22 giugno 2023. La sagoma e il volto di Victor Wembanyama si stagliano a diverse dozzine di metri di altezza, sui cartelloni pubblicitari di Times Square, nel cuore di New York. È il grande giorno. Quello in cui, nell'euforia generale, il prodigio francese formatosi a Nanterre diventa, a 19 anni, la prima scelta assoluta nel draft NBA. «Voglio solo essere me stesso.» Questa è la professione di fede di Victor, e il titolo della sua prima intervista da giocatore professionista. Eppure essere 'diverso' è un'ossessione che Wemby vive fin dall'infanzia a Le Chesnay, nella regione dell'Île-de-France, per via di quella sua statura straordinaria, ora arrivata a 224 centimetri, unita a una coordinazione che sembra provenire da capacità soprannaturali. Le stesse che negli USA gli hanno fatto guadagnare presto il soprannome di 'alieno', conferitogli addirittura dal più grande di tutti: LeBron James. Ma prima di diventare il fenomeno mondiale che ha vissuto la sua prima stagione americana con i San Antonio Spurs, prima della 'wembmania' che ha investito tutto il mondo del basket USA nel suo primo anno da record, prima del ritorno a casa, alla medaglia d'argento alle Olimpiadi di Parigi con la Nazionale francese, c'era semplicemente Victor. Questo coloratissimo libro illustrato si propone di ripercorrere tutta la sua giovane esperienza, sia umana sia sportiva, dai campetti francesi di periferia alla finale olimpica di Parigi, passando per i leggendari palazzetti del basket NBA, a partire da contenuti originali, raccolti sul campo: interviste esclusive, testimonianze, racconti e statisti