Della famiglia Gentile e soprattutto del filosofo Giovanni Gentile, si è scritto molto nell'ambito degli studi filosofici, della storia e delle scelte e vicende politiche, e molto c'è ancora da studiare, ma della sua vita personale, del suo essere padre, marito e nonno, è trapelato ben poco. Dopo la pubblicazione, nel 2018, delle Lettere alla fidanzata, che raccoglie la corrispondenza fra Erminia e Giovanni prima del loro matrimonio e in cui si possono rintracciare le speranze e il progetto di vita in comune che i due giovani desiderano realizzare, resta la curiosità di sapere cosa ne è stato di quel progetto e di quelle speranze, di quell'impegno a fondare una famiglia che dovesse rispecchiare le loro aspettative e i loro ideali. Questa cronaca della vita della famiglia Gentile la troviamo in questa nuova raccolta di lettere familiari che va dal 1900 al 1945. La corrispondenza dal 1900 al 1919 viene riassunta e citata nel prologo di questo volume: la nascita dei bambini, le nomine professionali, i trasferimenti sulle cattedre liceali e poi universitarie, le notizie agli amici, le malattie infettive, gli acquisti e i traslochi, le frequenze scolastiche. La prima bicicletta di Federico e il pianoforte di Teresina. I giochi avventurosi nel giardino di Villa Amato a Palermo dove i "grandi" proteggono e i "piccoli" seguono come una piccola truppa. Le vacanze al mare e le piccole gite; in breve, la vita quotidiana di una famiglia che cresce. La fittissima corrispondenza fra i genitori e i figli che va dal 1920 al 1944, invece, è stata qui trascritta senza censure né omissioni. S
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