addice a una giovane donna. L'incontro con il pittore fiammingo accende in lei il desiderio di apprendere le tecniche della creazione artistica e, insieme, la curiosità nei confronti di quel ragazzo dai lunghi capelli scuri. Fra Alessandra e l'artista nasce un'intensa attrazione, avversata dalla madre della ragazza, che la sorveglia con sguardo d'aquila. Intanto Firenze assiste alla morte di Lorenzo de' Medici e precipita in un baratro di caos e rovina: mentre l'esercito francese minaccia l'invasione, un frate domenicano di nome Girolamo Savonarola si scaglia contro il dilagare del vizio e profetizza terribili castighi. In un'atmosfera sempre più cupa, Alessandra è costretta a rinunciare ai sogni e ad accettare il matrimonio con un uomo maturo, colto e raffinato, Cristoforo Langella, che le promette una libertà non comune per una donna del suo tempo. Il destino, tuttavia, le riserverà nuove drammatiche prove.

Roma, 11 agosto 1492. Per cinque giorni, ventitré uomini sono rimasti prigionieri di una cappella in Vaticano. Senza scrivani cui dettare le loro lettere, né cuochi per preparare banchetti; con un solo domestico che li ha aiutati a vestirsi, e pasti frugali passati da uno sportello di legno che si chiude quando l'ultimo piatto è stato consegnato. Sono i cardinali entrati in conclave per eleggere il nuovo successore di Pietro. Diciassette giorni prima papa Innocenzo VIII, esausto, al cospetto dei figli chiamati al suo capezzale, ha smesso di combattere per restare in vita. Il corpo era ancora caldo quando i pettegolezzi hanno cominciato a diffondersi per le strade come lezzo di fogna. In città è corsa addirittura voce che l'irascibile cardinale Della Rovere, favorito del pontefice, e il vicecancelliere cardinale Rodrigo Borgia si siano scambiati insulti da un capo all'altro del capezzale, e che Innocenzo abbia esalato l'ultimo respiro giusto per sfuggire al baccano. L'alba dell'11 agosto è un livido giorno di afa e calura quando, nella grande piazza, risuona il fatidico annuncio: 'Habemus Papam!' Rodrigo Borgia, cardinale di Valenza, è stato eletto Papa col nome di Alessandro VI...

Nell'Italia della fine del XV secolo e degli inizi del XVI, con il Nord occupato dall'esercito francese, Venezia che guerreggia contro i turchi e le lande selvagge del Sud sotto il controllo degli spagnoli, brilla la stella dei Borgia. La Fortuna, divinità sempre imprevedibile, trascura spesso, com'è noto, gli uomini di specchiata virtù e prova un piacere perverso nel prediligere quelli capaci di grande determinazione e spietatezza. Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio come papa Alessandro VI, è un uomo di tal fatta, un uomo baciato dalla fortuna. Di fronte ai cannoni nemici fuori Roma, apre le porte e li invita a entrare. Quando un fulmine spacca un camino in Vaticano, facendogli crollare un soffitto in testa, rimane tranquillamente seduto sotto una montagna di detriti per emergerne poi con un sorriso beato. Maestro di corruzione politica, si impegna alacremente a realizzare il suo scopo: la fondazione di uno Stato Borgia in Italia. Roma ha già avuto papi senza scrupoli, uomini che hanno favorito, in tutta discrezione, i propri «nipoti». Alessandro vi, tuttavia, si spinge molto più in là: riconosce apertamente i propri figli illegittimi, preziose armi nella creazione di un potere dinastico. Cesare, il figlio maggiore, un tempo cardinale, marcia in testa a un esercito di mercenari per conquistare città-stato storicamente appartenute alla Chiesa, suscitando l'ammirazione di Niccolò Machiavelli, che a lui si ispirerà per redigere la sua grande opera sulla politica moderna, 'Il principe'. Lucrezia, la figlia, contrae matrimoni al solo scopo di accrescere le fortune poli

