Il mito di Prometeo è molto noto: egli è entrato in conflitto con Zeus, re dell'Olimpo, perché ha procurato ai mortali il dono del fuoco, fondamento del progresso dell'umanità. Il re degli dei sceglie per lui una vendetta crudele: lo fa incatenare su una roccia in balìa del mare e degli eventi atmosferici. Nella rilettura del mito, attualizzato da Lorenza Rossi, Prometeo incatenato ha modo di parlare del tempo presente, del futuro degli uomini e soprattutto dell'arte, dialogando con gli altri dei e con i mortali. Un momento di straordinario confronto scaturisce dall'incontro con Io, la donna-toro che, nel dramma, emerge come alter-ego di Prometeo. La vicenda di Prometeo diventa quindi un pretesto per riflettere sullo 'stato' dell'arte e della società contemporanea.

Il volume rappresenta un tassello prezioso nel mosaico di studi dedicati alla storia della nostra emigrazione. La Garfagnana, infatti, ha largamente vissuto l'esperienza migratoria che, conosciuta in tutte le sue fasi - dalla 'grande emigrazione' a quella del Secondo Dopoguerra - ha portato gli abitanti di questa terra a vivere e a lavorare in molti paesi d'Europa e d'oltreoceano. Questa lunga 'epopea', fatta certamente di sofferenza e di sacrificio, ma anche di coraggio e successi, è qui rigorosamente ricostruita. Quasi due secoli di storia ripercorsi attraverso capitoli tematici, grazie ai quali possiamo conoscere e comprendere gli specifici caratteri del fenomeno migratorio in Garfagnana. Le condizioni di vita di partenza, le 'informazioni' disponibili sulle nuove destinazioni, le pratiche burocratiche affrontate, la realtà del viaggio e quella dell'arrivo, e poi la 'nuova vita', i lavori svolti, le attività intraprese... Un processo di 'dissezione' analitica, frutto anche di una accurata e meritoria indagine delle fonti, che ci consente di andare oltre l'immagine un po' convenzionale e stereotipata che in molti casi conserviamo dell'emigrazione.