Dopo 'Cividalesi del Novecento', un altro volume amplia le conoscenze su Cividale e il suo territorio. Una ricerca capillare di informazioni ricostruisce la storia della Cittā Ducale negli ultimi 140 anni attraverso il racconto delle diverse discipline sportive. Č un mosaico fatto fondamentalmente di persone che si sono impegnate a creare centri di aggregazione svolgendo una funzione sociale. Nel computo dei luoghi, degli eventi ricordati, delle biografie menzionate emerge prepotentemente la vocazione di una cittā e di un territorio a definirsi anche attraverso le modalitā con cui sono state introdotte e diffuse le pratiche sportive. Č un'opera che contiene i volti e gli sforzi di centinaia di persone che hanno saputo inserire nella collettivitā stimoli e prospettive volte al futuro; le vicissitudini di un associazionismo che ha saputo nel tempo coinvolgere persone, aziende, enti e amministrazioni.

Il titolo 'Sentimenti e puisia ra matina 'a sira' č molto eloquente, parlare dalla mattina a sera non č poi cosė difficile, gli argomenti possono spaziare e costruire tanti concetti di approvazione o di contrasto. Ogni tanto riscopriamo qualche termine del dialetto che ci fa discutere e sorridiamo infatti dobbiamo ricordare che questo dialetto č stato precursore dell'attuale lingua nazionale.

Racconti narrati con calma all'amico, nell'arco di circa un'ora, durante un viaggio che inizia dal centro di Palermo e termina davanti casa, proprio a Bagheria, qui vi s'inserisce tutto il contesto del paesaggio naturale che lentamente varia ad ogni istante del percorso, insieme ai tanti ricordi dei personaggi che vengono chiamati a turno in causa e che s'intrecciano nel filone della trama per poi completare il bel romanzo d'amore.

Ricordi del modo di vivere nella Palermo di mezzo secolo fa, i luoghi, gli usi e i costumi, gli amori, le risate, le massime e le citazioni gastronomiche. Tutto fa riferimento ad alcune persone residenti in un condominio reale e poi andate via, non per loro volontā ma per cause naturali, in un altro condominio, in un certo senso figurato e irreale. All'autore, guardando al suo passato, viene naturale scrivere della cittā di Palermo, degli usi e dei costumi, delle tradizioni e dei luoghi che la circondano, proprio nel periodo da lui vissuto. E cosė all'intento autobiografico si somma quello antropologico, che restituisce un quadro prezioso e assolutamente fedele della cittā e dei suoi abitanti, nonché della storia di una grande famiglia. In questo libro si ride e si piange, e si ricorda per non dimenticare, anche attraverso il divertente contributo di citazioni e massime in dialetto siciliano.