Nell'Italia della fine del XV secolo e degli inizi del XVI, con il Nord occupato dall'esercito francese, Venezia che guerreggia contro i turchi e le lande selvagge del Sud sotto il controllo degli spagnoli, brilla la stella dei Borgia. La Fortuna, divinità sempre imprevedibile, trascura spesso, com'è noto, gli uomini di specchiata virtù e prova un piacere perverso nel prediligere quelli capaci di grande determinazione e spietatezza. Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio come papa Alessandro VI, è un uomo di tal fatta, un uomo baciato dalla fortuna. Di fronte ai cannoni nemici fuori Roma, apre le porte e li invita a entrare. Quando un fulmine spacca un camino in Vaticano, facendogli crollare un soffitto in testa, rimane tranquillamente seduto sotto una montagna di detriti per emergerne poi con un sorriso beato. Maestro di corruzione politica, si impegna alacremente a realizzare il suo scopo: la fondazione di uno Stato Borgia in Italia. Roma ha già avuto papi senza scrupoli, uomini che hanno favorito, in tutta discrezione, i propri «nipoti». Alessandro vi, tuttavia, si spinge molto più in là: riconosce apertamente i propri figli illegittimi, preziose armi nella creazione di un potere dinastico. Cesare, il figlio maggiore, un tempo cardinale, marcia in testa a un esercito di mercenari per conquistare città-stato storicamente appartenute alla Chiesa, suscitando l'ammirazione di Niccolò Machiavelli, che a lui si ispirerà per redigere la sua grande opera sulla politica moderna, 'Il principe'. Lucrezia, la figlia, contrae matrimoni al solo scopo di accrescere le fortune poli

Traces the Borgia family in the aftermath of Rodrigo Borgia's rise to the papacy, during which war, a terrifying sexual plague, and the family's notorious reputation forge an intimate bond between brother and sister, Lucretia and Cesare.

The New York Times bestselling author of the acclaimed Italian Renaissance novels—The Birth of Venus, In the Company of the Courtesan, and Sacred Hearts—has an exceptional talent for breathing life into history. Now Sarah Dunant turns her discerning eye to one of the world’s most intriguing and infamous families—the Borgias—in an engrossing work of literary fiction.

By the end of the fifteenth century, the beauty and creativity of Italy is matched by its brutality and corruption, nowhere more than in Rome and inside the Church. When Cardinal Rodrigo Borgia buys his way into the papacy as Alexander VI, he is defined not just by his wealth or his passionate love for his illegitimate children, but by his blood: He is a Spanish Pope in a city run by Italians. If the Borgias are to triumph, this charismatic, consummate politician with a huge appetite for life, women, and power must use papacy and family—in particular, his eldest son, Cesare, and his daughter Lucrezia—in order to succeed.

Cesare, with a dazzlingly cold intelligence and an even colder soul, is his greatest—though increasingly unstable—weapon. Later immortalized in Machiavelli’s The Prince, he provides the energy and the muscle. Lucrezia, beloved by both men, is the prime dynastic tool. Twelve years old when the novel opens, hers is a journey through three marriages, and from childish innocence to painful experience, from pawn to political player.

Stripping away the myths around the Borgias, Blood & Beauty is a majestic novel that breathes life into this astonishing family and celebrates the raw power of history itself: compelling, complex and relentless.

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“Dunant transforms the blackhearted Borgias and the conniving courtiers and cardinals of Renaissance Europe into fully rounded characters, brimming with life and lust.”
—The New York Times Book Review

“Like Hilary Mantel with her Cromwell trilogy, [Sarah] Dunant has scaled new heights by refashioning mythic figures according to contemporary literary taste. This intellectually satisfying historical saga, which offers blood and beauty certainly, but brains too, is surely the best thing she has done to date.”
—The Miami Herald

“Compelling female players have been a characteristic of Dunant’s earlier novels, and this new offering is no exception. . . . The members of this close-knit family emerge as dynamic characters, flawed but sympathetic, filled with fear and longing.”
—The Seattle Times

“Dazzling . . . a triumph on an epic scale . . . filled with rich detail and page-turning drama.”
—BookPage

“The Machiavellian atmosphere—hedonism, lust, political intrigue—is magnetic. . . . Readers won’t want the era of Borgia rule to end.”
—People (four stars)

LA COURTISANE DE VENISE - DUNANT SARAH - Flammarion

The New York Times bestselling author of the acclaimed Italian Renaissance novels—The Birth of Venus, In the Company of the Courtesan, and Sacred Hearts—has an exceptional talent for breathing life into history. Now Sarah Dunant turns her discerning eye to one of the world’s most intriguing and infamous families—the Borgias—in an engrossing work of literary fiction.

