Altare ha avuto la possibilità di inserirsi nel percorso di un ramo della nobiltà, quello gentilizio, grazie alla particolare attività lavorativa, la 'nobile arte del vetro', praticata, a partire dal medioevo, da qualificati maestri appartenenti ad alcune distinte famiglie della città. Chiedersi dove e perché abbia avuto origine il riconoscimento della condizione nobiliare di queste famiglie, chi avesse avuto il potere di conferirla e che cosa abbia rappresentato nelle sue molteplici ramificazioni, è stato lo spunto per affrontare questa ricerca, limitata alle famiglie altaresi che nel 1856, riunitesi in cooperativa, fondarono la S.A.V. (Società Artistico Vetraria). Il risultato ottenuto è il frutto di ricerche documentali sulle fonti archivistiche conservate presso gli Istituti Araldici, Genealogici e gli Archivi di Stato Italiani.
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