Il titolo "Il calice piangente" è in ricordo di una missione che è avvenuta nella primavera del 2002. La S.E.M. 24, un'unità speciale antipedofilia, essendo a conoscenza della sparizione di tre sacerdoti americani, giunge a Roma e si avventa contro lo Stato Pontificio. Un gioco a scacchi contro i servizi segreti vaticani. Una dura contesa tra chi vorrebbe insabbiare e chi lotta per sapere la verità. La pedofilia del clero è al centro di un'attenzione mediatica senza precedenti. Immunità ecclesiastiche, allontanamenti preventivi e ingiustizia terrena. Un'accurata macchinazione degli alti vertici della Chiesa cristiana. Un resoconto ben dettagliato che si sussegue nell'assoluta incredulità e, come spesso accade, i bambini violati ci rimettono l'esistenza.

Forse pochi ne parlano, ma nei Balcani esiste un traffico illecito di organi che è la fonte di guadagno di molti criminali. Nel libro si raccontano i vari retroscena, dal momento in cui i bimbi sono sottratti alle famiglie, fino a che i loro organi sono trapiantati ai richiedenti. Kocis, capitano della S.E.M. 24, si reca in Grecia e si infiltra in un villaggio turistico, crocevia di un traffico di minori tra il sud e l'est Europa. Nel corso di questa indagine si trova davanti tre bambini, dapprima li sottrae ai carnefici e poi li aiuta a fuggire per i Balcani. Piume d'aquila, fuga a perdifiato e Madonna di Medjugorje.

"Il gioco dell'acqua" è il primo di una serie di libri che racconta la storia di S.E.M. 24, una squadra composta da circa venti guerrieri che si schierano a favore di coloro che ogni giorno subiscono le continue violenze di pedofili e malfattori. S.E.M. 24 significa "Squadra Emergenza Minori", mentre il numero 24 è il complessivo dei suoi stessi componenti. Questi uomini, e donne, altamente addestrati, si dividono e agiscono in ogni luogo, formando quattro squadre composte da sei cellule operative, pronte a contrastare gli orchi e a correre in aiuto di moltissimi santi innocenti.