Un monologo scritto sotto forma di lettera dedicata al piccolo Davide Fiorillo che, per la straordinaria vicenda della sua breve esistenza, visitata da visioni celesti, chiamo 'L'Angelo di Piscopio', essendo egli nato in detto paesino, piccola frazione del comune di Vibo Valentia. La storia di un bambino colpito a 5 anni da un male terribile, il quale nel lungo periodo della sua malattia, avrebbe avuto la visione degli Angeli, con cui addirittura avrebbe, in più occasioni, parlato. Questi fatti misteriosi, per un disegno imperscrutabile di Dio, ne fecero di lui un Angelo del cielo. Un libro che ha come obiettivo il diffondere la conoscenza di questa storia, nella speranza che diventi occasione di riflessione sul senso della morte e della vita, sul significato del dolore e sull'esistenza dell'altra vita ed anche per sensibilizzare quanti hanno la responsabilità specifica di accertare la soprannaturalità dei fatti accaduti. 'Dio attraverso ogni persona da Lui prescelta opera per la conversione di una moltitudine. Nel caso specifico di Davide, se c'è, come tutto fa credere, la mano di Dio, dobbiamo cercare di capire a chi è diretto il Suo messaggio di misericordia e di conversione'.

Tonino Piperno, in questo lavoro, con lucidità storica e storiografica, conferma, con onestà intellettuale, che, in terra di Piscopio possa esserci stata traccia di qualche famiglia ebraica e poi marrana (convertita), che qui, probabilmente trovò giusta dimora, proveniente da Monteleone, ma di certo non si può parlare di un paese la cui cultura, lingua, tradizioni, storia, fondazione, regole e consuetudini siano basate su un substrato ebraico, seppure, per onestà intellettuale non mancano alcune narrazioni popolari, come la legenda di ' Colicchju', ucciso dai cristiani del luogo perché aveva tentato di diffondere il colera (G. Cinquegrana, 2004), e neppure mancano, come dice l'autore, nomi quali Lazzaro, Zaccaria e probabilmente Piperno (origine incerta) che rimandano a cognomi di provenienza ebraica.