By the end of the fifteenth century, the beauty and creativity of Italy is matched by its brutality and corruption, nowhere more than in Rome and inside the Church. When Cardinal Rodrigo Borgia buys his way into the papacy as Alexander VI, he is defined not just by his wealth or his passionate love for his illegitimate children, but by his blood: He is a Spanish Pope in a city run by Italians. If the Borgias are to triumph, this charismatic, consummate politician with a huge appetite for life, women, and power must use papacy and family—in particular, his eldest son, Cesare, and his daughter Lucrezia—in order to succeed.

Cesare, with a dazzlingly cold intelligence and an even colder soul, is his greatest—though increasingly unstable—weapon. Later immortalized in Machiavelli’s The Prince, he provides the energy and the muscle. Lucrezia, beloved by both men, is the prime dynastic tool. Twelve years old when the novel opens, hers is a journey through three marriages, and from childish innocence to painful experience, from pawn to political player.

Stripping away the myths around the Borgias, Blood & Beauty is a majestic novel that breathes life into this astonishing family and celebrates the raw power of history itself: compelling, complex and relentless.

PRAISE FOR THE NOVELS OF SARAH DUNANT

The Birth of Venus

“A broad mural bursting with color, passion, and intrigue.”—People

“A witty, ingenious historical novel.”—The New York Times Book Review

In the Company of the Courtesan

“Delicious . . . [a] compelling story of love, betrayal, loyalty, debauchery, jealousy and redemption.”—USA Today

“Remarkable . . . [Dunant’s] memorable characters captivate. . . . This tale grows in depth and suspense. . . . The reader will encounter unexpected and unforgettable wonders.”—Baltimore Sun

Sacred Hearts

“Compelling . . . a gripping tale of love, lust [and] jealousy.”—The Times (London)

“Captivating . . . Dunant’s brilliant imagination is at its powerful best.”—The Washington Post

Sacco di Roma, 1527: tra le fiamme del saccheggio, la bellissima cortigiana Fiammetta Bianchini pensa di ingraziarsi gli invasori mettendo a disposizione la sua casa, ma due megere luterane la sfregiano orribilmente e le rasano i capelli. E così, insieme al fedele servitore nano Bucino, Fiammetta ingoia una manciata di gioielli e fugge dalla città eterna, riparando a Venezia, meta cosmopolita di mercanti, viaggiatori e avventurieri. Ritrovato il suo splendore con l'aiuto di una guaritrice cieca dai misteriosi poteri, la giovane donna inaugura con Bucino un bordello dove offre le proprie grazie a facoltosi clienti appartenenti alla nobiltà cittadina. Ma l'amore di Fiammetta per un aristocratico diciassettenne farà vacillare il bizzarro sodalizio con il servitore, mettendo a rischio la fortuna faticosamente ricostruita. Sullo sfondo della Venezia del Cinquecento, dove poeti licenziosi e grandi artisti, aristocratici lussuriosi e spietati avventurieri si danno convegno, si snoda una storia avvincente in compagnia di un indimenticabile personaggio femminile e di illustri figure della storia dell'arte e della letteratura, come Tiziano e Pietro Aretino.

Roma, 11 agosto 1492. Per cinque giorni, ventitré uomini sono rimasti prigionieri di una cappella in Vaticano. Senza scrivani cui dettare le loro lettere, né cuochi per preparare banchetti; con un solo domestico che li ha aiutati a vestirsi, e pasti frugali passati da uno sportello di legno che si chiude quando l'ultimo piatto è stato consegnato. Sono i cardinali entrati in conclave per eleggere il nuovo successore di Pietro. Diciassette giorni prima papa Innocenzo VIII, esausto, al cospetto dei figli chiamati al suo capezzale, ha smesso di combattere per restare in vita. Il corpo era ancora caldo quando i pettegolezzi hanno cominciato a diffondersi per le strade come lezzo di fogna. In città è corsa addirittura voce che l'irascibile cardinale Della Rovere, favorito del pontefice, e il vicecancelliere cardinale Rodrigo Borgia si siano scambiati insulti da un capo all'altro del capezzale, e che Innocenzo abbia esalato l'ultimo respiro giusto per sfuggire al baccano. L'alba dell'11 agosto è un livido giorno di afa e calura quando, nella grande piazza, risuona il fatidico annuncio: 'Habemus Papam!' Rodrigo Borgia, cardinale di Valenza, è stato eletto Papa col nome di Alessandro VI...

Nel 1570, al Santa Caterina, uno dei conventi più rinomati di Ferrara, fa il suo ingresso Serafina, un'avvenente ragazza che appartiene a un'illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare al monastero la sua figlia 'illibata, nutrita dall'amor di Dio e con una voce da usignolo'. In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell'Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte così dispendiose da costringere l'aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. Tra le mura di quell'insigne convento che, con le elargizioni di ricche famiglie, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, postulanti, convittrici e converse, l'arrivo di Serafina getta lo scompiglio e appicca un fuoco che minaccia di inghiottirle.

The year is 1570, and a new novice has just been forced into the Italian convent of Santa Caterina. Ripped by her family from the man she loves, sixteen-year-old Serafina is sharp and defiant. Her first night inside the walls is spent in an incandescent rage so violent that the dispensary mistress, Suora Zuana, is dispatched to the girl’s cell to sedate her. Thus begins a complex relationship of trust and betrayal. As Serafina rails against her incarceration, disorder and rebellion mount inside the convent, while beyond its walls, the dictates of the Counter-Reformation begin to impose a regime of oppression that threatens what little freedom the nuns have enjoyed. Acclaimed author Sarah Dunant brings the intricate Renaissance world compellingly to life in this rich, engrossing, multifaceted love story encompassing the passions of the flesh, the exultation of the spirit, and the deep, enduring power of friendship.

È il 1570 e il buio sta calando sul Santa Caterina a Ferrara, uno dei conventi più rinomati della città che, con le elargizioni di ricche e nobili famiglie e i frutti del vasto podere ritagliato all'interno delle sue mura, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune convittrici e venticinque converse. Come ogni sera, la sorella guardiana fa il giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore dopo la mezzanotte. È una sera particolarmente agitata questa. I singhiozzi della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. E stata ribattezzata Serafina e avrà quindici o sedici anni. Appartiene a un'illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare all'insigne monastero la sua figlia 'illibata, nutrita dall'amor di Dio e con una voce da usignolo'. In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell'Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte così dispendiose da costringere l'aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. La giovane, avvenente Serafina fa parte appunto di quella metà delle nobildonne milanesi costrette a prendere i voti, non necessariamente di buon grado.

My lady, Fiammetta Bianchini, was plucking her eyebrows and biting color into her lips when the unthinkable happened and the Holy Roman Emperor’s army blew a hole in the wall of God’s eternal city, letting in a flood of half-starved, half-crazed troops bent on pillage and punishment.

Thus begins In the Company of the Courtesan, Sarah Dunant’s epic novel of life in Renaissance Italy. Escaping the sack of Rome in 1527, with their stomachs churning on the jewels they have swallowed, the courtesan Fiammetta and her dwarf companion, Bucino, head for Venice, the shimmering city born out of water to become a miracle of east-west trade: rich and rancid, pious and profitable, beautiful and squalid.

With a mix of courage and cunning they infiltrate Venetian society. Together they make the perfect partnership: the sharp-tongued, sharp-witted dwarf, and his vibrant mistress, trained from birth to charm, entertain, and satisfy men who have the money to support her.

Yet as their fortunes rise, this perfect partnership comes under threat, from the searing passion of a lover who wants more than his allotted nights to the attentions of an admiring Turk in search of human novelties for his sultan’s court. But Fiammetta and Bucino’s greatest challenge comes from a young crippled woman, a blind healer who insinuates herself into their lives and hearts with devastating consequences for them all.

A story of desire and deception, sin and religion, loyalty and friendship, In the Company of the Courtesan paints a portrait of one of the world’s greatest cities at its most potent moment in history: It is a picture that remains vivid long after the final page.


From the Hardcover edition.

Marla's best friend, Elly, left England two years ago on a soul-searching trip through South America. Except for receiving a few postcards, Marla has not heard from her since. Then, Marla receives a strange letter from Elly begging her to fly to New York. But the person Marla meets at the airport is a very different woman from the strong, carefree friend she remembers. Elly, now well-dressed and thin, has acquired a park-view apartment, a house in the Hamptons, and a charismatic, manipulative, cocaine-smuggling boyfriend named Lenny.

As Marla tries to free her friend from the dual addictions of love and cocaine, she unravels a story of seduction and power in Columbia and of desire and betrayal in California. Caught in a web of deceptions, the threat of violence mounting around them, Marla decides to take on Lenny and his empire. But Lenny–like the drug he peddles–has no intention of letting Elly go.

Elizabeth is a modern woman. Smart. Independent. As sexual as she wants to be–with whomever she wants to be. But a breakup with her academic boyfriend has hit her harder than she cares to admit. And while her latest gig, translating a glitzy Czech thriller into English, offends her literary sensibilities, it arouses others with its steamy scenes of eroticism, violence, submission, and dominance.

Then, when her favorite Van Morrison CD disappears from its rack and her house is inexplicably violated, Elizabeth is afraid she's starting to lose it–she even consults a local vicar about the possibility of poltergeists.

But what this woman in the lovely Victorian is experiencing is not supernatural. Nor is it madness. For in the dead of night, she will suddenly come face-to-face with her tormentor. She will smell him, she will touch him, and she will make a choice. Then the real haunting will begin.

In Birth Marks, private investigator Hannah Wolfe gets a case worthy of the great detective novels she so admires. At first glance, this one doesn't fit the bill: she's asked to find a missing ballet dancer, Carolyn Hamilton. When Carolyn's body is fished out of the Thames, stones in her pockets and an eight-month-old fetus in her belly, the police think it's a no-brainer: Single pregnant woman can't face her impending responsibilities, takes a leap off a bridge. But Hannah can't shake the suspicion that something else is going on. Hannah's investigation takes her from the London dance world to the upper echelons of Parisian society in search of the unborn child's father. But his explanation only raises more questions, and for Hannah the case grows more treacherous, fueling her own ambivalent feelings about relationships and motherhood.

1528: in un convento alle porte di Firenze due monache preparano alla sepoltura il corpo di sorella Lucrezia, morta per un cancro al seno dopo trent’anni di isolamento e preghiera. Spogliandola, scoprono stupefatte che il tumore era una vescica di maiale accuratamente nascosta sotto le vesti per simulare il male, e che sul corpo della defunta sono tatuate le spire di un grande serpente. Sarà il suo testamento-memoriale a svelare il mistero, ripercorrendo la vita movimentata e le passioni della donna prima delle austerità del velo monacale: attratta dalla rinata letteratura classica fin da giovanissima, innamorata di un giovane pittore fiammingo incaricato dal padre di affrescare la cappella di famiglia, questa figura femminile incarna gli slanci e i conflitti di un’era splendida e feroce, in equilibrio tra la grandezza di una nuova cultura e l’oscurantismo religioso. Nell’accurata e intensa ricostruzione storica del romanzo rivivono inoltre personaggi come Lorenzo il Magnifico, Sandro Botticelli e Girolamo Savonarola.

Alessandra Cecchi is not quite fifteen when her father, a prosperous cloth merchant, brings a young painter back from northern Europe to decorate the chapel walls in the family’s Florentine palazzo. A child of the Renaissance, with a precocious mind and a talent for drawing, Alessandra is intoxicated by the painter’s abilities.

But their burgeoning relationship is interrupted when Alessandra’s parents arrange her marriage to a wealthy, much older man. Meanwhile, Florence is changing, increasingly subject to the growing suppression imposed by the fundamentalist monk Savonarola, who is seizing religious and political control. Alessandra and her native city are caught between the Medici state, with its love of luxury, learning, and dazzling art, and the hellfire preaching and increasing violence of Savonarola’s reactionary followers. Played out against this turbulent backdrop, Alessandra’s married life is a misery, except for the surprising freedom it allows her to pursue her powerful attraction to the young painter and his art.

The Birth of Venus is a tour de force, the first historical novel from one of Britain’s most innovative writers of literary suspense. It brings alive the history of Florence at its most dramatic period, telling a compulsively absorbing story of love, art, religion, and power through the passionate voice of Alessandra, a heroine with the same vibrancy of spirit as her beloved city.


From the Hardcover edition.

A decade before her dazzling breakthrough novel, The Birth of Venus, Silver Dagger Award-winning author Sarah Dunant won critical acclaim for her Hannah Wolfe crime novels.

In Under My Skin, private investigator Hannah Wolfe's cushy new assignment takes her to the sumptuous Castle Dean health spa. While being plucked, crimped, steamed, and oiled, Hannah is ideally placed to probe some reported cases of sabotage -- fish in the Jacuzzi and steel nails in the massage heads. But spa owner Olivia Marchant has other problems besides sabotage. Someone is threatening her husband, Maurice, one of London's leading cosmetic surgeons and the man responsible for reconstructing many of the world's rich and famous. In a culture where no one wants to grow old and everyone seems to believe in the power of the knife, Hannah feels like an alien visitor. People will do anything in the name of beauty -- perhaps even commit murder.